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Il Comune di Amantea non e' stato truffato dalla So.Ge.Fi.L

Giovedì, 19 Dicembre 2013 19:36 Pubblicato in Cronaca

Perviene la nota stampa del Comune di Amantea che ha nelle sue intenzioni quella di chiarire quanto notiziato dalla stampa regionale e nazionale circa la SO.GE.FI.L.

 

Una nota fortemente criptica, difficilmente percepibile dalla cittadinanza. Per questo abbiamo provato ad interpretarla.

 

L’amministrazione comunale , in sostanza, sostiene che la affermazione resa dalla competente Procura e dalla GdF sarebbe destituita da ogni fondamento, atteso che i soldi incassati erano versati direttamente sui conti del comune che poi restituiva alla So.Ge.Fi.L quanto ad essa dovuto.

Sempre secondo l’amministrazione comunale l’importo di un milione e mezzo si riferirebbe alle somme che ancora il comune deve incassare dopo la fine del contratto con la So.Ge.Fi.L.

Anzi l’incasso di queste somme sar5ebbe stato affidato ad uno studio legale.

 

Comunque ecco il testo della nota stampa:

“Il Comune di Amantea non risulta tra quelli truffati dalla So.Ge.Fi.L

Ha suscitato grande stupore nell’amministrazione comunale e comprensibili preoccupazioni e rabbia tra i cittadini la notizia - riportata dalla stampa regionale e anche dai telegiornali nazionali - che la società So.Ge.Fi.L avrebbe indebitamente trattenuto, a danno del Comune di Amantea, circa un milione e mezzo di euro nell’ambito dell’attività di riscossione coattiva dei tributi e delle entrate comunali.

In realtà il nostro comune, come qualche mese addietro aveva prontamente chiarito alle autorità competenti il responsabile del Settore Tributi << non rientra nella casistica delle indagini a carico della Società in questione. Non sarebbe, infatti, stato possibile praticare il trattamento indebito delle somme introitate poiché gli incassi conseguiti per riscossione coattiva durante il contratto di gestione transitavano direttamente su conti dedicati a tale attività ed intestati allo stesso ente >>.

E’ assai probabile, perciò, che sia verificata una interpretazione distorta dei documenti contabili (rendiconto finale di gestione) laddove quel milione e mezzo circa di euro, restituito dalla So.Ge.Fi.L Riscossioni S.p.A all’Ente, è riferito alle somme non incassate per fine contratto e non, evidentemente, introitate e non versate ovvero trattenute indebitamente dalla stessa. Peraltro, tale importo è stato affidato successivamente ad uno studio legale per la riscossione in via stragiudiziale, tuttora in corso”

Serra d’Aiello. La notizia sembra attendibile, fortemente attendibile.

Infatti l’alternativa è la chiusura dei pochissimi esercizi commerciali ancora esistenti, per fortuna, nel piccolo paesino della costa tirrenica calabrese, alle spalle di Campora San Giovanni , un tempo famoso per essere la sede dell’Istituto Papa Giovanni XXIII, la Fiat del Sud.

Non abbiamo materialmente( ancora) visto gli atti ma ci viene segnalato da fonte autorevole che questo paesino avrebbe forse la più alta tariffa TARES a mq d’Italia.

Qualcosa che si aggira tra i 28 euro al mq degli esercizi alimentari, macellerie,salumerie, i 31 euro al mq di ortofrutta e pescherie, fiori, piante e pizza al taglio ed i 39 di esercizi pubblici

Cioè per un negozio di alimenti di 100 mq verrebbe richiesta una tares di 2800 euro, cioè quasi 8 euro al giorno compresi quelli di chiusura.

E per un bar gli euro superano i 10 per ogni giorno, sempre compresi quelli di chiusura settimanale. Siamo cioè a 325 euro al mese. Più di un fitto mensile!.

Le cifre sono state tratte dalla delibera del consiglio comunale n 24 del 6.11.2013.

Nella delibera si legge, secondo le indicazioni dei nostri referenti, che le tariffe sono state determinate sulla base del Piano finanziario allegato al regolamento comunale

Il problema è che il regolamento non risulta accessibile sul sito del comune di Serra d’Aiello.

Da qui la protesta e la richiesta di chiarimenti che potrebbe avvenire anche oggi 17 dicembre e che se non avverrà darà luogo ad azioni di protesta in consiglio.

Si impone che sia chiarito dall’ente come si sia giunti a tariffe altissime come quelle indicate.

