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A Proposito del canone dell’acqua e dell’auto lettura
Lunedì, 12 Agosto 2013 20:27 Pubblicato in Economia - Ambiente - EventiLa proposta del dr Andrea Ianni Palarchio ha sollevato notevole interesse tra i nostri lettori. In fondo si tratta di una proposta molto semplice che prevede la collaborazione della cittadinanza nel rapportare all’amministrazione la entità dei propri consumi. Una cosa che sta avvenendo normalmente per tutti coloro che hanno avuto addebitato consumi superiori al vero.
Qualcuno ( sono esempi), come Antonio ci dice:
“Ottima la proposta del cittadino che invita la popolazione a portare la lettura dell'acqua presso l'Ufficio Tributi del Comune. Ma ne voglio fare una anche io, perche' se tutti paghiamo l'acqua, sicuramente le tariffe diminuiranno mentre se ci sono i FURBI, gli altri sono costretti a pagare anche per loro.
Approfittando della lettura dei contatori, bisognerebbe controllare anche chi il contatore non ce l'ha (perche' ha by-passato il contatore) e, da quello che si dice, sono in moltissimi (locali commerciali, complessi di appartamenti, strutture ricettive ecc.). Poi ci sono quelli che, approfittando del fatto che il contatore non e' piombato come quelli dell'enel o del gas, lo asportano e scaricano i metri cubi di acqua. Siamo in Italia e, dove c'e' una Legge, ci sono i furbi che tentano di aggirarla..... Secondo me, con un controllo capillare verrebbero scoperti numerosi "FURBETTI" che guadagnerebbero una denuncia alla Procura della Repubblica per il furto dell'acqua o per la truffa al Comune.....”
Qualcun altro, come Roberto dice:
“Sono un inerme cittadino della non più ridente cittadina d'Amantea, in riferimento all'articolo da Voi pubblicato, sul come risparmiare sul canone dell'acqua potabile, non riesco a sottrarmi dal fare alcune considerazioni, chiedendo scusa sin d'ora per gli errori ed orrori grammaticali che magari realizzerò nel proseguo della lettera, ma se l'ignoranza fosse una malattia sarei già in fase terminale da tempo.... La lettura dell'acqua eseguita dagli utenti sarebbe cosa buona e giusta ed indice di democrazia ed onestà, purtuttavia chi garantirebbe della trasparenza dei cittadini stessi? Controllori e controllati non possono essere la medesima entità fisica. Molti utenti, anche in buona fede, potrebbero non saper leggere i propri contatori, poiché non digitali, od univoci come quelli del Metano, creando un inutile confusione. La creazione di gazebo per la consegna della lettura dei contatori sarebbe un ulteriore aggravio per le casse comunali, qualora questi fossero già nella disponibilità del Comune non si vede perché si debbano occupare piazze e spazi e gente per un'operazione così inutile e fantasiosa. Resta tuttavia lodevole l'intervento del cittadino per lo spunto di dibattito. Non so quanto incida sulle casse comunali un “letturista esterno” o se convenga che il comune si muova nella direzione di assumere un letturista, non ho alcuna competenza tecnico-economica per indicare la migliore soluzione”
Infine qualcun altro, come Giuseppe, ( che sembra saperla lunga)dice:
“ Va bene il letturista, qualunque sia la somma del suo costo , ma ad una condizione. Il letturista non deve leggere, ma deve FOTOGRAFARE il contatore imprimendo in una semplice foto il numero di contatore, la data della lettura ed ovviamente il consumo.
Le foto devono essere poste ( TUTTE) sul sito comunale in modo che ognuno possa verificare il suo contatore ( del quale, ovviamente, conosce il numero) ed eventualmente contestare preventivamente la bolletta in arrivo.
In questo modo:
-si verificherà l’esatto adempimento delle letture
-le letture non potranno che essere reali
-si avrà la certezza dei consumi e delle probabili evasioni
In tutti i casi di accertamenti anomali , automaticamente i tecnici comunali, accompagnati dalle Forze dell’ordine, a cominciare dalla Polizia municipale( perché non per l’acqua visto che lo fanno per l’Enel), dovranno accedere negli immobili per accertare eventuali allacci abusivi, manomissioni dei contatori, eccetera.
In questo modo E’ CERTO CHE IL COSTO DELL’ACQUA SARA’ NETTAMENTE PIU’ BASSO E SI POTRA’ ELIMINARE PERFINO L’INGIUSTO CANONE.
