Riceviamo e pubblichiamo il seguente comunicato del PD
“Con riferimento al comunicato stampa a firma Pro Loco Amantea apparso oggi sui social, ci teniamo a precisare - ancora una volta - che alcuna ispezione è stata richiesta dal Partito Democratico di Amantea.
Ne l'ha sollecitata.
Non riusciamo veramente a comprendere questo accanimento ad opera dei firmatari nei confronti del Partito Democratico cittadino.
Evidentemente qualcuno volutamente sta facendo circolare informazioni non veritiere per alimentare conflitti.
L’unica ispezione, di cui siamo a conoscenza, è quella richiesta lo scorso gennaio dal Sindaco della città, dott. Mario Pizzino, per via della inattività della Pro Loco.
PD Amantea”
Il PD prende in mano il destino della nostra regione e “licenzia” Oliverio sostenendo che è il vecchio e che “Serve rinnovamento”.
Bene! Ora possiamo ripensare al PD come il partito della “nuova” Calabria!
“In questi 5 anni riconosciamo che si è fatto uno sforzo per dare un volto nuovo alla Calabria”
“Abbiamo più volte espresso preoccupazione per il clima politico in Calabria.
È opinione della Segreteria nazionale che bisogna avere la forza e il coraggio di cambiare e innovare”.
Lo scrive in una nota il responsabile Mezzogiorno della segreteria nazionale Pd, Nicola Oddati.
“In questi 5 anni riconosciamo che si è fatto uno sforzo per dare un volto nuovo alla Calabria e che ci sono risultati importanti prodotto dall’azione di governo della giunta guidata da Mario Oliverio.
È tuttavia evidente che, di fronte alla forza ed al pericolo rappresentato dalla destra, dobbiamo fare il massimo sforzo di unità e condivisione e lavorare ad una candidatura che sappia cogliere il sentimento di rinnovamento che la società calabrese ci chiede di rappresentare.
Ci auguriamo che tutti, con senso di responsabilità, aiutino questo processo”.
4 Agosto 2019
L’esito delle Elezioni Europee premia il Partito Democratico che con 1.403 preferenze (circa il 30% dei voti validi) risulta il Partito più votato in città.
Un risultato interessante e stimolante che segna un nuovo corso rispetto al verdetto delle elezioni politiche del 4 marzo dello scorso anno. Il PD, infatti, recupera circa 600 preferenze e raddoppia le percentuali passando dal 13,62% del marzo 2018 al 29,1% del 26 maggio.
Un esito ascrivibile al generale trend che si sta invertendo nel Paese, alla presenza nelle liste del candidato del territorio Francesco Iacucci – che in città si è affermato con 856 preferenze – ed al lavoro delle donne e degli uomini del PD Amantea che negli anni hanno lavorato con unità, responsabilità e sobrietà costruendo un gruppo dirigente eterogeneo, credibile e presente sul territorio.
Il dato cittadino, infatti, sopra la media nazionale, è tra i migliori in assoluto in provincia e in regione.
Riteniamo sia stato premiato anche il contatto costante con i rappresentanti istituzionali regionali e nazionali e con i parlamentari europei. A tal riguardo cogliamo l’occasione per fare i complimenti ed augurare buon lavoro ai neoeletti Eurodeputati Pina Picierno e Andrea Cozzolino, che hanno sempre coltivato un rapporto positivo con il nostro Circolo e che in città sono stati premiati da tanti cittadini.
Gli incontri calendarizzati sul sito sono aperti alla partecipazione non solo di tutti gli iscritti, ma anche degli elettori e dei simpatizzanti del Partito Democratico. L’auspicio è che sempre più la nostra sede possa essere frequentata da quanti hanno voglia di discutere, confrontarsi, proporre ed offrire un contributo alla vita democratica e sociale di Amantea. Intanto, venerdì 31 maggio alla ore 19.00 - proprio nella sede del Circolo - il Prof. Roberto De Luca terrà il consueto seminario di approfondimento per analizzare l’esito del voto. L’invito a partecipare è ovviamente rivolto a tutti.
Amantea, 28 maggio 2019
PD AMANTEA
CHINA S’AVANTE SULU È CIUCCIU I NATURA
(ma il contrario, oggi, a quanto pare è peggio!)
