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Redazione TirrenoNews

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La Calabria ha circa 730 km di costa.

Su questa costa Legambiente monitora 24 punti e ne trova 17 “inquinati” con una carica batterica più alta di quella consentita dalla legge. Anzi 14 su 24 sono “fortemente inquinati”perché hanno evidentemente cariche batteriche “fortemente “ più alte di quelle consentite dalla legge.

Ecco i punti inquinati:

Crotone: fortemente inquinato il prelievo nei pressi della foce del fiume Esaro.

Crotone "inquinate" anche le acque prelevate nei pressi della spiaggia sul Lungomare di Via Magna Grecia (1 km a nord dell’Irto), luogo con una notevole presenza di bagnanti.

Crotone: inquinato il prelievo nei pressi della foce del fiume Tacina, in località Steccato di Cutro del comune di Cutro

Crotone : inquinato il prelievo effettuato in prossimità del canale sulla spiaggia a destra del Castello.

In sostanza 4 su quattro di cui due fiumi( gli altri non li sappiamo)

Vibo Valentia. Fortemente inquinato il campionamento effettuato in località Bivona, nei pressi della foce Sant'Anna;

Vibo Valentia. Fortemente inquinato il campionamento effettuato a Pizzo Calabro in località Calamaio, in prossimità della foce del fiume Angitola

Vibo Valentia. Fortemente inquinato il campionamento effettuato a Ricadi in località La Torre, nei pressi della foce Fiumara Ruffa.

Vibo Valentia. Inquinato il campionamento effettuato Marina di Nicotera, dov'è risultato inquinato il punto nei pressi degli scogli presso la foce del torrente Britto

Vibo Valentia . Fortemente inquinato il campionamento effettuato delle "Cascatelle del fiume Arbone" in località Formicoli del comune di Ricadi . Il torrente non arriva al mare per cui il prelievo è stato effettuato la dove possibile a qualche metro dalla battigia

In sostanza 5 su cinque 5 e tutti e 5 sono fiumi.

Otto i campionamenti effettuati in provincia di Reggio Calabria, sei dei quali risultati con cariche batteriche oltre la soglia di legge e per cinque dei quali il giudizio è di "fortemente inquinato". 

In sostanza 5 su quattro di cui due fiumi( gli altri non li sappiamo)

Reggio Calabria : Fortemente inquinato il campionamento effettuato in corrispondenza dello scarico al Lido Comunale, Lungomare Falcomatà

Reggio Calabria : Fortemente inquinato il campionamento effettuato nei pressi della foce del torrente Menga, in località Sabbie bianche.

Reggio Calabria : Fortemente inquinato il campionamento effettuato a Villa San Giovanni nei pressi della scogliera presso scarico su Lungomare Cenide).

Reggio Calabria : Fortemente inquinato il campionamento effettuato a Gioia Tauro alla foce del Fiume Petrace in località Marina.

Reggio Calabria : Fortemente inquinato il campionamento effettuato a San Ferdinando nei pressi della foce del fiume Mesima

Reggio Calabria : Inquinato il campionamento effettuato a Motta San Giovanni, in località Lazzàro, in prossimità della foce fiumara San Vincenzo.

Reggio Calabria : Nei limiti il campionamento effettuato a Reggio Calabria in località Bocale, nei pressi della spiaggia di fronte alla chiesa di Bocale.

Reggio Calabria : Nei limiti il campionamento effettuato alla spiaggia di Bagnara Calabra ,presso la spiaggia in località Marinella, Cacilì.

Degli otto campionamenti 2 sono risultati regolari , uno inquinato, 5 fortemente inquinati e tutti questi 5 sono stati fatti alle foci di fiumi o torrenti

Cosenza Fortemente inquinato il campionamento effettuato a Paola presso la foce del fiume San Francesco, al lungomare San Francesco da Paola.

Cosenza Fortemente inquinato il campionamento effettuato a Bonifati alla foce del fiume Parise.

Cosenza Fortemente inquinato il campionamento effettuato a Villapiana in località Lido, nei pressi del canale.

Cosenza Regolari le analisi a Diamante in prossimità della spiaggia in località Torricella.

Dei 4 campionamenti 3 sono risultati fortemente inquinati ed uno regolare Inutile ricordare che i 3 fortemente inquinati erano 3 foci di fiumi o canali di scolo

Catanzaro: nei limiti il campionamento effettuato a Guardavalle nei pressi della spiaggia di Marina.

Catanzaro: nei limiti il campionamento effettuato a Gizzeria spiaggia fronte località Laghi La Vota.

