
Un cliente perde il portafoglio in un supermercato amanteano.
Un addetto alla sicurezza lo trova e chiama il proprietario.
Dentro c’erano oltre 100 euro.
Una somma importante per colui che li aveva persi.
Per questo quando gli è stato restituito con tutto quanto c’era dentro, soldi compresi, è rimasto fortemente felice ed ha ringraziato il personale del supermercato.
Si smonta così la favola dei furti di portafogli nello stesso( ed in altri supermercati).
Al contrario, continuano i furti di merce in tanti supermercati ed a danno dei medesimi
Ci viene riferito che ci sono persone che sanno come fare senza essere sorpresi nei loro furti.
Parliamo di ladri specializzati in furti nei negozi.
Da qui il potenziamento dei controlli.
E siamo tutti speranzosi che prima o dopo i ladri siano presi in flagrante.
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Sono circa una decina le vittime di questa banda di “cugini” lametini che da qualche giorno non mancano di raggiungere Amantea e di visitare negozi sottraendo i soldi dai cassetti e dai registratori di cassa.
Le vittime ci raccontano di ladri “centometristi”, cioè di persone esperte che in pochissimi minuti entrano, con effrazioni anche molto costose, e vanno via non dando il tempo di intervenire al sistema di sicurezza.
Questo è quanto visto dai commercianti della immagini delle telecamere.
Le stesse immagini sono state utilizzate dagli investigatori dell’arma dei carabinieri che dopo una intensa azione fatta di indagini ed appostamenti sono riusciti a catturarli.
Ci dicono, addirittura , che qualcuno di loro cambiasse il giacchettino double face nella speranza di non essere riconosciuto.
Alcuni furti sono stati inutili perché avrebbero interessato aziende non attive.
La tecnica dei furti ha escluso i beni e le attrezzature affinchè non fossero rinvenibili sugli automezzi da loro usati.
Non volevano, cioè, correre il rischio di essere fermati con la refurtiva mentre ritornavano a Lamezia Terme.
Per questo l’ obiettivo era esclusivamente i soldi, ma solo quelli di carta e non quelli spicci.
Ladri, cioè, non di poco conto al punto che le monete venivano lasciate nei cassetti o sparse per terra nel negozio.
Stando alle informazioni forniteci gli autori dei furti sono stati arrestati e sottoposti a giudizio per direttissima.
Il giudice del Tribunale di Paola ha imposto ai ladri il divieto di fare ritorno nel Comune di Amantea per un periodo di anni tre.
La misura è prevista dal D. lgs.159/2011 verso coloro che debbano ritenersi, sulla base di elementi di fatto, abitualmente dediti a traffici delittuosi e verso coloro per condotta e tenore di vita debbano ritenersi, sulla base di elementi di fatto, che vivano abitualmente, anche in parte, con i proventi di attività delittuose.
In caso di inosservanza il contravventore è punito con l’arresto da uno a sei mesi.
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Era ormai da mesi avanti alla porta del punto vendita Lidl.
Seduto per terra aspettava le monetine dai clienti del supermercato.
Era uno dei due europei che chiedono l’elemosina ad Amantea, l’altro sta davanti alla farmacia Morelli con il suo famoso cartello “Sono diabetico” con il quale invoca la solidarietà dei passanti
Tutti gli altri sono profughi africani.
Era un polacco residente in Campania che non ha mai infastidito nessuno.
Poi un giorno rivolge la sua attenzione ad un altro supermercato amanteano dal quale asporta una torcia
La nasconde all’interno di una borsa schermata antitaccheggi
Ma sembra che la commessa abbia visto il furto (il supermercato è dotato di telecamere interne) ed abbia rivendicato l’oggetto trafugato.
Vistosi scoperto il polacco ha estratto un coltello ed ha proferito frasi minacciose tentando di fuggire.
Sono stati avvertiti i carabinieri di Amantea che sono prontamente intervenuti e rintracciato il polacco lo hanno immobilizzato e perquisito.
Aveva ancora in mano il coltello e la torcia.
E nello zaino aveva altri due coltelli
Il polacco è stato tratto in arresto.
Ora sarà giudicato dal tribunale di Paola.
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Non è passato molto tempo dalla brillante operazione effettuata dai Carabinieri di Amantea con l’ausilio del 112 durante la quale è stato eseguito l’arresto di un gruppo di ladri che avevano rubato nelle case della zona di Amantea e dintorni e che avevano mal menato una signora che aveva reagito.
Ed ecco che un'altra banda sta operando nella zona del tirreno e del cosentino.
Sembra che abbiano fatto furti nella zona di Cosenza, di Paola, in quel di Fiumefreddo Bruzio, ad Amantea e perfino a San Pietro in Amantea.
Viaggiano a bordo di un’Audi Station Wagon di colore Blu scuro identificabile anche per un adesivo sul lunotto posteriore (ovviamente se i ladri o chi per loro dovessero leggere questo articolo l’adesivo potrebbe anche sparire).
Se doveste vedere l’auto e/o i ladri dovete immediatamente chiamare il 112 segnalando l’auto( e meglio ancora il numero di targa).
Non provate a reagire.
Non solo sono in quattro ma secondo le indicazioni pervenuteci sono anche pericolosi.
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Cronaca
Rimossi pezzi di scala con dei tagli precisi, netti, fatti da gente esperta, del mestiere. Tagli fatti con una sega circolare a mano.
“L’altra sera salivo le scale che da Via Nazionale portano a Corso Umberto primo, proprio di fronte alla chiesa del Carmine.
Per poco non mi ammazzavo. Ho messo il piede sul gradino superiore ed ho mancato l’appoggio cadendo di lato. Maledizione! Per fortuna non mi sono fatta male.
Ma che cosa è successo? Ho guardato meglio e mi sono accorto che mancava un pezzo di gradino, proprio quello sul quale ho messo il piede per salire!”
Qualcosa di simile è successo anche ad una anziana signora.
Da qui due telefonate
Obbligatorio andare a vedere e scoprire che, come si nota nella foto, alcuni pezzi di gradini sono stati tagliati
Tagli precisi, netti, fatti da gente esperta, del mestiere. Tagli fatti con una sega circolare a mano.
Ovviamente i vicini se ne sono accorti ma nessuno ama dire di aver visto, di aver sentito.
Possibile che nessuno ha sentito i rumore sicuramente forte di una sega circolare per marmo?
Poi la risposta edulcorante.
Secondo me hanno tagliato i pezzi di marmo con la sega ed adesso stanno facendo preparare i pezzi sostitutivi per rincollarli al posto di quelli mancanti
Si, si
Può essere. Ma che cosa è successo per dover intervenire chirurgicamente?
Ed il comune non ha ritenuto di dover apporre cartelli od altri mezzi di segnalazione e di invito alla cautela!
Lo facciamo noi ma sempre invitando l’ente comune a fare tutto il possibile per evitare danni ai beni pubblici ed evitare spese alla comunità!
Ovviamente oltre i danni alle persone.
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