Mi sono davvero seccato di tutta questa demagogia e ipocrisia. Ancor più fastidiose sono per me diventate le menzogne e le contrarietà pregiudiziali.
Ed allora una cosa la dico, poi magari più in là ne dirò delle altre: il sottoscritto - che ha il 100% di presenze ai Consigli, alle Commissioni consiliari ed alle Conferenze dei Capigruppo - ha rinunciato ai gettoni di presenza dei Consigli e delle Commissioni consiliari, nonché all’indennità di Presidente del Consiglio Comunale. In passato, invece, c’erano le “aggiunte”!
Queste rinunce - a quanto ammontano è facilmente verificabile da chiunque con una semplice procedura d’accesso (che vi invito a fare) - in parte, restano nella generica disponibilità dell’Ente e, in parte, sono utilizzate per finanziare nove borse di studio.
Tradotto: il sottoscritto non ha percepito un solo centesimo per l’attività consiliare. Ne, tantomeno, rimborsi spese! Anzi, come il Sindaco e come molti colleghi consiglieri e Assessori, spesso per realizzare le linee programmatiche di mandato ho dovuto provvedere personalmente alle spese!
A proposito di verità!
E visto che siamo in vena di confronti, facciamoli questi paragoni!
Ai parlamentari italiani evidentemente non bastano gli stipendi mensili, le diarie, le indennità varie. I soldi sono pochi, ne vogliono ancora di più. E hanno perfettamente ragione, anche loro hanno famiglia e quello che alla fine del mese riescono a raggranellare non è sufficiente a tirare a campare. Come un lavoratore qualsiasi e come un misero pensionato sono costretti a tirare la cinghia. Il grande Totò direbbe:- Ma mi faccia il piacere!- Il Senatore Zanda, nominato da poco dal Segretario del Partito Democratico Nicola Zingaretti tesoriere del partito, ha presentato in Senato una proposta di legge. Vuole adeguare il trattamento economico di Deputati e Senatori a quello degli Europarlamentari che porterebbe ad un aumento tra 3 mila e 5 mila euro mensili. 5 mila euro cosa sono! Una miseria per uomini e donne che lavorano 365 giorni all’anno, costretti a lavorare in ambienti angusti e sudici, lontani dalle loro famiglie e dai loro affetti anche a Natale e a Pasqua. 5 mila euro di aumento mensile sono una miseria, facciamo almeno 10.000 euro. Il costo della vita è aumentato, il latte, il pane e la benzina pure. Poveracci, come fanno a campare con 15.000 euro al mese. E’ una vera vergogna! Un parlamentare italiano costretto alla fame e con le pezze nel sedere. L’adeguamento al costo della vita è necessario. Ha fatto benissimo Zanda a presentare questo disegno di Legge. Bravo, bravissimo. E’ uno che se ne intende ed è in politica da diversi lustri e sa come vanno le cose di questo mondo e del mondo parlamentare in particolare. E poi non chiedono troppo. In realtà chiedono quanto percepiscono di pensione 10 pensionati italiani che hanno lavorato per lunghi 40 anni. Ma questa assurda proposta ha fatto indignare la maggioranza degli italiani, di quelli che davvero non arrivano a fine mese e che non pigliano più le medicine per curarsi perché non hanno i soldi. Ci sono 5 milioni di italiani che soffrono la fame e vivono in miseria e c’è un parlamentare che dice di essere di sinistra e chiede più soldi per sé e per i suoi vecchi sodali. La proposta di legge presentata da Zanda lo scorso 27 febbraio ha suscitato una sonora protesta. Se l’Italia fosse davvero un paese normale Zanda e Co. scapperebbero presi a calci in culo inseguiti con i forconi. Il paese dicono che è allo sbando e loro chiedono più soldi. E riescono a trovare pure quelli che li scusano. Ci ha provato Zanda, è stato preso come i bambini con le mani nella marmellata ed ora ha fatto davvero una gran figura di merda. Complimenti al nuovo corso del Partito Democratico. Più soldi ai parlamentari? Si fanno del male da soli – ha commentato Massimo Cacciari. Una forza politica che dovrebbe difendere i lavoratori e i pensionati si mette a discutere di temi assurdi. Temi che fanno infuriare ed indignare i cittadini-. Ora, però, viste le proteste sollevate, il Pd prova a smarcarsi dalla iniziativa di Zanda e fa sapere che è una iniziativa di un singolo parlamentare. La notizia è stata taciuta per un mese esatto. Solo dopo la dichiarazione dell’On. Di Maio – Bella la sinistra falce e cashemere, ne sentivamo quasi la mancanza- finalmente i giornali vicini al Pd hanno dato e commentato la notizia. Ma quello che più mi indigna è che Zingaretti vuole modernizzare il Partito ma poi mette nei posti di comando i vecchi arnesi della politica.