Catanzaro: nei limiti il campionamento effettuato a Montepaone nei pressi del Lido dei finanzieri

Catanzaro: nei limiti il campionamento effettuato a Simeri Crichi alla foce del torrente Simeri

Per fortuna che in Catanzaro si hanno 4 campionamenti nella norma e perfino 1 alla foce di un torrente (in realtà è un fosso che nasce da un laghetto di montagna e posto in una area nel 98% disabitata)

La realtà è che Legambiente effettua un prelievo ogni 30 km. E trova campionamenti puliti perfino alle foci di fiumi, torrenti o fossi che dir si voglia.

Possiamo pensare che ad Amantea il mare sia totalmente pulito sono perchè Legambiente non ha effettuato alcun prelievo? Certamente no! Così come non possiamo ritenere che a paola tutto il mare sia inquinato. In sostanza l’immagine di una cittadina dipende dalla fortuna di essere o meno presente nella pagine di legambiente!

Certo ha ragione Legambiente nel dire che occorre una massima attenzione alla depurazione delle acque ma da qui a dichiarare il nostro mare da bandiera nera ce ne corre e tanto!

Eppure la stampa ed i blog cavalcano questo animale senza sella a rischio di essere sbalzati a terra.

Ancora più sorprende il silenzio della regione( Arpacal), delle province( competenti per i fiumi) e dei comuni( competenti per i depuratori). Perché questo silenzio?

Possiamo parlare di terrorismo ed antiterrorismo ambientale? Forse gridare “Al Lupo, al Lupo” non è la soluzione. Come nella fiaba c’è il rischio che alla fine arrivi davvero il lupo e nessuno ci creda!!!

Proviamo a tentare di capire cosa succede anche altrove. Per esempio sulla costa emiliano romagnola. Vi presentiamo Certo se leggiamo articoli come quello seguente e che forse nessun giornalista o blogger calabrese ha mai letto:

“ Sono otto i punti (tutti presso foci di fiumi e torrenti) segnalati per alti livelli di inquinamento microbiologico sulla costa adriatica dell'Emilia-Romagna. Lo ha spiegato Goletta Verde di Legambiente, in una conferenza stampa a Porto Garibaldi nella quale ha reso noti i rilevamenti effettuati la scorsa settimana.

Nella provincia di Ferrara i punti risultati inquinati sono due: nel comune di Comacchio, in località Porto Garibaldi, alla foce del canale navigabile Comacchio; e nel comune di Goro, alla Bocca del Po di Goro, in corrispondenza del Porto di Gorino. Tre i punti che destano preoccupazione nel riminese: in località Santa Giustina, vicino ad uno scarico all'altezza di via Tonale che confluisce nel Fiume Marecchia; nel comune di Misano Adriatico, presso il Fiume Conca; e alla Foce del Marano, nel comune di Riccione, dove "oltre al deprecabile odore di urina" i risultati degli esami hanno riportato livelli batteriologici "così alti da essere difficilmente quantificabili, ma che superano sicuramente il milione di unità formanti colonie".

Due siti segnalati anche nel Comune di Ravenna: lo sbocco del Canale Tagliata, in località Zadina Pineta, nonostante ricada in prossimità di una pineta indicata come "riserva naturale"; e lo sbocco del Canale Cupa Nuovo, a Lido di Savio. Nella provincia di Forlì-Cesena, il prelievo compiuto presso la foce del Rubicone nel Comune di  Gatteo a Mare, ha a sua volta riportato la presenza di acque inquinate.

http://bologna.repubblica.it/cronaca/2011/08/08/news/riviera_ecco_le_zone_inquinate_la_pagella_di_goletta_verde-20182254/

Che strana questa storia dei parcheggi a pagamento degli ospedali. In ordine questa è sicuramente l’ultima.

La giunta di sinistra di Castrovillari scrive al direttore dell’azienda sanitaria di Cosenza : -“Questa Amministrazione comunale chiede al Direttore generale dell’Asp la revoca immediata del provvedimento che istituisce i posteggi a pagamento nell’Ospedale di Castrovillari che una Società del posto aveva richiesto. L’Amministrazione, inoltre, fa proprie le proteste di tutti gli operatori sanitari, diversi residenti fuori città, che hanno denunciato la scelta, assolutamente inadeguata ed inopportuna per un ospedale come Castrovillari»

