Si tratta del “ Patto per l’Attuazione della Sicurezza Urbana”.
Si tratta di unsistema di videosorveglianza che aiuterà il controllo del territorio, l’azione preventiva e repressiva delle forze dell’ordine e il rispetto del ruolo urbano per una maggiore sicurezza del cittadino.
Altre sette amministrazioni della provincia hanno firmato il protocollo insieme al prefetto della provincia di Cosenza Gianfranco Tomao.
Sono Cerzeto, Crosia, Paterno Calabro, San Pietro in Amantea, San Pietro in Guarano, Tortora ,Zumpano.
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“La videosorveglianza non individua una soluzione completa di tutti i problemi – spiega il prefetto di Cosenza-, ma è uno strumento di grande importanza per poter addivenire ad un controllo del territorio più sicuro, dare un contributo alle forze dell’ordine, che il controllo del territorio lo svolgono quotidianamente e per finalità che i sindaci, secondo me sentono molto, che è quello del ruolo urbano: l’abbandono dei rifiuti e degli altri aspetti di rilievo come tutelare le bellezze paesaggistiche: alcuni territori sono tra i più bei borghi d’Italia”.
“Può rivelarsi utile per le finalità proprie del Comune – continua a spiegare il prefetto Gianfranco Tomao-, è di aiuto per le forze di polizia; non abbiamo mai mancato di sottolinearlo in tutti i comitati di sicurezza pubblica in cui hanno partecipato i vari sindaci.
Il problema, devo dire, avvertito da molti amministratori locali è stato sotto due aspetti: risorse economiche, che adesso sono messe in campo e quindi speriamo di arrivare alla realizzazione effettiva; l’aspetto tecnico: l’impianto di videosorveglianza, è noto, deve essere efficiente, tale da poter poi essere utilizzato.
Hanno una funzione di prevenzione, di deterrente per eventuali reati, ma anche e soltanto gesti destinati a deturpare il paesaggio o il decoro delle città.
Quindi le immagini devono essere chiare e nitide”.
Il Prefetto Gianfranco Tomao, ha concluso l’incontro ricordando: «l’intesa firmata nella giornata odierna rappresenta una ulteriore conferma della stretta collaborazione tra la Prefettura di Cosenza e gli Enti locali, nell’ambito di una forma di cooperazione che si traduce in un’azione di supporto e di affiancamento della Prefettura all’attività dei Sindaci, finalizzata al miglioramento della vivibilità del territorio ed all’accrescimento della sicurezza percepita dai cittadini».
Obiettivo dell’Accordo, quindi, è quello di rafforzare ulteriormente, in un quadro di sicurezza integrata la collaborazione interistituzionale tra Enti al fine di migliorare l’attività di prevenzione e contrasto dei fenomeni legati alla criminalità diffusa e predatoria.
Praticamente come dice il questore Giancarlo Conticchio la video sorveglianza è il “poliziotto elettronico” , “un occhio che, oltre ad essere uno strumento preventivo e repressivo, è uno strumento che da sicurezza ai cittadini. E i cittadini sanno bene che se il Comune ha attivato il sistema di videosorveglianza rende la loro sicurezza, una sicurezza maggiormente sentita. La vigilanza delle macchine dell’uomo, del carabiniere, del poliziotto non basta mai – conclude Conticchio-, e avere un supporto come il sistema di videosorveglianza ci consente a tutti i livelli di vivere in tranquillità”.
Tanto più nei comuni dove non c’è nemmeno un vigile urbano!
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Amantea Futura
Davide Gravina, ex sindaco di Fuscaldo ed ora riconfermato commissario straordinario del Consorzio di bonifica integrale dei bacini del Tirreno cosentino esprime la sua soddisfazione per aver avuto approvato dal ministero del lavoro la richiesta di finanziamento della videosorveglianza della sede consortile.
«Esprimiamo ( è un plurale maiestatis) piena soddisfazione per l’avvenuta notifica del provvedimento per mezzo del quale il Ministero del lavoro approva la nostra disposizione di dotazione, all’interno della sede consortile di Scalea, del servizio di videosorveglianza”
Sottolinea poi Gravina che “ E' dovere dell'amministrazione consortile agire per migliorare la sicurezza dell'ente”
E di seguito chiarisce che “ Il fine è quello di tutelare i dipendenti, le persone, i beni da possibili furti, rapine, danneggiamenti, atti di vandalismo o finalità di prevenzione incendi o di sicurezza sul lavoro. In passato, purtroppo, si sono verificati e registrati eventi che impongono una maggiore attenzione. Basti pensare ai numerosi danni subiti dai mezzi consortili, allo smarrimento di diversi fascicoli amministrativi, ai casi di minacce ed intimidazioni al personale. Un’iniziativa del genere, pertanto, diviene indispensabile e necessaria. Sicuramente, anche questa innovazione, seppur tardiva, va ad inserirsi nel percorso programmatico ed in quell’azione amministrativa virtuosa avviata all’interno del nostro Consorzio di bonifica. “
Infine conclude “Non sta certamente a noi, in tal senso, rimarcare il cambio di considerazione verso un ente che, da carrozzone pubblico, è ora capace di offrire servizi e risposte al mondo agricolo, ai consorziati ed all’intero comprensorio di nostra competenza”.
Incredibile il potere di una telecamera!
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Alto Tirreno