Cosenza: Stadio San Vito- Marulla. Il Cosenza calcio 1914 e il Lanerossi Vicenza giocano i playout per rimanere in Serie B. Il Cosenza dovrà vincere perché la settimana prima aveva perso la partita a Vicenza per 1 a 0. Non solo ha vinto in casa, ma ha stravinto meritatamente per 2 a 0. Il Cosenza vittorioso è salvo, il Vicenza sconfitto retrocede nella Serie inferiore. Il pubblico sportivo cosentino accorso numeroso allo stadio, oltre 20 mila spettatori con la tribuna B ancora impraticabile, è in delirio. La città è in festa. I giocatori che fanno il giro della città, applauditissimi, dimenticando tutte le amarezze passate, le sconfitte amare e i torti arbitrali, con un pullman scoperto. Bandiere al vento, fuochi pirotecnici, applausi, champagne. La partita giocata è stata regolarissima. Non ci sono stati sugli spalti interventi infelici come: Polentoni, mafiosi, scimmie venete. Nessun tifoso del Cosenza rivolgendosi ai tifosi vicentini ha postato su Facebook frasi ingiuriose, volgari, offensive, blasfeme. La partita è stata trasmessa da una TV veneta e una giornalista Sara Pinna alla fine della partita era in collegamento con lo Stadio Marulla. Si vedeva che era triste. Il Vicenza era stato appena sconfitto. L’inviato, conclusa la partita, ha incominciato ad intervistare i tifosi cosentini che felicissimi esprimevano la loro gioia perché la squadra del cuore, i rosso-blue, “I Lupi silani” avevano vinto e quindi il Cosenza era salvo, il prossimo anno avrebbe ancora partecipato al campionato nazionale Serie B, il campionato che conta, il campionato dei professionisti. Invece il Vicenza, sceso a Cosenza con spavalderia, con le pive nel sacco, sconfitto e amareggiato, era stato retrocesso nelle Serie inferiore. L’inviato avvicina il microfono ad un bambino di 7 anni in braccia al papà il quale felicissimo e sorridente dice:- Lupi si nasce-. E’ una frase che il tifoso cosentino incallito ripete come un mantra. Non l’avesse mai detta quella frase. La giornalista in studio mossa dalla rabbia per la sconfitta inaspettata della squadra del Vicenza risponde piccata:- Ehi, gatti si diventa!- Ma poi prosegue:- Non ti preoccupare che venite anche voi in Pianura a cercare qualche lavoro-. Ma cosa ha voluto dire? I calabresi per mancanza di lavoro nella loro terra da sempre sono emigrati altrove in cerca di una occupazione. Sono andati anche nel Veneto ma anche gli abitanti del Veneto nei secoli passati sono stati degli emigranti e la comunità veneta negli Stati Uniti è numerosissima. Battuta infelice, che non è passata inosservata e in brevissimo tempo nei social è diventata virale e si è scatenata la polemica. E’ intervento finanche il Governatore della Calabria l’On. Occhiuto il quale ha chiesto l’intervento dell’Ordine dei giornalisti perché prenda immediati provvedimenti e condanni in modo chiaro e inequivocabile questo grave episodio. Finita nella bufera la giornalista è stata costretta a chiedere scusa. La battuta è stata davvero infelice, potevo evitarla, ha dichiarato. Si è scusata con il bambino, con la famiglia e con tutti coloro che si sono sentiti offesi. Le scuse sono state accettate come dimostrano i post sui social network. I terroni, le scimmie calabresi, i mafiosi hanno vinto la partita, il Cosenza è salvo, i tifosi hanno festeggiato e voi vicentini e tu, Sara Pinna, originaria sarda, beccatevi questa: Serie C, serie C, Serie C.