E poi continua : «E’ inaudito che in una città come la nostra possa realizzarsi una cosa del genere, in quanto la superficie del nosocomio del Pollino è utilizzata, senza problemi alla circolazione interna all’area, per la sosta delle autovetture, da cittadini che hanno i loro familiari ricoverati o da medici, infermieri, tecnici ed operatori che svolgono le proprie funzioni nelle 24 ore. Una scelta, anche questa, quella dell’amministrazione sanitaria che la dice lunga su come sono veramente conosciuti i Territori di competenza con le loro strutture e di quali servizi hanno bisogno i cittadini ed i pazienti. Un altro modo, insomma, che esprime l’inadeguatezza della dirigenza dell’Asp di gestire l’esistente, bisognoso di attenzioni sanitarie più che di interventi logistici legati al falso problema posteggi e quindi alla più appropriata collocazione interna delle autovetture. Invece di ciondolare sull’effimero e su situazioni inutili chiediamo ancora una volta all’Asp scelte sulle vere esigenze dell’ospedale Spoke di Castrovillari che sono la vita dei reparti, l’Emodinamica, le Sale operatorie, il pronto soccorso, le Unità a rischio per il quasi inesistente personale ed il fondamentale potenziamento di questo al fine di dare le giuste e legittime risposte alle attese del Territorio. E’ su queste cose che attendiamo determinazione ed impegni, più che su questioni che non hanno nulla a che fare con il miglioramento del presidio. Il diritto alla salute su cui siamo costantemente impegnati in quel Tavolo Permanente è l’unico obiettivo da raggiungere, per il quale è fondamentale dare giusti contenuti alle strutture riconosciute sul territorio e rispondere alle esigenze dei cittadini. Nient’altro che rispondi a questo, più che a falsi problemi!»

Ed ora? Ora rischiamo di sfiorare il ridicolo. Ecco cosa può succedere.

Il direttore generale Scarpelli non accoglie l’istanza: tutti sapranno che la giunta di sinistra tutela il diritto alla salute anche impedendo il pagamento dei parcheggi soprattutto per coloro che vengono da lontano e soprattutto il comune potrà fare ricorso al TAR osservando che una scelta di impossibilità di pagamento( pensate a chi è costretto ad andare in ospedale ogni giorno per assistere i propri cari) poterà a lasciare l’automezzo sulle strade esterne dove i parcheggi sono liberi!!!!

Il direttore Scarpelli accoglie l’istanza e si vedrà costretto a fare la stessa cosa negli altri ospedali cosentini in particolare in quelli dei comuni governati dal centro destra.

Se esistesse un Tribunale che tutela i diritti dei malati avrebbe certamente preso posizione su questa sanità dove come le frecce delle auto una in un ospedale si paga ed in un altro no! Su questa sanità che è tutta un ticket compreso i parcheggi. E si sarebbe chiesto dove finiscono i soldi dei parcheggi a pagamento ed a che cosa servano , tante domande alla quali nessuno risponde perché nessuno le fa!!

Il caso Rappoccio e l’incredibile Giustizia italiana

Mercoledì, 24 Luglio 2013 17:09 Pubblicato in Reggio Calabria

Rappoccio, consigliere eletto nel 2010 nella Lista “Insieme per la Calabria-Scopelliti Presidente””, è stato rinviato a giudizio per associazione per delinquere, corruzione elettorale aggravata, truffa e peculato .

Poi a seguito dell’arresto viene destituito dal consiglio regionale.

Infine il PM Stefano Musolino ed il procuratore aggiunto Ottavio Sferlazza, danno parere favorevole alla scarcerazione.

Rappoccio il 15 luglio chiede di essere reintegrato nelle funzioni di consigliere regionale

Cosa che può avvenire oggi 25 luglio.

Chizzoniti scatena una guerra mediatica sulla inopportunità del reintegro quale condizione della scarcerazione.

La Procura tenta di ottenere nuovamente gli arresti domiciliari per Antonino Rappoccio proponendo il 17 luglio un ricorso a firma del PG capo Federico Cafiero de Raho e dal pm Stefano Musolinoe chiedendo il ripristino della misura cautelare dei domiciliari per l’esponente politico o, in subordine, il divieto di dimora.

Il 22 luglio la decisione del Tribunale di Reggio Calabria. Il collegio giudicante presieduto da Andrea Esposito dichiara che «l’istanza non può essere accolta» perchè «Allo stato non è fornita la prova che Rappoccio abbia occupato nuovamente il seggio al consiglio regionale».

De Raho e Musolino decidono di presentare un nuovo ricorso al Tribunale del riesame, che ha fissato l’udienza per il 7 agosto.

Ed ora.

Rappoccio ritirerà la richiesta di reintegro nelle funzioni di consigliere regionale evitando in tal modo che possa essere accolto il ricorso del Pm Capo De Raho?

Il Consiglio comunque sia provvederà al reintegro essendo venute meno le esigenze cautelari e non “essendo stata fornita allo stato la prova che Rappoccio se reintegrato sarà di nuovo posto ai domiciliari o più semplicemente gli sarà imposto il divieto di dimora in Reggio Calabria?

Rappoccio sarà reintegrato e si dimetterà subito dopo….?

Che giustizia curiosa.

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