Seggi aperti domani 3 marzo 2019, dalle 8:00 alle 20:00 per le elezioni primarie del Partito Democratico per la scelta del segretario a dell’ assemblea nazionale.
Sono Roberto Giachetti, Nicola Zingaretti e Maurizio Martina i tre candidati alla segreteria del Partito Democratico che domani, attraverso le primarie, potranno essere eletti alla carica di segretario
I tre aspiranti alla segreteria del partito sono stati più votati dagli iscritti al Partito Democratico in occasione della prima fase del Congresso che hanno escluso dalla corsa Boccia, Saladino e Corallo. Domani saranno a che eletti i rappresentanti dell’Assemblea nazionale.
Per votare, come riportato sul sito del PD, è necessario recarsi al seggio con un documento di riconoscimento in corso di validità, la tessera elettorale e un contributo minimo di 2 euro.
Gli elettori fuori sede, i giovani fra i 16 e i 18 anni, i cittadini italiani residenti all’estero o che si trovano temporaneamente all’estero che si sono precedentemente registrati online, dovranno presentarsi con un documento di riconoscimento e un contributo minimo di due euro.
Anche i cittadini comunitari non italiani e gli extracomunitari, devono portare un documento di riconoscimento o il permesso di soggiorno o la ricevuta di richiesta di rinnovo e minimo due euro. L’elettrice/elettore esprime il suo voto tracciando un unico segno su una delle liste di candidati all’Assemblea nazionale.
Sono 124 i seggi nella provincia di Cosenza di cui 2 ad Amantea
-Corso Vittorio Emanuele 7
- e Corso Italia 37
Domenica 3 marzo dalle 8.00 alle 20.00 si vota per eleggere il Segretario Nazionale e l’Assemblea Nazionale del Partito Democratico.
Populismo e demagogia hanno negli ultimi anni aggravato i problemi del Paese. Una deriva inaccettabile che rischia di spezzare in due la Nazione, aggravando irrimediabilmente il divario economico, sociale e civile che già soffre il Mezzogiorno.
Oggi più che mai acquista valore parlarsi, incontrarsi e scambiare punti di vista per affermare i valori della coesione, della sussidiarietà e della solidarietà. Non è possibile sostituire la partecipazione, il dialogo e il confronto - elementi edificanti dei processi democratici - con un banale e distaccato click.
In tal senso, le Primarie rappresentano un importante strumento di apertura e l’auspicio è che tanti cittadini avvertano il desiderio di parteciparvi.
Nella nostra cittadina saranno due i seggi allestiti:
• AMANTEA: Sede PD, Corso Vittorio Emanuele, n. 71 (dove votano le Sezioni elettorali dalla 1 alla 9);
• CAMPORA SAN GIOVANNI: Corso Italia, n. 37 (dove votano le Sezioni elettorali dalla 10 alla 14).
Per votare occorre il documento di identità, dichiarare di essere elettori del PD e accettare la registrazione all'Albo degli elettori del PD versando un contributo minimo di 2 euro.
