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Riceviamo e pubblichiamo:

Cosenza .“Eseguite questa mattina due misure cautelari di arresti domiciliari.

Conferenza stampa ore 12 presso il Reparto Parco Nazionale della Sila di Viale della Repubblica a Cosenza.

 

 

Questa mattina i Carabinieri Forestali del Reparto Parco Nazionale della Sila hanno eseguito, al termine di una attività investigativa coordinata dalla Procura della Repubblica di Castrovillari,   due misure cautelari di arresti domiciliari nei confronti di un Dirigente di Calabria Verde e di un libero professionista per il reato di concussione in concorso.

I dettagli dell’operazione saranno resi noti durante una conferenza stampa che si terrà alle ore 12.00 presso l’Ufficio del Reparto Parco Nazionale della Sila in Viale della Repubblica di Cosenza. Alla conferenza stampa interverranno il Procuratore Capo di Castrovillari Dott. Eugenio Facciolla il Comandante del Reparto Parco Nazionale della Sila Cap. Angelo Roseti .

Cosenza27 aprile 2018

Pubblicato in Cosenza

Ne ha parlato Michele Presta su Il corriere della Calabria scrivendo “Che il comparto dei forestali sia quello più consistente della Regione Calabria lo si capisce subito entrando nel cinema San Nicola di Cosenza.

 

All’assemblea convocata per i lavoratori a “nord” i posti a sedere sono esauriti e in molti stanno in piedi sui lati e sul fondo. Numeri, in termini di presenze, che lo storico cinema cosentino non ha fatto neanche con l’ultimo film di Checco Zalone”.

Non siamo stati vedere il film di Checco Zalone ma la foto postata dal Corriere conferma le presenze del giornalista.

Una presenza che non è certamente derivata dal fatto che non si pagava per entrare come per il film di Zalone.

Ma sicuramente dal fatto che i 4000 forestali sono andati ad ascoltare il governatore mentre dichiarava:

Che per il pagamento dei loro salari «C’è un impegno con il governo centrale per il biennio 2018-2020 di 130 milioni di euro. A questi vanno aggiunti i 70 che verranno impiegati dalla regione».

Che, ben sapendo che molti ritengono Calabria verde un “carrozzone” alimentato da politici e assessori che negli anni hanno governato la Calabria, «La nostra bussola è il lavoro. Poniamo fine a chi tra intrallazzi e accordi vari ha fatto della forestale una mammella attraverso la quale succhiare risorse».

Che «L’eredità dell'Afor è così pesante che se avessi proceduto alla liquidazione la Calabria sarebbe fallita».

Gli fa eco il commissario straordinario di Calabria Verde, Aloisio Mariggiò dichiarando che «Con estrema chiarezza vi annuncio che procederemo alla riorganizzazione dell’ente e lo faremo senza raccomandazioni»

Ed ancora «Chi ha diritto riceverà, ma sui licenziamenti sono intransigente. Non possiamo accettare che persone che hanno lavorato pochi giorni negli ultimi dieci anni lavorino ancora per noi. Anche perché ci sono lavoratori onesti che dopo 30 anni sono ancora di seconda fascia. Inizieremo proprio da loro».

Pubblicato in Cosenza

Scrive Flavio Stasi che “ in tutti i comunicati in cui abbiamo commentato il profondo degrado urbano della nostra città, abbiamo puntualmente stigmatizzato l’utilizzo di queste preziose forze lavoro (a Rossano come altrove) per coprire le somarità di qualche amministrazione comunale incapace di curare il verde pubblico.

Poi aggiunge che “ depotenziare il servizio di prevenzione incendi alle porte di una delle estati più calde degli ultimi anni, come ampiamente previsto, era una idiozia”.

Continua “ Non sappiamo se, qualora questo non fosse accaduto, il lavoro degli operai forestali avrebbe evitato tutti gli incendi, se ne avrebbe evitato una parte, se ne avrebbe semplicemente limitato i danni, ma riteniamo che i funzionari pubblici che hanno disposto queste misure siano corresponsabili di un disastro ambientale ed economico epocale, e stiamo quindi predisponendo una apposita denuncia che verrà depositata nei prossimi giorni presso la Procura della Repubblica”.

Dichiara di non credere “alle teorie degli scemi di guerra e dei mitomani del fuoco.

Non stiamo insinuando nulla: siamo certi che dietro questi atti criminali ci siano interessi di bassa lega che la Regione Calabria, ci auguriamo, intenda arrestare una volta per tutte”.

