
Questo il comunicato di Salvatore Magarò ed Elio Bozzo , esponenti di Calabria in Rete, che sulle elezioni amministrative di Cosenza, hanno rilasciato la seguente dichiarazione congiunta:
“Nel prossimo incontro con Lucio Presta avremo modo di spiegare che vanno ricercate per intero tutte le ragioni per presentare alla città una coalizione autorevole e compatta. E, tuttavia, la possibilità di presentare una vasta alleanza civica non può essere perseguita ad ogni costo.
Profondere ogni sforzo per raggiungere l’unità è doveroso da parte di tutte quelle forze che si richiamano anche alle posizioni del governo di centrosinistra di Matteo Renzi. Ma, qualora ciò non fosse possibile, né praticabile, non ci sarebbe nessun particolare dramma politico.
La legge elettorale, con il primo turno, consente ugualmente di misurarsi con gli elettori in presenza di differenze, in alcuni casi anche marcate, sul metodo che caratterizza l’agire politico. E che esistano delle diversità almeno sul piano comportamentale è ormai evidente a tutti. Forse non tutti i mali vengono per nuocere. Verificare se Cosenza preferisca una proposta che ad ogni campagna elettorale ripresenta la solita personale disponibilità o una ipotesi nuova può essere la strada maestra per un primo turno elettorale da vivere come una sorta di primarie legittimate.
Anche perché altri sistemi per tenere primarie senza il sospetto di taroccamenti, a Cosenza sono difficilmente sostenibili. Del resto questa strada smentirebbe clamorosamente ogni ipotesi di qualsivoglia congiura a danno dello sfiduciato sindaco uscente.
Se poi l’obiezione principale che viene mossa sul nome di Lucio Presta è il fatto che egli sia sconosciuto, bisognerebbe interrogarsi sulla veridicità di questa affermazione. Abbiamo come la sensazione che al di fuori di certi quartieri della città altri siano i nomi non particolarmente noti.
Per questo riteniamo inutile, oltre che dannoso, proseguire con questo stillicidio di polemiche. Per quanto ci riguarda, la scelta sarà quella della coalizione.
Noi siamo interessati ad aprire un confronto sui contenuti, sui programmi e sulle scelte chiare e per questo pensiamo che ognuno debba assumersi le proprie responsabilità rispetto alla città.
Cosenza, 24 febbraio 2016
A trovare il cadavere della bambina è stato il padre, un avvocato, al suo rientro a casa.
Almeno questa è la prima ricostruzione fatta dagli inquirenti.
Si sospetta che la bambina sia stata soffocata con un cuscino premuto sul viso.
L'Autorità giudiziaria prosegue gli accertamenti per determinare le cause precise della morte della piccola.
La abitazione è in una zona centrale di Cosenza.
Inutile sarebbe stato l'intervento dei sanitari del 118.
Sempre il padre avrebbe trovato la moglie su una poltrona, colta da malore, ed a terra, accanto alla donna, una confezione vuota di barbiturici.
Il padre della bambina avrebbe portato quindi la moglie in ospedale dove è stata trovata dai carabinieri, che ne hanno deciso il piantonamento in attesa che la sua posizione venga valutata.
Questo è quanto sul web
Ma appare strano che non sia stato il 118 a portare la signora in ospedale.
Sembra inoltre che la donna sia un medico
La donna, che in questo momento è in ospedale, è piantonata mentre la scientifica dei carabinieri sta effettuando dei rilievi nell'abitazione della famiglia dove si trovavano la nonna della bambina e la governante.
Uomo si troverebbe in Questura per essere sentito dagli investigatori della Squadra mobile.
L'uomo viene sentito nella speranza che possa fornire indicazioni utili per chiarire cosa sia successo.
Il Vescovo Nolè invita i cittadini elettori a partecipare attivamente alla vita della città.
Una presa di posizione “forte”, “nuova”, ed “inattesa” quella del vescovo di Cosenza a conclusione della celebrazione svoltasi in occasione della festa in onore della Madonna del Pilerio.
Il vescovo dopo i ringraziamenti per le collaborazioni offerte per la festa della Madonna del Pilerio ha voluto leggere la sua omelia “ politica” , “per non dire parole inutili”.
Ecco il testo:
"Fra qualche mese la nostra città sarà chiamata ad eleggere il primo cittadino e i consiglieri che l'amministreranno.
Come nuovo Pastore di questa bella diocesi, ovviamente, non tocca a me fare analisi politiche o suggerire programmi amministrativi, ma sommessamente vorrei offrire il mio piccolo contributo, con alcune riflessioni che mi sembrano opportune per il momento particolare che ci apprestiamo a vivere.
Anzitutto, un invito a tutti , soprattutto ai cristiani, a partecipare attivamente alla vita della città anche attraverso questo gesto alto di democrazia .
Il Commissario prefettizio che ringraziamo è un'eccezione alla vita democratica.
Non possiamo pretendere o giudicare senza essere protagonisti in qualche modo delle vicende che ci appartengono.
E poi vorrei invitare i candidati a fare della politica un atto di amore alla città e ai suoi cittadini.
Se possibile uscite dalle logiche esclusivamente partitiche e individualistiche, per entrare in una competizione politica che metta al centro la persona, il bene di tutti, il rispetto della legalità, la cura dei più deboli e delle periferie geografiche ed esistenziali della comunità
L'amministratore, chiunque esso sia, una volta eletto, è chiamato a volare alto, non può accontentarsi di camminare a testa bassa.
Solo dall'alto di una statura morale, politica e di civiche virtù si può avere uno sguardo completo e limpido, onesto e partecipativo sulla comunità che si è chiamati a servire, perché dall'alto si vede il tutto e si respira aria pulita".
"Sto scoprendo, giorno dopo giorno una città e una diocesi cariche di potenzialità umane e sociali, a cominciare dal meraviglioso mondo del volontariato, fino alla gioia di vivere la bellezza della famiglia e l'associazionismo cattolico e laico, come luogo di formazione e di crescita spirituale e sociale.
Non disperdiamo questo grande patrimonio umano e sociale, per una rinascita delle coscienze e del senso civico della partecipazione alla vita della comunità.
Io sto imparando ad amare questa bella e ricca realtà calabrese, voi l'amate prima di me, quindi lasciamoci guidare solo dall'amore alla città e ai suoi cittadini.
Se poi i candidati e i futuri amministratori sono anche credenti e cattolici, allora non possono non ispirarsi alla dottrina sociale della Chiesa che deriva i suoi principi dal Vangelo e dalla tradizione morale che ha sempre ispirato gli amministratori e gli statisti cristiani in Italia e ovunque nel mondo. A tutti auguri di buon lavoro".
In grassetto il richiamo a tutti i cittadini a non restare estranei alla vita della città.
Per fortuna che non ha toccato i politici che sono stati “relegati” all’opposizione e che vivono la loro condizione da ignavi e senza svolgere il loro ruolo . Chissà cosa avrebbe detto.