Le persone dovrebbero impedire un diffuso malcostume. Non sono convinto che siano in minoranza, al contrario le persone perbene in questa cittadina tirrenica sono certamente la maggioranza, solo che non conoscono ancora la loro forza.
Dall’altro lato della strada, l’arroganza degli esperti del nulla, pieni di presunzione straordinaria come il loro ignorare che la stragrande maggioranza delle persone - e il numero cresce giorno per giorno- conosce molto di più sul mondo e su cosa veramente stia accadendo tra quelle pedine politiche che servono il sistema basato su una pustola.
L'atteggiamento della persona arrogante è quello di un'altezzosità insolente, che disprezza gli altri, considerandosi al di sopra. Si manifesta con un comportamento prepotente ed è tipico di chi vuole che gli vengano riconosciuti diritti e privilegi che in realtà non merita.
Gli arroganti cercano di contrastare questo dato di fatto dando vita ad un’atmosfera illusoria, nella quale il mondo continua ancora a girare nel modo in cui vogliono. Se qualcuno ricorda loro come stanno veramente le cose, non potranno far altro che infuriarsi.
L’arrogante di solito è una persona molto piena di sé, vanitosa. Ed è orgogliosa di esserlo. Vaneggia sulle sue brillanti qualità. Si gongola in stime che fa a voce alta, ma dei quali è convinto solo lui. È incapace di empatia, non ritiene che valga la pena ascoltare gli altri, perché ascolta solo sé stesso, anche perché ama il suono della sua voce.
L'essenza di questi smargiassi fatti in casa è l'ostentazione della propria superiorità rispetto a tutte le regole sociali, morali, legali e al giudizio della comunità. L’arrogante agisce sempre in modo tale da dimostrare agli altri che può fare ciò che vuole. Generalmente, dietro la sua apparente sicurezza, mostra dei problemi relazionali destinati a peggiorare con il trascorrere del tempo. La loro prepotenza mostra che hanno mancanze relative a determinate abilità appartenenti alla cosiddetta “intelligenza emotiva” e, in particolare, risentono negativamente di bassi livelli nello sviluppo dell'empatia.
Anche il riconoscimento delle proprie emozioni appare basso e, poiché la consapevolezza dei propri stati emotivi è fondamentale per un'adeguata gestione della vita affettiva, quest’ultima risulta connotata da reazioni emotive istintive che prendono il sopravvento su ogni alternativa ragionata. Le dimensioni linguistiche ridotte sembrano essere direttamente connesse alla tendenza a mettere in atto, costantemente, comportamenti aggressivi quando si verificano situazioni relazionali ambigue, dal momento che non esistono sufficienti capacità di dialogo utili al chiarimento di situazioni problematiche.
Le paure più profonde del prepotente-arrogante sembrano essere, soprattutto, quelle di fallire. Il fallimento non è contemplato, il fallimento cambia tutto, il fallimento non permette al sé consolidato di confermarsi. Il fallimento è una rivoluzione di ciò che lui è, lo rende simile agli altri: instabile, confuso, disorientato e incapace di guardare con certezza al futuro.
Con il voto del 12 di Giugno gli Amanteani hanno la possibilità di mettere a tacere queste persone vuote. Gli Amanteani hanno la possibilità di punire chi vuole a tutti i costi primeggiare e fargli scoprire di essere una nullità. Penso che sia giunta l’ora per questi buffoni ciarlatani, che, sotto mentite spoglie, pensano d'averla fatta franca.
Gigino A Pellegrini & G elTarik