Chiede inoltre “che venga disposta una norma regionale che impediscala lottizzazione privata delle aree boschive colpite dagli incendi”

Inoltre sfida il governatore Oliverio a non affidare la pulizia delle enormi aree colpite dagli incendi non venga affidata a ditte private.

Che essa sia gestita tempestivamente dal servizio forestale regionale ed il legname ricavato venga venduto direttamente sul mercato privato (con un prezzo ponderato) ed il ricavato venga impiegato per la riforestazione delle aree colpite.

Or aspettiamo che Stasi mantenga fede al suo impegno e sporga la denuncia contro i corresponsabili del disastro al patrimonio boschivo calabrese e contro chi ha permesso l’uso improprio degli operai di calabra verde per pulire il verde pubblico dei comuni che hanno amministratori “somari”.

O che almeno gli amministratori denunciati di “somarità” sporgano opportuna querela contro chi li offende.

Pubblicato in Cosenza

Nasce il Comando dei carabinieri per la Tutela Forestale, Ambientale e Agroalimentare.

 

L’Arma dei Carabinieri, ora unirà ai Nac (Nucleo Anticontraffazioni Carabinieri) , ai Noe (Nucleo operativo ecologico), ed ai Nas (Nucleo anti sofisticazioni) anche il nucleo per la Tutela Forestale, Ambientale e Agroalimentare.

In sostanza il Corpo forestale dello Stato verrà assorbito nell'Arma dei carabinieri.

Il forestale, quindi, indosserà la nuova divisa.

 

Il passaggio riguarda funzioni e personale, ad eccezione delle competenze anti-incendio, da attribuire al Corpo nazionale dei vigili del fuoco.

I forestali chiamati al passaggio sono circa 7mila.

Piccoli contingenti saranno riservati ai Vigili del fuoco, alla Polizia e alla Guardia di finanza.

La riorganizzazione prevede poi il trasferimento di 750 agenti ad altre forze di polizia o amministrazioni. 120 transiteranno nei vigili del fuoco , 30 nella Guardia di finanza e 120 nella Polizia di Stato.

Non si esclude che agenti e sottufficiali del corpo dei forestali possano chiedere ai comuni di entrare nei corpi di Polizia Municipale.

 

Chi lo desidera, tra gli ormai ex forestali, può fare domanda per essere trasferito direttamente nella Pubblica amministrazione “compatibilmente con le esigenze di funzionalità”.

Ciò tanto più quando l‘assegnazione fosse fatta in soprannumero rispetto alle dotazioni organiche e con aggravio dei costi allo Stato che riverserebbe ai comuni gli stipendi

Né sembra impossibile che gli ormai ex forestali possano chiedere di passare alla Pubblica Amministrazione in senso lato.

E ci riferiscono che primi contatti siano stati già presi anche con il Comune di Amantea!

Vedremo!

Pubblicato in Cronaca

Sarà un caso ma le feste dell’Unità del PD sono spesso se non sempre un fallimento.

Almeno in termini di presenza

Forse è il segno di un profondo malessere che lo ha colpito

O forse il popolo del PD è stanco di politici e dirigenti che fanno soprattutto, se non soltanto, solo parole .

Di fatto il popolo del PD diserta queste feste.

Ce ne sono state alcune ( ovviamente non pubblicizzate dalla stampa amica) con pochissime decine di presenti.

E non è stata colpa di Magorno o di Guglielmelli .

NO!

E’ che i partiti non tirano ed il PD anche!

Ed allora o non bisogna fare le feste ( dell’Unità) o bisogna correre ai ripari.

Come?

Semplice secondo la poca stampa libera a Cosenza “, per assicurare una massiccia partecipazione agli eventi in programma (un dibattito sul corretto utilizzo dei fondi comunitari e un’intervista all’ex capogruppo alla Camera Roberto Speranza), sono stati “precettati” i lavoratori di Calabria Verde, la nuova società in house della Regione che ha assorbito l’ex Afor.  E così, tra gli alberi secolari della villa comunale bruzia, hanno fatto capolino molti ex forestali in forza alla società guidata da Paolo Furgiuele”.

Chi li avrà “precettati”?

Quali impegni sono stati assunti?

Per le prossime volte chi sarà precettato? Gli ex provinciali? Gli LSU ed LPU?

