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Blitz degli uomini della capitaneria di porto di Vibo Valentia marina congiuntamente al personale dell’ufficio locale marittimo di pizzo contro lo smaltimento illecito dei rifiuti e contro l’inquinamento ambientale che deturpa le bellezze naturali del territorio calabro.

 

“Rubbish” il nome che i militari della guardia costiera, al comando del c.f. (cp) Rocco Pepe, hanno dato all’operazione ambientale condotta nel comune di pizzo.
Durante i controlli, i militari hanno scoperto nella periferia del comune di pizzo, in località ponte di ferro, un vero e proprio cimitero di rifiuti speciali pericolosi, su un’area privata, tra l’altro ricadente in zona sottoposta a severi vincoli paesaggistici e ambientali.


Il personale della guardia costiera ha rinvenuto innumerevoli quantità di pneumatici, rifiuti speciali anche di tipo pericoloso e combusti, consistenti in parti di eternit di diverse dimensioni, materiali di risulta del tipo inerti provenienti da attività di demolizione di fabbricati, batterie per veicoli di varia tipologia, fusti di vernici e oli esausti, elettrodomestici in disuso, rottami ferrosi e altri materiali inquinanti pericolosamente abbandonati senza alcun criterio.

 

Tutta l’area, di circa 1200 mq. di proprietà privata, è stata posta sotto sequestro penale, per i reati di getto pericoloso di cose, discarica non autorizzata di rifiuti pericolosi e inquinamento ambientale;

Successivamente la medesima area, su disposizione della autorità giudiziaria, è stata affidata in custodia giudiziale al comune di pizzo, per la bonifica.

I militari della guardia costiera proseguiranno le attività di indagine al fine di poter individuare i responsabili della situazione rinvenuta.

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Sul tavolo del procuratore capo di Castrovillari, Eugenio Facciolla ci sono 2 planimetrie

La prima aero fotogrammetria è del 2010, la seconda è di qualche mese fa.

Se li sovrapponiamo si scoprono interi boschi rasi al suolo, ampie parti di territorio desertificate.

 

Siamo in presenza, quantomeno, di una burocrazia regionale che, complice le “distrazioni” della politica, ha autorizzato di tutto.

Oltre al danno ambientale ed alla ridotta sicurezza del territorio c’è anche il danno erariale.

Stiamo parlando di decine di milioni di euro sottratti alle casse regionali e di licenze concesse a prezzo vergognosamente basso.

Ma la cosa più grave è che questo intreccio di collusioni ha sterilizzato qualsivoglia controllo, ivi compreso, in alcuni casi, anche quello devoluto alla polizia giudiziaria.

È un capitolo delicato, questo, ma trova robusti riscontri.

Da Calabria Verde erano partite segnalazioni alla Guardia di Finanza alla quale è stato chiesto di acquisire anche quelle relazioni ma, almeno a sentire le dichiarazioni di Furgiuele, tali inviti non sono stati mai raccolti.

La guerra tra Calabria Verde e il dipartimento regionale competente sul demanio boschivo, era combattuta senza esclusione di colpi e spesso in nome di interessi particolarissimi.

Sembra che inizialmente si siano raccolti elementi parziali, cioè relativi solo ad una delle fazioni in lotta, sorvolando sul resto.

Un andazzo finito con l'indagine aperta dal procuratore Eugenio Facciolla e le relazioni prodotte in questi mesi dal generale Aloisio Mariggiò, che Mario Oliverio ha chiamato alla guida di Calabria Verde conferendogli pieni poteri.

Non solo, ma nel rispetto di una abitudine fortemente praticata da certa politica e da certa stampa non son mancati i tentativi di depistaggio , affidati a campagne di stampa che dovevano servire a portare l'attenzione in segmenti diversi da quelli poi finiti nel mirino della Procura di Castrovillari. Un quadro devastante quello che emerge dalle indagini della Procura distrettuale di Catanzaro.

E le responsabilità restano , comunque, di natura strettamente politica.

Lungo l'elenco degli indagati stilato negli uffici della Procura di Castrovillari.

E poi documenti falsificati; autorizzazioni con i dati alterati; licenze concesse e poi revocate ma senza notificare la revoca; controlli eseguiti solo virtualmente.

Un modello che sembra stia emergendo anche in provincia di Reggio Calabria.

Speriamo che le indagini vadano avanti.

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Il consigliere regionale delegato alla Consulta dei Calabresi nel mondo ed ai rapporti con l'estero ha incontrato politici e imprenditori calabresi a Toronto.

 

E’ la sua è prima visita ufficiale in terra canadese del consigliere regionale delegato, Orlandino Greco.

Greco ha incontrato il deputato del governo federale Francesco Sorbara, originario di Rizziconi, e gli imprenditori associati alla CBAO (Calabrian Benevolent Association of Ontario).

In una nota stampa Greco ha dichiarato che «È stato un incontro piacevole e con Sorbara cercheremo insieme di rilanciare la Calabria.

«È molto importante che la parte politica che ha a cuore la nostra regione ci dia una mano anche all’estero».

Poi, Greco ha parlato dell’accoglienza degli imprenditori di origine calabrese che operano nell’Ontario, durante la serata organizzata da Ralph Chiodo e soci per la promozione del progetto riservato agli anziani del quale la CBAO è sponsorship: «Credo che gesti di solidarietà come questi diano un’immagine pulita della nostra terra spesso etichettata con il malaffare. Con gli imprenditori italocanadesi – ha dichiarato Greco – voglio intavolare un discorso ancora più ampio, consapevole che per noi sono una risorsa, un aiuto importante nel promuovere la Calabria sana, pulita e che guarda al futuro con maggiore fiducia».

Nel corso della sua visita, Greco ha incontrato Maurizio Bevilacqua, il sindaco di Vaughan, la città canadese con la più alta concentrazione di calabresi13 novembre 2016

Peccato che nessuno abbia informato il consigliere Greco che per i politici calabresi che hanno visitato il Canadà in passato ci sia stato un futuro poco felice.

Almeno a giudicare dalla visita fatta nel 2000 dall’ex Presidente Francesco Talarico, e da Luigi Fedele (ex capogruppo del Pdl), e Nino De Gaetano (capogruppo Federazione della Sinistra) e da Alfonso Dattolo (presidente della Commissione "Territorio e Ambiente") le cui fortune politiche e/o giudiziarie non sono certo positive .

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