PD AMANTEA
Matteo Renzi, sconfitto nel referendum nazionale, costretto a dimettersi da Segretario nazionale del Pd, disarcionato da Presidente del Consiglio, ora vorrebbe rimettersi in gioco e si è dato a scrivere libri e per vincere indica un’altra strada da percorrere. L’altro giorno è stato al Lingotto di Torino per la presentazione e per la promozione del suo libro: Un’altra strada. Idee per l’Italia di domani. Io mi sarei aspettato che agli iscritti e ai simpatizzanti del suo partito arrivati a Torino con pullman organizzati parlasse del libro, invece ha fatto un vero comizio elettorale. E’ stata la sua prima uscita pubblica dopo l’arresto ai domiciliari dei genitori per bancarotta fraudolenta e false fatture. Ma per un comizio elettorale poteva scegliere una piazza e non un locale chiuso, forse ha avuto paura che qualcuno gli buttasse in faccia delle verdure o delle uova marce. Ma Renzi corre per le primarie del Pd del mese di marzo? No, Renzi non è candidato. Ma esaminando il suo tour promozionale che sta facendo sta di fatto correndo come gli altri, come Zingaretti, come Martina. Ma Lui dice che non sta facendo campagna elettorale per le primarie. Sul palco era solo e ha fatto battute pungenti sugli avversari politici e su quelli che lo hanno criticato. Ha attaccato l’On. Giarruzzo che alcuni giorni orsono ai parlamentari del Pd che protestavano contro il Movimento 5 Stelle ha fatto il gesto delle manette. Si è rivolto ai Magistrati che hanno dato gli arresti domiciliari ai suoi genitori. Noi non scappiamo, noi non siamo come gli altri. E poi, colpo di teatro, ha preso una penna e ha firmato sul palco davanti al suo pubblico plaudente una querela contro Marco Travaglio che era apparso in televisione con alle spalle un rotolo di carta igienica con il volto dell’ex Premier e la scritta :- Attenzione, puzza di m….- Applausi e risate e poi, estratta una penna, ha firmato la querela. Ha detto che quella della carta igienica è stata una vera porcata, non degna di un professionista, di un giornalista direttore di un giornale. Non é mai giusto insultare qualcuno in quel modo. Ed infine una battuta sui suoi genitori:- Sono fiero di essere loro figlio-. Alzi la mano chi non è fiero dei propri genitori. Nessuno. Tutti siamo fieri dei nostri genitori, ci mancherebbe, ci hanno dato la vita. E della nuova strada che l’Italia dovrebbe percorrere? Ancora non c’è, non è stata progettata e realizzata. E’ stato uno show, una difesa dal palco di un figlio in favore dei propri genitori. Ma tutti avrebbero difeso i propri genitori se fossero stati attaccati, offesi, calunniati, messi in carcere da gente estranea. Renzi è orgoglioso di papà Tiziano e di mamma Laura? Anche io, anche voi che mi state leggendo siamo orgogliosi dei nostri genitori. Ci mancherebbe. Non siamo figli degenerati. Siamo orgogliosi dei nostri genitori non solo perché ci hanno messo al mondo, ma perché ci hanno allevato, ci hanno dato da mangiare, ci hanno educato, hanno fatto enormi sacrifici per farci studiare. Ma davvero c’era tanto bisogno che Renzi andasse al Lingotto di Torino per prendere le difese dei genitori? Non ha niente di cui vergognarsi, perché i suoi genitori sono innocenti, non hanno commesso nessuno abuso, non hanno commesso i reati che il Magistrato ha loro contestato. Ne è sicuro perché lui conosce i fatti. Ma non lo deve dire lui se i genitori sono innocenti, lo dovranno dire i Magistrati. Ci sono state anche alcune stoccate contro il Movimento 5 Stelle che secondo Renzi sta andando verso un’implosione. Ci lascerà un paese allo sbando e allo sfascio e, poi toccherà al Pd salvare l’Italia dalle macerie. E pure su Matteo Salvini ci sono state alcune stoccate. Salvini ha mollato sulla Tav perché è stato salvato dal processo da parte dei 5 Stelle. E’ un uomo che cambia idee continuamente. Quindici anni fa tirava le uova contro i Carabinieri, ora, invece, si è affezionato alle divise delle Forze dell’Ordine. Ieri offendeva i napoletani accusandoli che puzzavano, oggi, invece, si fa fare il baciamano. Ha fatto tutte le giravolte del mondo. Fra dieci anni lo vedremo fare il volontario su una nave ONG nel Mediterraneo. E del libro? Alla prossima presentazione. E delle idee per l’Italia di domani? Non pervenute.
Riceviamo e pubblichiamo la seguente nota stampa
Si è svolta nella Sala Nova della Provincia di Cosenza - alla presenza di oltre duecento delegati, amministratori e dirigenti del Partito - la Convenzione provinciale del Partito Democratico di Cosenza.