Trattandosi di un tributo si impone un equilibrato rapporto tra la produzione dei rifiuti e la tariffa stessa tanto più se gli esercizi interessati effettuato la raccolta differenziata .

Se non si rileverà tale equilibrio ci si potrebbe trovare di fronte ad una tassa e non ad un tributo sul servizio RSU

Alla tares poi si aggiunge la tariffa per servizi indivisibili pari ad euro 0,30 per ogni mq di abitazione.

Ed allora non essendo ancora noto quasi niente del piano finanziario e non essendo come per legge accessibile il regolamento della Tares , le manifestate reazioni che non finiranno nella presenza in consiglio ma probabilmente sfoceranno in azioni di più intensa e forte tutela

Vi faremo sapere

Il Comitato Campora San Giovanni ed il dimensionamento scolastico

Mentre i forconi presidiano la Statale 18 per segnalare le proprie difficoltà ed il malessere che investe la nostra comunità, noi stamattina siamo state a leggere le delibere del dimensionamento scolastico.

Abbiamo cominciato dalla delibera del comune di Amantea , la n. 188 del 18 novembre 2013, avente ad oggetto” Dimensionamento scolastico. Proposta di riorganizzazione scolastica per istituto scolastico di Scuola dell’infanzia primaria e secondaria di primo grado”, nella quale abbiamo potuto leggere che “ l’istituto comprensivo di Aiello calabro comprendente scuola di infanzia, primaria e secondaria di primo grado e aggrega anche e scuole dei comuni di Cleto e Serra d’Aiello ha una popolazione scolastica di 282 alunni quindi inferiore alla soglia minima prevista dalla normativa”

Per poi leggere che l’amministrazione ha inteso:” Doversi approvare e proporre all’amministrazione provinciale di Cosenza il piano di dimensionamento per come di seguito:

1)Direzione didattica statale A.Manzoni

2) istituto comprensivo G. Mameli

3)Istituto comprensivo A. Longo, comprendente il detto istituto comprensivo e le scuole di infanzia, primaria e secondaria di primo grado di Aiello Calabro, Cleto e Serra d’Aiello.

Poi abbiamo letto la delibera152 del28.11.2013 adottata dal comune di Cleto che ha fatto propria la proposta del comune di Amantea.

E poi abbiamo letto la delibera del comune di Aiello calabro n 113del 6 dicembre 2013 che, al contrario, conferma l’istituto comprensivo di Aiello Calabro comprendente scuola di infanzia, primaria e secondaria di primo grado e che aggrega anche e scuole dei comuni di Cleto e Serra d’Aiello pur avendo una popolazione scolastica di 282 alunni quindi inferiore alla soglia minima prevista dalla normativa, ma affermando “ la volontà dì questa Amministrazione Comunale dì mantenere l’organigramma scolastico presente sul territorio comunale” .

Non solo ma sulla stessa linea anche il comune di Serra d’Aiello con la propria delibera n 35 del 20.11.2013.

Difficile capire cosa stia succedendo.

Ma come, ci siamo chieste, il sindaco di Aiello Calabro e quello di Serra d’Aiello non erano già d’accordo con il comune di Amantea? I quattro comuni non avevano raggiunto un accordo preventivo? Possibile che il comune di Amantea abbia ipotizzato di assorbire l’istituto comprensivo di Aiello calabro senza nemmeno informare il sindaco Iacucci?

Peraltro la delibera del comune di Amantea non risulta essere stata inviata, come si doveva, ai comuni di Cleto, Aiello Calabro e Serra d’Aiello.

Cosa vuole dimostrare il sindaco Iacucci?

Meno comprensibile appare il deliberato di Serra d’Aiello che invia i propri studenti a Campora san Giovanni senza concorrere in alcun modo ai costi gravanti sul comune di Amantea e poi si arroga il diritto di restare con la istituzione scolastica di Aiello.

Ed allora ci siamo chieste : “Possibile che un sindaco accorto e navigato come quello di Aiello Calabro si sia prestato ad una “magra” figura se l’ente provincia non accoglie la sua proposta? O piuttosto ha pensato che finchè c’è vita c’è speranza ?”.

Che cosa accadrebbe se la provincia( per una qualsiasi ragione) accettasse la ipotesi di Iacucci e confermasse la sua istituzione scolastica? Potrebbe venire meno l’IC A Longo?

Che allora e comunque si sappia che non donne di Campora SG siamo pronte a ricominciare la nostra “Guerra santa”.

E questa volta non saremo certamente sole!

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