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Liscotti ricorda il ddl sui Debiti della Pubblica Amministrazione
Mercoledì, 26 Marzo 2014 10:39 Pubblicato in Primo PianoScrive Liscotti che:
“ In un relazione alle prossime elezioni amministrative che si svolgeranno nel nostro Comune, appare opportuno portare all’attenzione, l’imminente approvazione del DDL (Disegno di Legge) inerente i Debiti della Pubblica Amministrazione, tanto da ricordare oggi le ulteriori incombenze da rispettare e che non fanno parte di alcun programma di lista, ma di Leggi dello Stato:
“il citato DDL prevede che le Pubbliche Amministrazioni che pagano in ritardo i fornitori non potranno più assumere dipendenti a nessun titolo e se hanno in corso procedure di stabilizzazione di precari dovranno essere obbligatoriamente interrotte.
Tale provvedimento, contiene molte norme atte a prevenire l’accumulo di ulteriore debito, di cui quella di rilievo, è quella sul blocco delle assunzioni per enti che registrano ritardi nei pagamenti superiori a 60-90 giorni per l’anno 2014 e a 30-60 giorni per l’anno 2015.
Il punto cardine per verificare il livello di rispetto della norma nei pagamenti sarà quello dei prospetti che dovranno essere redatti ed allegati alle relazioni dei bilanci consuntivi, i quali al loro “interno” dovranno essere riportati gli importi dei pagamenti effettuati in ritardo e il tempo medio impiegato per saldare le fatture presentate dai creditori.
In caso di accertati ritardi, le relazioni dovranno riportare in toto le indicazioni e le misure che l’Amministrazione intende adottare per colmare il deficit.
E’ da evidenziare che se il ritardo supera la soglia massima di tollerabilità (cioè i 90 giorni per l’anno 2014 e 60 per il 2015), dall’anno successivo alla violazione, scatterà in automatico la sanzione del blocco delle assunzioni.
Quindi, i Comuni, ad esclusione degli enti del Servizio Sanitario Nazionale, dovranno avere maggiori interessi ad adeguarsi alle nuove misure, poiché, rispettando i termini imposti potranno godere di sconti sul patto di stabilità.
In breve il DDL prevede:
• dal primo Luglio le Pubbliche Amministrazioni dovranno provvedere a protocollare tutte le fatture per somministrazioni, appalti, forniture e prestazioni professionali, annotandole entro 10 giorni nel registro fatture;
• dal primo Giugno i creditori potranno comunicare, mediante la piattaforma elettronica per la certificazione dei crediti, i dati delle fatture emesse dal primo gennaio 2014;
• entro il 15 di ogni mese la singole amministrazioni dovranno comunicare, sempre tramite la piattaforma elettronica, i dati relativi ai debiti non ancora estinti, certi, liquidi ed esigibili per i quali siano stati superati i termini di pagamento imposti dall’Unione europea con la conseguente applicazione del tasso di mora previsto dal Decreto Legislativo 09.11.2012 nr. 192;
Il DDL infine, per non rallentare ulteriormente la procedura di pagamento degli arretrati proroga fino alla fine dell’anno la possibilità per gli enti locali di fare ricorso ad anticipazioni di tesoreria pari a 5/12. (cinque/dodicesimi)”. Cav. Giovanni LISCOTTI
Terremoto in Calabria oggi: di magnitudo 3.6 Richter con epicentro a Lorica (CS)
Martedì, 25 Marzo 2014 12:11 Pubblicato in CosenzaPreoccupa la scossa di terremoto che stamattina alle ore 08.56 ha colpito la provincia di Cosenza, la seconda in dieci ore, nella località di Lorica, appartenente al comune di San Giovanni In Fiore, nella Sila Grande
La scossa di magnitudo 3,6 della scala Richter, registrato dall’istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, ad una profondità di 28,3 km ha creato allarmismo tra la popolazione.
Questa è la seconda scossa, (la prima nella serata di ieri, poco dopo le 22 e di magnitudo 2.2), registrata nella zona di Lorica località della Sila Grande appartenente al comune di San Giovanni in Fiore, ed è stata avvertita fino a Cosenza, ma fortunatamente dalle notizie in nostro possesso, non risultano danni a persone e cose.
Come si evince dall’immagine, continua lo sciame sismico, dell’ultimo periodo, soprattutto al sud Italia
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Seattle . Enorme frana di fango . 8 i morti. Mancano 108 abitanti
Lunedì, 24 Marzo 2014 20:05 Pubblicato in MondoLa tragedia sabato mattina nella cittadina di Oso, stato di Washington. Colpite circa 30 case. Scarse speranze di trovare persone ancora in vita
Frana di fango vicino a Seattle, 8 morti. Mancano all'appello 108 nomiLa casa della famiglia Kuntz. Erano tutti a una partita di baseball sabato mattina quando la frana si è abbattuta sull'abitazione, distruggendola (ap)
Una frana si è abbattuta "come un tornado" su una cittadina rurale a nord-ovest di Seattle, negli Stati Uniti, provocando almeno 8 morti. Ma sono almeno 108 le persone che mancano all'appello e la cui scomparsa è stata denunciata alle autorità, ha detto il direttore dei servizi di emergenza della contea di Snohomish John Pennington secondo cui il numero non significa necessariamente che si tratti di individui rimasti feriti o che hanno perso la vita sotto la frana.
Tra i dispersi ci sono operai che si stavano recando nella zona e gente che si trovava in auto. La frana è avvenuta sabato mattina, quando molta gente si trovava in casa. Circa 30 abitazioni sono rimaste distrutte. La portavoce della contea di Snohomish ha spiegato che il numero dei dispersi potrebbe aumentare, mentre sono ancora in corso le ricerche in un'area di due chilometri e mezzo rasa al suolo dalla frana.
I soccorritori hanno spiegato che la speranza di ritrovare ancora persone in vita è molto flebile: "Non abbiamo sentito alcun segno di vita", ha riferito Travis Hots, capo del dipartimento locale dei vigili del fuoco, "forse (al momento della frana) c'erano persone in auto o nelle case". Secondo la stampa locale, tra i dispersi c'è un bambino di quattro anni, che si trovava con la nonna.
Testimoni hanno raccontato che la frana "sembrava un treno merci" che in 45 secondi ha devastato la cittadina di Oso dove, secondo l'ultimo censimento, sono residenti 180 persone. La massa di fango, rocce e detriti "era larga più di un chilometro", ha raccontato Dan Young a 'Komo4News', "quando è arrivata al fiume (Stillaguamish) sembrava uno tsunami". A provocare la frana sono state le forti piogge che hanno colpito la zona nelle ultime settimane. Le previsioni per i prossimi giorni prevedono ancora maltempo.
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