Ha aperto i lavori il Segretario Provinciale Luigi Guglielmelli che ha posto l’accento sull’ottimo dato riguardante la partecipazione e sul clima di collaborazione e responsabilità che ha caratterizzato questa prima fase congressuale. La Commissione per il Congresso di Cosenza, infatti, non è stata depositaria di alcun ricorso.
Dal dibattito - seguito alla presentazione delle Mozioni congressuali - è emerso un forte sostegno al governo regionale in linea con il documento “Prima di tutto la Calabria” già discusso e approvato nelle convenzioni di Circolo e approvato all’unanimità dai delegati alla Convenzione provinciale contenente l’invito a continuare l’importante opera di sviluppo economico, sociale, culturale e istituzionale già messo in campo alla Regione Calabria.
A conclusione dei lavori sono stati eletti i delegati alla Convenzione nazionale. 11 per la Mozione Zingaretti (Chiappetta Tonino, Caligiuri Rosy, Covelli Vincenzo, Pisani Francesca, Attanasio Francesco, De Angelis Carmine, Guido Giovanni, Spatola Remo, Lepore Luca, Gardi Franco e Lefosse Danilo), 4 per la mozione Martina (Donato Angela, Straface Ines, Annunziata Paese, Meringolo Francesco), 1 per la mozione Giachetti (Grosso Francesco) e 1 per la mozione Saladino (Giorno Amerigo).
Catanzaro. La Calabria finisce al centro delle polemiche interne al Partito democratico, con diverse proteste e segnalazioni relative a dubbi sui dati riferiti alle mozioni congressuali.
Mentre lo scontro è già in atto da diversi giorni in Calabria, il problema è stato sollevato in maniera netta nel corso della commissione nazionale per il congresso che si è svolta oggi a Roma.
Le accuse partono da Umberto Marroni, rappresentante della mozione #aporteaperte di Francesco Boccia: «I dati che stanno facendo trapelare sull'affluenza voto nei circoli del PD sono assolutamente falsi.
Ho abbandonato i lavori della commissione perché - ha detto - stanno diffondendo dati condizionati da centinaia di ricorsi non ancora discussi, prenderemo pesanti provvedimenti nelle prossime ore.
In Calabria, Sicilia e Campania ci sono centinaia di ricorsi pendenti e pretendiamo immediate risposte.
Abbiamo elettori che pretendono di essere rispettati».
Secondo i dati diffusi dalle mozioni in campo, il governatore del Lazio, Nicola Zingaretti, si attesta tra il 47,2 e il 49,1 per cento e stacca Maurizio Martina che si ferma tra il 35,1 e il 36,7.
Il terzo ad accedere alle primarie del 3 marzo è Roberto Giachetti, con un boom di consensi: il "turborenziano" avrebbe raccolto tra il 11,3 e il 12,8.
A guardare le cifre Zingaretti, che sfiora il 50 per cento, sarebbe già segretario in pectore.
Ma in Calabria le segnalazioni e le proteste sono alle stelle.
La mozione Boccia è la più critica, annunciando con Alessia Bausone, referente regionale, che «le illegittimità perpetrate in Calabria da alcune federazioni provinciali sono già state oggetto di ricorso agli organi interni di Partito, secondo le procedure.
Qualora il Partito nazionale si dimostrasse connivente avallando questo modus operandi, non esaminando nel merito i ricorsi, porteremo le relative questioni nei Tribunali per dimostrare che le regole non sono mero maquillage, che quando diciamo di essere l'unico Partito italiano lo siamo davvero e non una cricca mascherata, spesso composta da soli maschi».
A Catanzaro, il segretario provinciale Gianluca Cuda ha criticato la scelta di due componenti della commissione provinciale per il congresso di lasciare i lavori. In questo caso si tratta di componenti del gruppo "LabDem", ma le lamentele sono generali.
Mentre il clima di tensione aumenta, più sereno appare il senatore calabrese Ernesto Magorno. L'ex segretario regionale, attraverso i social, afferma: «I numeri dicono la verità e la verità è che la partita delle primarie Pd è apertissima.
Chi pensava di sfondare nei circoli si deve ricredere perché la mozione a sostegno di Maurizio Martina è viva.
Ora fianco a fianco per vincere il 3 marzo». (Redazione web Il quotidiano del sud)