
Scrive Flavio Stasi che “ in tutti i comunicati in cui abbiamo commentato il profondo degrado urbano della nostra città, abbiamo puntualmente stigmatizzato l’utilizzo di queste preziose forze lavoro (a Rossano come altrove) per coprire le somarità di qualche amministrazione comunale incapace di curare il verde pubblico.
Poi aggiunge che “ depotenziare il servizio di prevenzione incendi alle porte di una delle estati più calde degli ultimi anni, come ampiamente previsto, era una idiozia”.
Continua “ Non sappiamo se, qualora questo non fosse accaduto, il lavoro degli operai forestali avrebbe evitato tutti gli incendi, se ne avrebbe evitato una parte, se ne avrebbe semplicemente limitato i danni, ma riteniamo che i funzionari pubblici che hanno disposto queste misure siano corresponsabili di un disastro ambientale ed economico epocale, e stiamo quindi predisponendo una apposita denuncia che verrà depositata nei prossimi giorni presso la Procura della Repubblica”.
Dichiara di non credere “alle teorie degli scemi di guerra e dei mitomani del fuoco.
Non stiamo insinuando nulla: siamo certi che dietro questi atti criminali ci siano interessi di bassa lega che la Regione Calabria, ci auguriamo, intenda arrestare una volta per tutte”.
Chiede inoltre “che venga disposta una norma regionale che impediscala lottizzazione privata delle aree boschive colpite dagli incendi”
Inoltre sfida il governatore Oliverio a non affidare la pulizia delle enormi aree colpite dagli incendi non venga affidata a ditte private.
Che essa sia gestita tempestivamente dal servizio forestale regionale ed il legname ricavato venga venduto direttamente sul mercato privato (con un prezzo ponderato) ed il ricavato venga impiegato per la riforestazione delle aree colpite.
Or aspettiamo che Stasi mantenga fede al suo impegno e sporga la denuncia contro i corresponsabili del disastro al patrimonio boschivo calabrese e contro chi ha permesso l’uso improprio degli operai di calabra verde per pulire il verde pubblico dei comuni che hanno amministratori “somari”.
O che almeno gli amministratori denunciati di “somarità” sporgano opportuna querela contro chi li offende.
Rossano. 5 agosto. I militari delle Stazioni Carabinieri Forestale di Rossano, Spezzano Sila e Corigliano hanno eseguito due misure cautelari con obbligo di presentazione alla P.G. in giorni stabiliti a due uomini di Rossano, G.T di anni 45 e G.R. di anni 30 per il reato di furto di legna aggravato in concorso e continuato.
L’ordinanza cautelare emessa dal GIP del Tribunale di Castrovillari dott.ssa Teresa Reggio, su richiesta del Pubblico Ministero dott.ssa Angela Continisio, nasce dalle indagini dei Carabinieri Forestale di Rossano Calabro che da tempo, su disposizione del Procuratore della Repubblica di Castrovillari dott. Eugenio Facciolla, stanno monitorando tale fenomeno nel territorio di Rossano. In particolare le due persone, già note alle forze dell’ordine, erano da tempo attenzionate dai militari i quali, attraverso delle riprese di interesse investigativo, sono state immortalate mentre in località “Patire –Campì” di Rossano, proprietà della Regione Calabria, depezzavano e caricavano sul proprio fuoristrada della legna.
La tecnica di furto è stata più volte cristallizzata e avveniva attraverso il taglio abusivo delle piante, il depezzamento sul posto e il trasporto della legna trafugata con l’ausilio di un fuoristrada.
Le indagini protratte nel tempo hanno portato nei giorni scorsi alla misura cautelare sopra menzionata.
Roggiano Gravina (Cosenza) - L'autista di uno scuolabus del Comune di Roggiano Gravina, è stato arrestato dai carabinieri con l'accusa di sequestro di persona e violenza sessuale aggravata su minore.
Secondo quanto é emerso dalle indagini, l'uomo, che ha 65 anni, quando sullo scuolabus era rimasta l'ultima scolara di 11 anni, si è diretto in una zona isolata e avrebbe costretto la bambina a subire baci e palpeggiamenti.
La ragazzina, quando é tornata a casa, ha raccontato tutto ai genitori, che hanno denunciato l'accaduto ai carabinieri.
L'autista é stato posto agli arresti domiciliari.
Dopo che i genitori della bambina hanno presentato la denuncia ai carabinieri, l'uomo è stato sospeso dal servizio.