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Riceviamo e pubblichiamo il seguente” Progetto Sociale”, dal titolo“Una piccola AZIONE per un sicuro e grande FUTURO della tua Squadra”, formulato da Gianfranco Nesi per salvare l’AC Amantea. Eccolo nelle sua interezza:
• Premessa:
Al fine di risolvere l’annoso problema che tutti gli anni, puntualmente, vede impegnate solo poche persone per fare fronte agli oneri necessari per l’iscrizione della squadra calcio al campionato annuale ed, ancora, le difficoltà che si contraggono per individuare persone disposte a far parte del quadro societario, è fondamentale realizzare un progetto, in cui si cerca di sviluppare alleanze, individuare una soluzione condivisa del problema, identificare possibili strategie di intervento reperendo le giuste risorse e, successivamente, verificare i risultati del progetto, rispetto alle reazioni delle persone contattate.
La città di Amantea, grazie alla presenza di annoverate ed importanti attività commerciali ed imprenditoriali, di numerosi professionisti e, quindi, di titolari di partite I.V.A, ha, sicuramente, le potenzialità per sostenere un progetto durevole mediante l’erogazione di un giusto e minimo contributo, totalmente detraibile sotto l’aspetto fiscale, che costituirà, senza alcun dubbio, quella base economica-finanziaria continuativa nel tempo, necessaria per la realizzazione del progetto deciso.
Questa “azione” può assicurare un futuro per i giovani e, quindi, per il calcio amanteano, mettendo, fine, una volta per tutte, alle criticità annuali sopradette, le quali, puntualmente, vanificano ogni sforzo profuso, con abnegazione, da parte dei dirigenti di turno, per sostenere il regolare svolgimento del campionato di calcio annuale, impedendo, altresì, quella fase gestionale importante, che riguarda la capitalizzazione dei risultati raggiunti durante la stagione calcistica, per poi ritrovarsi, l’anno successivo, a dover riaffrontare le stesse problematiche degli anni precedenti.
Il risultato che ne consegue, è che i giovani, non hanno continuità agonistica, vengono lasciati in stand bay, per poi essere probabilmente convocati durante gli ultimi giorni, prima dell’inizio del nuovo campionato. Una logica sicuramente errata.
• Finalità:
Lo scopo di tale progetto è basato su principi di socialità, sulla crescita agonistica dei giovani, riscoprendo il ruolo importantissimo del settore giovanile, che, soprattutto, deve rappresentare l’opera fondale, imprescindibile, della società calcistica e, quindi, il primo punto di partenza.
• Obiettivi:
Settore giovanile: Giovanissimi, Allievi e Juniores.
Formazione della prima squadra ai giusti livelli competitivi.
• Diritti:
Lo sport è, senza alcun dubbio, “Un diritto per i cittadini, un dovere per le istituzioni”, quindi, le Istituzioni dovranno impegnarsi a creare tutte quelle condizioni, che permettono di attuarlo, cioè le attrezzature e gli impianti sportivi equamente, razionalmente realizzati e distribuiti.
• Sostegno:
- Il canale principale di finanziamento dovrà essere garantito da un contributo minimo da parte dei titolari di partite IVA, fiscalmente, interamente, detraibile, il quale rappresenterà l’unica base economica costante, per una corretta progettazione economica, tenendo conto delle risorse finanziarie disponibili e, quindi, dei costi da sostenere.
- Altri canali di finanziamento, da considerare quali valori aggiunti a quello precedente, saranno rappresentati dai contributi comunali e dagli enti pubblici in genere, di quelli societari, dal ricavato degli sponsor pubblicitari, dalla vendita degli abbonamenti, dalla vendita di gadget e da altre varie iniziative.
• Modalità per la raccolta dei contributi:
- Sarà necessario la formazione di “Gruppi di lavoro autorizzati” i quali, rilasceranno al sostenitore, al momento del versamento del contributo, regolare documento fiscale.
- Si procederà all’apertura di un “Conto bancario” e, mediante le relative coordinate, sarà possibile effettuare i versamenti intestati alla società calcio.
• Conclusioni:
Programmare insieme il futuro, formando e valorizzando i giovani, perché possano diventare veri rappresentanti della società civile, insegnando loro che si può essere campioni sul campo di gioco e nella vita.
Per ottenere ciò è necessario, ribadire, fortemente, che lo sport è un bene comune e, come tale, deve essere sostenuto da tutti, in tutte le varie forme.