Pubblicato in Cosenza

mendicinoDiverse violazioni ambientali riscontrate . Sei persone indagate

COSENZA – 8 Aprile 2015 - Sei avvisi di garanzia notificati,  una vasta area e quattro automezzi posti sotto sequestro. Sono il risultato di una accurata indagine del Corpo Forestale dello Stato coordinata dal Procuratore della Repubblica Dario Granieri e dal Sostituto Procuratore Dr. Antonio Cestone iniziata da alcuni mesi relativa allo smaltimento illegale di rifiuti nel cosentino. Questa mattina gli uomini del Corpo Forestale dello Stato di  Cosenza hanno posto i sigilli, su esecuzione dei decreti del Gip,  ad una area  di oltre  10.000 mq nel comune di Mendicino (cs) in località “Molino Irto” alle porte della città di Cosenza. In questa area, monitorata da tempo dagli uomini del Nipaf, Nucleo Investigativo di polizia Ambientale del Corpo Forestale, venivano sversati rifiuti pericolosi e non (pneumatici, apparecchiature elettroniche, carcasse di auto, scarti di lavorazione edile ecc.) senza alcuna autorizzazione. L’area oggetto del sequestro di proprietà demaniale si trova a ridosso del Fiume Busento le cui sponde sono state interessate dal reiterato abbandono di rifiuti. Inoltre l’accumulo continuato di rifiuti nell’area ha prodotto una sopraelevazione del livello del piano di circa due metri. Due dei mezzi interessati al provvedimento sono stati posti sotto sequestro a Corigliano Calabro, essendo di proprietà di una ditta del luogo che utilizzava tale discarica per attività funzionali all’azienda, altri due a Cosenza, una di una ditta ed un altro di un privato che svolgeva attività in merito. Le persone raggiunte dal provvedimento sono originarie di Cosenza,Lappano, Acri e Corigliano  dovranno rispondere di “discarica abusiva”, trasporto e gestione illecita di rifiuti” e “occupazione di suolo demaniale”. 

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Comunicato stampa Corpo Forestale dello stato -Piazza XI Settembre, 87100 Cosenza –tel. 0984 791682 – fax 0984 793007

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Pubblicato in Catanzaro

Poletti, il ministro del Lavoro risponde al question time alla Camera a un'interrogazione presentata dai deputati della Lega Nord sul rifinanziamento nella legge di Stabilità al corpo forestale della Calabria e ai lavoratori socialmente utili di Napoli e Palermo e dichiara: «Non mi risultano interventi a favore dei forestali della Calabria, mentre sui lavoratori socialmente utili di Napoli e Palermo la notizia sarebbe fondata». Quest'ultimo intervento «fa fronte a una difficile situazione occupazionale».

La Lega, nel dettaglio, chiedeva «per quali ragioni il governo, nonostante la politica generalizzata di tagli alla regioni, destini ingenti risorse alle regioni di Campania, Calabria e Sicilia, peraltro a sostegno di una politica occupazionale fallimentare trasformatasi nel tempo in una sorta di ammortizzatore sociale stabilizzato».

Il deputato del Carroccio Matteo Bragantini, nel corso della replica, ha sottolineato l'uso del condizionale da parte del ministro: «Eppure lo dovreste sapere visto che l'avete fatta voi».

Una delle prime bozze della legge di Stabilità uscite dal Cdm prevedeva infatti il rifinanziamento degli interventi in favore dei forestali della Calabria per 140 milioni di euro a decorrere dal 2017 «e pari a 100 milioni di euro annui - si legge poi nell'interrogazione della Lega - a decorrere dal 2015 in favore dei lavoratori socialmente utili di Napoli e Palermo».

Ma non è solo la lega ad intervenire sui Forestali calabresi e siciliani

Ne aveva parlato anche Michele Fusco Giornalista de Il fatto quotidiano il 9 settembre 2014 il qule aveva ricordato che “ Saranno almeno venticinque anni che il monumento allo spreco, il milite non-ignoto della spending review, sono gli ultranoti forestali calabri, in ragione di una decina di migliaia, essendo la Calabria, come tutti sapete, un territorio ad altissima vocazione alpina. Non le è da meno, per orgogliosa concorrenza, la Sicilia. Due volte e mezzo i ranger canadesi, ebbe a comparare Panorama qualche anno fa.

