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Redazione TirrenoNews

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Al PD manca il fiato ed ecco arrivare gli ex Forestali

Domenica, 20 Settembre 2015 22:36 Pubblicato in Cosenza

Sarà un caso ma le feste dell’Unità del PD sono spesso se non sempre un fallimento.

Almeno in termini di presenza

Forse è il segno di un profondo malessere che lo ha colpito

O forse il popolo del PD è stanco di politici e dirigenti che fanno soprattutto, se non soltanto, solo parole .

Di fatto il popolo del PD diserta queste feste.

Ce ne sono state alcune ( ovviamente non pubblicizzate dalla stampa amica) con pochissime decine di presenti.

E non è stata colpa di Magorno o di Guglielmelli .

NO!

E’ che i partiti non tirano ed il PD anche!

Ed allora o non bisogna fare le feste ( dell’Unità) o bisogna correre ai ripari.

Come?

Semplice secondo la poca stampa libera a Cosenza “, per assicurare una massiccia partecipazione agli eventi in programma (un dibattito sul corretto utilizzo dei fondi comunitari e un’intervista all’ex capogruppo alla Camera Roberto Speranza), sono stati “precettati” i lavoratori di Calabria Verde, la nuova società in house della Regione che ha assorbito l’ex Afor.  E così, tra gli alberi secolari della villa comunale bruzia, hanno fatto capolino molti ex forestali in forza alla società guidata da Paolo Furgiuele”.

Chi li avrà “precettati”?

Quali impegni sono stati assunti?

Per le prossime volte chi sarà precettato? Gli ex provinciali? Gli LSU ed LPU?

Amantea.Tributi. Risolto il problema creato dalla Zagordo

Domenica, 20 Settembre 2015 22:12 Pubblicato in Cronaca

La conferma viene direttamente dagli amministratori.

Trovato . chi è pronto a sostituire la dottoressa Zagordo.

Forse la segretaria comunale dottoressa Maria Luisa MERCURI, massimo dirigente dell’ente, che aveva già questo incarico, segno evidente della importanza di tale ufficio?

NO!

Forse il vicesegretario comunale dr Mario Aloe, secondo dirigente dell’ente ?

NO!

Allora è un esperto esterno all’ente dotato dei titoli di legge e della necessaria esperienza, trattandosi di un ufficio che ,come si è visto, è difficile da gestire e molto impegnativo?

NO!

Ma allora chi?

Un dipendente comunale. Un dipendente comunale?

SI. Un geometra.

Ah, il geometra Pino Curcio già assegnato all’ufficio tributi e che nel mentre ha maturato le prime conoscenze?

NO!

Ma allora? Forse La Vergata?

NO!

Allora De Santo?

NO!

Ma insomma, chi?

Il geometra Silvio Clemente sinora responsabile dell’Urbanistica .

Tanto ha detto il nostro interlocutore “ In questa situazione economica l’ urbanistica non impegna molto gli addetti!”

Per avere un quadro del disastro della sanità in Calabria il primo dato da tenere in conto è la evasione sanitaria, cioè il ricorso da parte dei calabresi alla sanità di altre regioni; quella sanità che per fortuna funziona ed alla quale spesso si ricorre, quando si hanno i soldi.

 

Già, ma perché la sanità di molte altre regioni funziona ( Lombardia, Emilia Romagna,Veneto, in primis), e la nostra molto meno? C’è qualcuno che ne porta la responsabilità? Chi? E perché non viene licenziato?

Un secondo dato è quello dei tempi per avere una visita od un esame specialistico.

Questi sono i tempi a Vibo Valentia.

Una Ecografia addominale o toracica occorre attendere ben 273 giorni.

Una mammografia 266 giorni, praticamente 9 mesi, il che impedisce, in caso di tumore, di correre immediatamente ai ripari.

Una ecografia transrettale (212 giorni)

Una visita ortopedica dovrete attendere 205 giorni

Una risonanza magnetica 156.

Una visita allergologica da 4 giorni a ben 264, a seconda dello specialista prescelto ????.

Una ecografia da 90 a 200 giorni.

Una visita angiologica da 5 a 131 giorni.

Una visita oculistica da 70 a 190 giorni.

Una visita ortopedica non prima di 120 giorni esatti.

All’ospedale di Tropea il dato più eclatante: se per una Tac non c’è praticamente da attendere ma per un esame urodinamico c’è da aspettare ben 448 giorni.

Per una visita dermatologica con 225 giorni.

E’ ovvio che poi possa succedere( è successo) che il paziente nel giorno fissato per la prenotazione non si presentò perché nell’attesa era …deceduto.

Parliamo ovviamente dei poliambulatori perchè all’ospedale si va da visite immediate (settore nefrologico, pediatrico o neurologico) ad attese di pochi giorni (è il caso di molti esami radiologici, delle visite cardiologiche, otorino, ginecologiche).

Ma il direttore sanitario aziendale Michelangelo Miceli chiarisce: «Va sottolineato che per molte specialità le attese sono contenute in tempi “fisiologici”, un risultato dovuto all’impegno profuso dall’azienda in tale direzione.

Persistono, è vero, liste molto lunghe ma in molti casi, al di là delle carenze d’organico che pure incidono abbastanza in alcune specialità, esse sono conseguenza delle richieste, contraddittorie, degli utenti o del loro comportamento non corretto».

Ecco. La colpa è dei pazienti che non sanno attendere e che vanno ( a proprie spese) a curarsi fuori regione o come sempre dal medico privato e poi non comunicano di essersi curati già( magari solo per non aggravarsi o non morire).

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