- FORZA AMANTEA -
Gianfranco Nesi
AMANTEA 31/07/2013
Importante:
Amantea Calcio ha bisogno di tutte le competenze possibili di questa città per dare un giusto inizio all’anzidetto progetto.
È necessario, come prima fase, l’adesione di persone che, condividendo il progetto in argomento, si attivino ed aderiscono alla “Formazione dei gruppi di lavoro” previsti dal medesimo progetto, con particolare riferimento a figure professionali che abbiano, possibilmente, conoscenze in comunicazioni e marketing e, comunque, la predisposizione a “Lavori di gruppi”, a questi, sarà riconosciuto un giusto ricompenso in percentuale sul ricavato ottenuto.
Per ogni comunicazione:
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Telefono:..........335/7688607
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Amantea: Semafori lampeggianti : è una situazione assurda ed illegittima
Lunedì, 12 Agosto 2013 12:01 Pubblicato in Comunicati - Sport - GiudiziariaNel solo centro urbano di Amantea, sulla statale 18, ci sono 4 semafori; in Via Garibaldi, per andare alla Stazione e sul Lungomare, in Via Margherita, per chi viene dal mare, in Via Baldacchini, per chi esce dalla città, via Lava Gaenza, per chi viene dal mare.
In sostanza i semafori sono nati per fermare il traffico (in particolare i camion) che transita sulla SS18, garantendo, cioè, il collegamento sicuro tra la Amantea est e la Amantea ovest, e la immissione sulla Statale 18 da parte di chi esce dalla città!
Poi sono diventati le “stampatrici di soldi” che sono oggi , la macchina perfetta per riempire le casse del comune: almeno in teoria!
In questi giorni di intenso traffico i semafori sono in posizione lampeggiante; tre di loro, Via Garibaldi, Via Margherita, Via Lava Gaenza, mentre via Baldacchini funziona normalmente.
Perchè? Chi lo ha deciso? Con quale ordinanza? Siamo andati a vedere sul sito comunale e non risulta pubblicata alcuna ordinanza. Ma allora davvero c’è da credere a chi sostiene o pensa che ad Amantea comanda chi si alza per primo al mattino? Sicuramente no! Sicuramente c’è un operatore che va ed aziona le modifiche! Chi è stato? Chi lo ha comandato? È legittimo tale comportamento? La Polizia Stradale ha proceduto ad effettuare accertamenti in merito?
Se per questo difetto di sicurezza succede qualche incidente chi ne è responsabile? Se i semafori vengono disattivati che senso ha il mantenerli?
Qualcuno credendosi intelligente osserverà che la posizione lampeggiante serve per evitare la fila di auto. E sicuramente è vero. Ma allora è anche vero che i semafori sono un problema per il traffico stradale in Amantea e che quindi si impone che la Statale sia spostata a monte della città o che (almeno) siano realizzate della buone rotonde che permettano una circolazione auto veicolare migliore e forse più sicura.
Qualcuno sostiene che la decisione sia imposta dal Prefetto e forse è anche vero! Ma allora questo significa che la statale 18 è una arteria statale NON DI COMPETENZA COMUNALE se il Prefetto può disporre la disattivazione dei semafori che, a tal punto, rientrano nella sua competenza esclusiva, compresa la autorizzazione alla installazione.
Eppure non sembra che il Codice della Strada permetta tale commistione di competenze. Delle due l’una. O la competenza è comunale (sindaco) o è statale (Prefetto).
Non solo ma (in teoria) quanti soldi si perdono per la disattivazione dei photored, in particolare in questo periodo di intenso traffico? E chi ripaga il comune? Forse il Prefetto?
Sempre quel “qualcuno” sosterrà che i soldi non sono importanti, la sicurezza degli amanteani che devono andare a mare( tornare dal mare) non è importante, perché l’importante è assicurare il traffico nord sud e viceversa.
Allora se è così prendiamo atto che la SS18 è un’arteria statale che cade sotto la competenza del Prefetto e non del comune di Amantea e che il comune diventa un esecutore delle disposizioni prefettizie. Oh no?
NB Il segnale nella foto vorrebbe dire che a semaforo spento o lampeggiante chi si immette sulla SS18 deve dare la precedenza. Signor Prefetto, lei che può, vorrebbe suggerire ALMENO DI SOSTITUIRLO CON UNO NUOVO?
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