Sempre Fusco registra che Renzi ad ottobre 2013 dichiarava a Massimo Gramellini della Stampa che :” Il forestale della Calabria deve sapere che con me non verrà licenziato, ma dovrà lavorare moltissimo “

“ Già- continua il giornalista- Matteo Renzi deve scegliere Di non licenziare i forestali calabri o siculi. Di non scontentare possibili bacini elettorali o comunque sociali, di evitare contrapposizioni frontali che possano lasciare strascichi dolorosi”, ma diventa difficile capire i sacrifici che si impongono agli italiani come l’aumento della benzina, l’aumento dell’IVA.

E conclude segnalando la esistenza di DUE RENZI: “Caro presidente, questo è il prezzo da pagare se vuole essere credibile. Per tornare a bomba, si ripresenti con i licenziamenti firmati dei forestali calabri e siculi e ne riparliamo”.

Ma di chi sono i voti dei forestali? Lo vedremo dalla note stampa dei politici nazionali e regionali.

Pubblicato in Calabria

Dobbiamo ringraziare i Carabinieri di Petilia Policastro per non aver chiuso gli occhi e per aver quindi visto 6 operai in servizio presso il Consorzio di Bonifica Jonio Crotonese e 5 operai forestali dell’Afor, tutti residenti ed operanti in Petilia Policastro che trascorrevano tranquillamente intere giornate al bar o in piazza nel paese.

È da qui che sono partiti per una attenta e continua vigilanza e registrazione per ben comprendere quali e quanti fossero le persone coinvolte, e quali fossero i doveri e gli obblighi derivanti dal ruolo e dall’incarico e dove fossero posizionati i cantieri o siti di lavori dei personaggi attenzionati.

Le indagini hanno interessato una ventina di persone che avrebbero dovuto svolgere un’attività lavorativa di almeno 8 ore al giorno.

Undici di loro, “pur risultando regolarmente presenti nei registri giornalieri di servizio, sovente, per non dire quasi sempre, non si presentavano a lavoro, continuando tranquillamente una vita rilassata, tanto nella stagione estiva quanto in quella autunnale-invernale, intenti in altre attività, lavorative o di ozio puro”.

Da qui la denuncia in stato di libertà.

Il capo di imputazione per tutti è stato quello di truffa continuata in concorso per le retribuzioni indebitamente percepite a fronte di assenze continuate ed ingiustificate sul lavoro, oltre alla contestazione anche del reato di “ falsità ideologica commessa da pubblico ufficiale in atti pubblici” per le mendaci attestazioni delle presenze sui registri giornalieri di servizio.

Questa volta non solo operai ma anche i capisquadra, cioè coloro che avrebbero dovuto verificare gli esatti adempimenti lavorativi.

1 capo squadra e 5 operai del Consorzio di Bonifica Jonio Crotonese e 2 capi squadra e 3 operai dell’Afor.

E’ stato anche segnalato l’atteggiamento collaborativo degli organi direzionali dei due enti che hanno fornito sempre puntualmente la documentazione richiesta ai fini degli accertamenti.

Pubblicato in Catanzaro

Cosenza. Leggiamo sul sito “quicosenza” il seguente articolo” Forestali al lavoro per ripulire la città, tocca agli impianti sportivi “ scritto da Maria Teresa Improta .

Leggiamo anche che “ Sono centocinquanta gli operai chiamati a ripulire le zone più critiche della città”.

L’articolo integrale è il seguente:” I lavori, volti a scongiurare il degrado di alcuni quartieri, sono iniziati il 19 giugno scorso e proseguiranno sino alla fine di ottobre. Le squadre dell'Afor d'intesa con il Comune di Cosenza sono state da ieri dislocate presso gli impianti sportivi bruzi per la pulizia straordinaria delle strutture. Ad annunciarlo è l’Assessore agli impianti sportivi Carmine Manna che ha espresso soddisfazione per la decisione del Sindaco Mario Occhiuto, che ha avuto la felice intuizione di dar corso anche quest’anno all’intesa avviata ormai da tre anni con l’AFOR, di destinare gli operai dell’Azienda regionale alle strutture sportive della città per assicurarne la pulizia e il decoro. Già da ieri le squadre dei forestali stanno intervenendo al Campo Scuola e nei prossimi giorni saranno al vicino mini autodromo, per poi spostarsi nell’area degli impianti sportivi del Marca. L’Assessore Carmine Manna ha rivolto un invito ai gestori degli impianti sportivi a contattare gli uffici dell’assessorato per segnalare situazioni che necessitano interventi di pulizia straordinaria nel periodo estivo. “Il decoro di una città – ha sottolineato Manna – si misura anche dal grado di manutenzione e presentabilità dei suoi impianti sportivi. Siamo certi che l’apporto delle squadre dell’Afor, con l’assistenza di “Ecologia Oggi” e il supporto delle Cooperative, contribuirà al miglioramento delle strutture sportive eliminando quelle criticità che rischierebbero di compromettere gli standard qualitativi degli impianti”. Le squadre nelle scorse settimane hanno affrontato in prima battuta la messa in sicurezza degli alvei dei fiumi, intervenendo anche, preventivamente, sulla sistemazione idraulico-forestale di situazioni a rischio dissesto. A tutela del decoro urbano, gli operai hanno cominciato in parallelo un qualificato intervento di riqualificazione e sistemazione del verde pubblico, dalle frazioni al centro città coinvolgendo Donnici, Portapiana, cimitero, Villa vecchia e zona attigua, parco fluviale, Gergeri, via Popilia, via de Rada”.

