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Nel silenzio ridondante che ammanta la vicenda del Consiglio di frazione , quasi immediata al nostro articolo è la “solita voce libera” di Andrea Ianni Palarchio.

Puntuale e precisa nel ricordare che:

“Nonostante la delegata al decentramento, consigliera Arone, avesse dichiarato grande soddisfazione in occasione della approvazione del regolamento attraverso con queste parole : «La decisione di voler modificare alcuni punti del regolamento del consiglio di frazione nasce dalla voglia di voler creare una sinergia con un organo attivo già da molto tempo, ma poco considerato fino a questo momento. Il consiglio di frazione ha bisogno della giusta considerazione da parte del popolo e dell'amministrazione comunale.

Uniti avremo sicuramente risultati e cambiamenti importanti»

A pochi mesi dall'approvazione del nuovo regolamento abbiamo la dimostrazione, di come succede di sovente con l'amministrazione Sabatino, che le parole non vengono quasi mai seguite dai fatti.

Il dato però che lascia sconcertati e' che i consiglieri che rappresentano il territorio camporese continuano a rimanere inermi di fronte ai costanti accadimenti.

Ma tutto sommato abbiamo un assessore !!!

Andrea Ianni Palarchio

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San Pietro in Amantea. Gli abitanti di San Pietro in Amantea hanno una profonda fede nella Madonna delle Grazie alla quale si rivolgono ogni volta che ne hanno bisogno per se stessi e per i propri cari.

E non sono soltanto i sanpietresi ad avere questo forte attaccamento, ma anche gli Amanteani, molti dei quali, sull’esempio di San Francesco di Paola, raggiungono a piedi la cittadina nei giorni dei festeggiamenti della madonna.

Anche per questo, ma non solo, la loro costernazione per la notizia che la statua è risultata danneggiata da ignoti.

Il danno sarebbe stato scoperto lo scorso 6 maggio, quando la statua sarebbe stata estratta dalla sua nicchia poco prima della rituale processione( Maggio è il mese della madonna).

Il sindaco Gioacchino Lorelli ha dichiarato ai carabinieri sporgendo denuncia del fatto che ”Fedeli del posto e io personalmente ci siamo accorti che la statua sacra presentava dei danni. In particolare all’altezza della spalla destra, del braccio destro, sul mantello ricadente sulla parte posteriore, si constatavano evidenti segni di scalfittura, procurati,presumibilmente, mediante l’utilizzo di un oggetto appuntito oppure un martello”.

Poi ha aggiunto “ Mani sacrileghe ed ignote hanno gravemente danneggiato la statua in legno raffigurante la Madonna delle Grazie, posta nella chiesa della Madonna delle Grazie di questo comune, di rilevante valore storico e culturale, nonché oggetto di culto”.

Il sindaco Lorelli ha anche chiesto l’intervento della Soprintendenza ai Beni artistici e Storici della Calabria e infine all’arcidiocesi di Cosenza.

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La riforma del lavoro (jobs act,perchè questo nome inglese poi!) votata dal governo Renzi (che si definisce di sinistra), raccontata nella sua essenza, elimina l’art. 18 e concede incentivi alle aziende per le nuove assunzioni.

Questa riforma piace molto a Confindustria, poco ai sindacati e ai lavoratori. Se è vero che questa riforma è una riforma di sinistra,come sostengono molti rappresentanti del governo e del PD, se ne deve dedurre che Confindustria e Sindacati vivono in un mondo che non c’è!

Ora se è pensabile che i lavoratori possano essere ingannati da quelli da loro votati per rappresentarli (e spesso è capitato nei vari periodi storici e oggi solo i ciechi o quelli in malafede non riescono a vederlo!),è veramente poco credibile che la Confindustria si faccia ingannare da un Renzi qualsiasi.

Pertanto se il jobs act piace a Confindustria possiamo stare tranquilli che è sicuramente conveniente per Confindustria!

E in estrema sintesi cosa prevede questo famoso jobs act:

Gli incentivi alle assunzioni determinano per l’aziende un risparmio di 8000,00 euro all’anno per ogni nuovo contratto con le cosiddette tuteli crescenti.

Una riduzione del costo del lavoro del 30%, non sono parole ma cose concrete,che si toccano.

Per il lavoratore, ci sono le parole “contratto a tutele crescenti”!

Ma cosa si nasconde dietro queste parole? La fregatura del contratto a licenziamento libero per qualsiasi causa: economica, aziendale, che sia vera o fasulla. Ogni piccolo sgarro può essere motivo di licenziamento senza possibilità di reintegro.

Ma i furbetti del renzismo galoppante spiegano al povero lavoratore che è tutto fatto a loro vantaggio.

E con stampa e TV martellante, giorno dopo giorno, sono riusciti ad ipnotizzare tanti lavoratori (tanti sono intenzionati a votare ancora il PD!) che una minore tutela legale del lavoro genera un aumento dell’occupazione.

Poi, oramai sicuri dello stato di ipnosi dei lavoratori, politici PD,Tv e giornali asserviti, lo dicono e ripetono più esplicitamente e senza pudore: se togliamo quegli “odiosi diritti” conquistati dai tuoi genitori e tu diventi un lavoratore più conveniente,più flessibile e più ricattabile,cioè permetti un tuo più corretto sfruttamento, c’è più occupazione e tu “stai più sereno”!

Se solo i lavoratori avessero un po' più di memoria e un po' più di furbizia,ricordando che l’OCSE (organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico) già negli anni novanta faceva l’ipotesi che una minore tutela legale del lavoro avrebbe prodotto maggiore occupazione e che dieci anni dopo la stessa ocse riconosceva che non c’era nessuna prova che confermasse quell’ipotesi, fuori dall’ipnosi, in questo giorno della festa del lavoro, da tutte le piazze d’Italia dovrebbero alzarsi un solo grido verso questo governo: Non siamo così grulli e “stai sereno tu, Renzi” (Vaffa….).

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