Sono partiti stamattina dalla Calabria 25 pullman pieni di fan scatenati di Berlusconi
Appuntamento a Roma davanti a palazzo Grazioli.
Ci saranno tutti : deputati, consiglieri regionali, provinciali e comunali per manifestare la loro solidarietà al loro leader e per rassegnare la loro grande sofferenza per quanto sta accadendo a Berlusconi.
Tra i tanti anche i nove consiglieri regionali che hanno aderito a Forza Italia.
9 consiglieri pronti a debuttare in consiglio regionale previsto per il 9 dicembre.
Nel frattempo il neo capogruppo Ennio Morrone dichiara la sua soddisfazione dichiarando che «Abbiamo avviato la “macchina” e questo è già un ottimo risultato».
Non si escludono nuovi acquisti per “ la pattuglia azzurra”
Poi conclude dichiarando che «Ancora pochi giorni e tutto sarà definito. Ciò che è certo è che attorno a Berlusconi si sta ricreando un entusiasmo incredibile»
Per la prima volta manca Giuseppe Scopelliti la cui strada ha seguito le orme di Alfano ed abbandonato la via di Berlusconi.
Tra i calabresi in viaggio per Roma anche i futuri candidati della liste elettorali prossime.
Voci parlano di presenze anche da Amantea.
In particolare di neo forzisti che avrebbero fatto il passo abbandonando Scopelliti e dichiarando il proprio amore per l’area manciniana.
Ma non c’è certezza alcuna.
Riceviamo e pubblichiamo
Basta fare un po’ di conti per capire che il meridione d’Italia è immerso in una economia di tipo coloniale i cui ritmi sono scanditi e imposti da una classe politico-imprenditoriale dedita alla rapina sistematica del bene pubblico.
Su 100 euro di spesa negli esercizi commerciali nostrani solo 6 rimangono al Sud; 94 prendono la via delle voraci tasche del Nord.
Ciascun nostro studente laureato nelle blasonate università nordiste ci costa mediamente 150.000 euro che vanno a pagare i mutui dei proprietari di case nelle sedi universitarie.
Cervelli che spesso non tornano più al Sud essendo “costretti” a lavorare all’estero o comunque lontani dalla propria terra e dalla propria famiglia.
Su 112 milioni di euro stanziati per l’adeguamento sismico delle scuole pubbliche solo il 3% è stato destinato alle regioni del Sud nelle quali si trova circa il 60% delle scuole a rischio e fatiscenti.
Tutto il resto se lo pappano Lombardia, Piemonte, Veneto e altri dove non solo non si sentono sismi ma le scuole sono quasi tutte a norma.
Metti pure che l’ILVA avvelena e uccide Taranto ma paga le tasse in Lombardia, che le banche e le grandi catene di supermercati fanno la stessa cosa;
metti che l’alta velocità ferroviaria si ferma a Napoli e che stanno togliendo il trasporto ferroviario al Sud, metti che molti dei nostri territori sono stati inquinati con i rifiuti tossici e nucleari provenienti dal Nord e seppelliti qua con l’aiuto della criminalità organizzata.
Il tutto con la complicità dello stato che ha secretato i verbali di Carmine Schiavone e ignorato il biocidio e lo sterminio sistematico delle popolazioni con i tassi di mortalità per tumore più alti d’Italia; metti quindi lo stato italiano complice, a questo punto, degli inquinatori. Insomma, c’è n’è abbastanza per dichiararci una colonia del Nord?
Di contro, non vediamo una classe politica meridionale e meridionalista che riesca finalmente a difendere gli interessi di queste disgraziate terre di conquista ma assistiamo al più becero collaborazionismo finalizzato al saccheggio del Sud.
La cooperativa sociale Santissimi Pietro e Paolo di Lamezia Terme ed il Partito del Sud Calabria ne parleranno con alcuni sindaci in un dibattito pubblico che si terrà a Lamezia verso metà Dicembre.
Franco Gallo
Mario Tassone ha avuto una forte reazione a seguito del suo “allontanamento” coattivo dai ruoli di governo del’UDC.
E lo dimostrò con un incontro dei suoi amici che diede la dimensione della sua perdurante forza politica.
Le frizioni pre elettorali del periodo Montiano sono durate nel tempo anche dopo l’allontanamento dello stesso Monti e durano ancora oggi dopo la scissione tra Monti e l’UDC.
Ed allora questa fragilità complessiva delle più forti e datate compagni politiche italiane sembra imporre la ricerca di posizioni di concorso alla formazione delle nuove posizioni in vista delle prossime elezioni, di ogni tipo, regionali, politiche ed europee
E’ importante mostrare la propria esistenza
Ed è importante avere di queste nuove ( o vecchie) posizioni il comando
Ed allora se Casini e Cesa si stanno “sciogliendo”( in Calabria si dice squagliando)
Se l’UDC continua a rimanere un mondo chiuso ed inaccessibile, allora occorre rifondare il CDU
E così Mario Tassone ha riunito ieri 22 novembre a Roma all’Hotel Palatino i suoi amici.
A guidare il fronte degli scontenti dell'Udc non solo Mario Tassone che si dice pronto a «costruire una casa per tutti quei post-democristiani in cerca di una collocazione coerente con le loro idee», ma anche tanti altri. Da Gianfranco Rotondi a Bruno Tabacci, da Clemente Mastella a Pino Galati. Tanti ridirigenti regionali tra cui per la Calabria Giulio Serra, eletto nella lista "Insieme per la Calabria - Scopellti Presidente", che ha dichiarato di «guardare con molto interesse al progetto» messo in piedi da Tassone.
Nello stesso giorno e sempre a Roma al Crowne Plaza i massimi dirigenti dell'Udc verificano la possibilità di costituire un nuovo soggetto politico assieme ai Popolari di Mauro e Dellai.
Tassone avverte che «Il Cdu in presenza della scomposizione del Popolo della libertà, intende verificare se ci sia ancora l’agibilità politica della giunta regionale. Si avverte anche in Calabria la debolezza della politica al di là del valore degli uomini che la rappresentano. Vogliamo ridare un senso alla politica davanti al disorientamento degli elettori che, in assenza di riferimenti storici all’interno dei partiti, non trovano più riferimenti di ordine culturale e valori nel quadro politico attuale».