NdR. Non conosciamo il testo della convenzione stipulata, ma nella misura in cui i forestali sono pagati dalla regione per effettuare servizi che rientrano tra le competenze dei comuni e sollevando gli stessi da costi che dovrebbero essere coperti dai medesimi, è obbligatorio chiedersi se il tutto sia legittimo .

Se contrariamente a quanto supponiamo sia legittimo questo comportamento della regione perché non siano impiegate le stesse unità per gli interventi di manutenzione degli impianti e per la riqualificazione e sistemazione del verde pubblico di tutti i paesi della Calabria.

Dovessimo avere evasione provvederemo a darne comunicazione ai lettori

 

Pubblicato in Cosenza

Sembra una ovvietà lapalissiana. I Forestali ,infatti, sono gli operai delle foreste e le foreste sono tutte foreste, quindi eguali. Ovvio che lo siano anche i Forestali.

Questo si! Ma c’è un altro fatto che sembra accomunare i Forestali del Nord e del sud: provate a leggere questa nota inviataci da “p.nuvoletta” e letta: http://www.veronasera.it/cronaca/dpinendenti-comunita-montana-lessinia-bar-orario-lavoro-20-aprile-2013.html

“Dipendenti della Comunità montana della Lessinia pizzicati al bar durante l'orario di lavoro.

Il presidente Paolo Garra aveva già esortato i funzionari pubblici a non assentarsi dal posto di lavoro ma non tutti hanno raccolto l'invito e i carabinieri sono entrati in azione in seguito ad una denuncia.

Un episodio di malcostume che farà sicuramente discutere quello verificatosi tra i dipendenti della Comunità montana della Lessinia.

Pare infatti che alcuni impiegati abitualmente si recassero al bar in piazza Chiesa a Bosco Chiesa nuova per prendere un caffé subito dopo aver timbrato il cartellino e quindi in orario di lavoro. Questa abitudine però ha attirato l'attenzione dei carabinieri di Verona, che inizialmente si sono presentati al bar in borghese, poi, una volta appurata la situazione, è arrivata anche la pattuglia in divisa.

A questo punto i militari hanno chiesto ai tre dipendenti della Comunità montana di fornire le proprie generalità e, sicuri di aver trovato le persone che stavano cercando, li hanno poi invitati a seguirli in caserma, dove sono stati trattenuti per quattro ore.

La notizia si divulga in fretta nella zona e viene allertato il sindaco di Cerro Veronese Paolo Garra, che ricopre anche la carica di presidente della Comunità montana. Garra aveva già provato di persona a mettere un freno a questa situazione, inviando una nota a tutti i lavoratori dove li esortava a non abbandonare il posto di lavoro durante l'orario d'ufficio. Ma tre dei 16 dipendenti a quanto pare hanno preferito non rinunciare a questa abitudine.

Arrivato alla stazione dei carabinieri, il sindaco afferma di aver ricevuto egli stesso delle lettere che dove i cittadini si lamentavano della situazione e gli stessi militari avrebbero replicato che l'operazione sarebbe partita in seguito ad una denuncia firmata e circostanziata.

Due giorni dopo, mercoledì, i militari decidono di fare un altro sopralluogo nel bar di piazza Chiesa e vi trovano due dei tre dipendenti portati in caserma il lunedì. Il presidente della Comunità montana Garra ha affermato che verranno presi provvedimenti nei confronti degli assenteisti una volta che saranno comunicati gli esiti delle indagini.”

NdR. Che il bar sia nella foresta?

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