
Cosenza. Piazza Europa. Sono le 19.40 del 15 novembre quando da un apprezzamento o complimento fatto ad una ragazza marocchina sposata deriva una rissa tra cinque extracomunitari.
I cinque uomini avrebbero iniziato a litigare, usando anche bottiglie di vetro.
La cosa viene segnalata ai Carabinieri che intervengono.
Sul posto i Carabinieri trovano due uomini di 38 anni, rimasti feriti, li soccorrono e trasportano in ospedale.
I due erano uno incensurato e ma l'altro già noto alle forze dell'ordine.
Ambedue presentavano trauma cranico e ferite lacerocontuse alla testa. Uno M.A. veniva dimesso con 20 gg di prognosi mentre l’altro S.N., data la profondità delle lesioni, veniva trattenuto per ulteriori accertamenti con piantonamento sul posto dei militari.
Gli altri tre 33 anni, B.S.A., 28 anni e T.H., 29 anni, R.Y., erano scappati.
Nella notte, grazie al racconto dei due feriti, gli investigatori sono riusciti a trovare e ad arrestare gli altri tre marocchini riusciti.
Per stamattina 16 novembre il processo per direttissima.
Tutti e cinque gli extracomunitari venivano arrestati con l'accusa di rissa aggravata.
Scrive il vicepresidente del consiglio comunale di Cosenza Francesca Cassano:
«Apprendo dalla stampa di provvedimenti giudiziari emessi dalla Procura di Cosenza, scaturiti dalle ispezioni condotte nelle scorse settimane dai carabinieri e riguardanti l’ospedale dell’Annunziata. Da cittadina prima che da amministratrice, registro le carenze individuate nella struttura sul piano igienico e non sulla qualità delle prestazioni erogate dal personale medico ed infermieristico.
Se l’ospedale è sporco forse sarebbe il caso di chiederne conto all’azienda incaricata, per una cifra non secondaria, del servizio di pulizia.
Se le carenze sono di carattere strutturale non dobbiamo dimenticare tutti i limiti di un edificio oggettivamente vetusto.
Diamo atto al Direttore Generale dell'azienda ospedaliera che sono già in corso i lavori di realizzazione delle nuove sale operatorie ubicate a fianco al DEA e la cui consegna è prevista per marzo 2017.
Nell'appalto complessivo sono previsti anche i lavori di ristrutturazione delle sale operatorie sequestrate, che auspico vengano accelerati al più presto.
Alla luce dei sequestri effettuati sollecito una riorganizzazione degli orari degli interventi affinché le sale operatorie funzionino al meglio anche in ore pomeridiane e notturne.
I rilievi della Procura non devono essere sottovalutati.
Al contrario costituiscono una ulteriore spinta verso la costruzione del nuovo ospedale, più efficiente e funzionale, il cui iter burocratico è già stato avviato dal presidente della Regione Mario Oliverio.
Ing. Francesca Cassano
I partiti litigano per l’inutile rimpasto di Giunta e la prima rata Tari arriva già scaduta
Rende – Mentre i partiti litigano, i cittadini pagano il prezzo più alto: il caos assoluto politico-amministrativo. Anche quest’anno la Tari è arrivata già scaduta nelle case dei rendesi. Solo oggi ai cittadini è stata recapitata la tassa rifiuti e, come sempre, fuori tempo massimo.
La prima rata o quella unificata, si dovevano pagare entro il 15 ottobre 2015. Un mese fa, per l’appunto. E tantissimi sono coloro che ci hanno contattati perché temono di dover versare anche la mora. Oltre al danno, la beffa…
Come Movimento 5 Stelle continuiamo a notare l’inefficienza di questo esecutivo, tutto concentrato in un inutile rimpasto di giunta atto a soddisfare le esigenze dei partiti politici (Pd, Ncd, Fi e chi più ne ha più ne metta). Senza riuscire, però, a risolvere un solo problema concreto dei cittadini rendesi.
L’intempestività di questa amministrazione non riguarda solo l’invio della tassa rifiuti, ma anche la non risoluzione di quelle che sono le inefficienze legate alla gestione dei rifiuti in città, che più volte abbiamo contestato e per le quali abbiamo presentato una proposta di delibera “Rifiuti zero” ora all’attenzione di tutti i gruppi consiliari rappresentati nella III Commissione permanente, Ambiente e Territorio.
Chiediamo il porta a porta spinto su tutto il territorio comunale, una tariffa puntuale (chi meglio differenzia, meno paga), una seria e credibile campagna di sensibilizzazione, la diffusione del compostaggio domestico anche nei condomini, metodologia che contrasterebbe anche il fenomeno del randagismo in città.
Soluzioni plausibili e possibili ad una gestione milionaria, il servizio costa 9 milioni e mezzo di euro. Ad una gestione fallimentare che grava unicamente sulle tasche dei cittadini. Da quando Manna si è insediato la tassa ha visto un aumento del 135%, mentre dal 2012 oggi, il costo di gestione è aumentato di tre milioni di euro.
Tutto ciò, a fronte di un servizio scadente, è chiaramente inaccettabile.
Domenico Miceli
Capogruppo Movimento 5 Stelle al Comune di Rende