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Redazione TirrenoNews

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Amantea. E le palme continuano a morire

Giovedì, 21 Agosto 2014 16:28 Pubblicato in Economia - Ambiente - Eventi

Il cancro delle palme continua a distruggere il patrimonio arboreo della città.

Non bastassero gli interventi umani( mi riferisco ai cipressi della Chiesa madre) continua la moria di palme canariensis determinato dal Punteruolo Rosso.

Scrivemmo che il comune di Amantea non era stato capace di difendere le palme intervenendo tempestivamente con cure adatte sulla piante esistenti nella città.

Non possiamo che confermarlo.

E’ di oggi l’intervento necroscopico del ns ente.

Le due belle palme impiantate dai cittadini nelle due aiuole antistanti il parcheggio dell’MP stanno morendo.

Anzi una di esse è morta.

I rami ed i grandi grappoli di datteri man mano si sono piegati verso il basso lasciando solo un ciuffo.

E finalmente ci si è accorti che la palma era ormai morta

E così sono stati tagliati i rami ed i grappoli di frutto.

Come se potesse bastare.

Il ciuffo dopo due giorni ha cominciato a piegarsi ed a breve cadrà da solo ed il servizio necroscopico cittadino provvederà a ritirare il tutto affidandolo ad una ditta specializzata che eviterà che il punteruolo presente in centinaia di unità si diffonda ancora di più? Ci credete?

L’altra palma ha cominciato anche essa a piegarsi e cristianamente il servizio “giardini e giardini” del comune di Amantea provvederà ad “intercedere” per una morte la più serena possibile

Poi arriverà con il camion e la motosega a scoppio e ne assicurerà il trasporto al destino finale.

La strage è quasi conclusa.

Resteranno le foto.

Al momento la pandemia ha lasciato vive solo pochissime piante e tra queste le bellissime Washingtonia.

Speriamo che almeno queste resistano.

Ovviamente da sole e senza contare sull’ente.

Ieri mattino, sul presto, il mare era un incanto. L’acqua, invero, era un po’ freddina, ma pulitissima e trasparente, anche al largo.

Poi ha cominciato ad arrivare la schiuma, spessa, a macchie.

E dentro la schiuma e nel suo intorno steli di posidonia e rizomi di posidonia.

Intorno anche vecchie buste di plastica sporche di grasso.

Buste che stavano “tranquillamente” depositate sul fondo marino.

Così come gli steli ed i rizomi di posidonia.

Ma chi li strappa dal fondo e li solleva fino a giungere a terra?

Già, bella domanda.

Chi è mai questo essere misterioso che solleva dallo sporco fondo marino di tutto, comprese le cretaciche diatomee dormienti da milioni di anni?

Chi altri se non le imbarcazioni con le reti a trascico che dragano il fondo distruggendo le uova, la posidonia e sollevando diatomee, plastica e tanto altro presente sui fondali.

Un tempo ad agosto vigeva il fermo biologico e si fermavano le reti a strascico responsabili di questo inquinamento.

Come se non bastassero le fogne scaricate dai fiumi e dai torrenti.

Ora, invece, il ministero con il D.M.del 23 luglio scorso recante "Arresto temporaneo obbligatorio delle unità autorizzate all'esercizio della pesca con il sistema a strascico", cioè il cosiddetto fermo biologico finalizzato a tutelare le risorse del nostro mare e alla conservazione degli "stock ittici", ha fissato il fermo stesso per il tratto Adriatico da Trieste a Rimini nel periodo dal 28 luglio al 5 settembre, cioè il clou della stagione turistica ; per il tratto Adriatico da Pesaro a Bari sarà dall'11 agosto al 21 settembre; e per il resto d’Italia da Brindisi - Ionio , per l’adriatico , e per il Tirreno dal 15 settembre al 14 ottobre.

Insomma per avere il mare pulito ci vorrà dal 15 settembre in poi!

Alla faccia del turismo balneare.

Ed i risultati sono in bella vista a tutti.

Peraltro ci segnalano la presenza di pescherecci anche a distanze di poche centinaia i metri dalla riva e i risultati sono di tutta evidenza già di primo mattino.

Si vede che c’è pesca e pesca e c’è turismo e turismo.

Peccato!

Ma una qualche riflessione si impone.

Certo non spetta solo a noi; spetta , prima di noi, ad altri.

Parliamo dello spettacolo di Red Canzian portato in scena dal coraggioso Bonanno di Eventi ed eventi ( ci sono altri imprenditori coraggiosi come lui in Amantea?) peraltro in un luogo straordinario quale è il parco della Grotta con il suo incantevole scenario naturale, ma che non ha avuto il successo sperato di presenze.

Il primo a sottolineare il flop di presenze è stato lo stesso Canzian che ha colto davanti a sé non certo il pubblico tipico delle sue performance e se ne è chiesto le ragioni.

Sorpreso e preoccupato.

Ed è stato lui a chiedere di aprire le porte al pubblico così che in pochissimo il parco si è riempito.

E davanti ad una platea degna del suo spettacolo Canzian ha dato certamente il meglio di sé portando il pubblico ormai folto e caloroso a cantare con lui.

La apertura dei cancelli al popolo dei non paganti ha decretato così il successo dello spettacolo

Certo come chiedere ancora a Bonanno di Eventi ed Eventi di pagare nei prossimi anni gli spettacoli della estate amanteana e di investire per la immagine della cittadina tirrenica i suoi mezzi finanziari?

Resta così probabile che campo sportivo o grotta non importa gli spettacoli a pagamento non ci saranno più.

Eppure Bonanno ricorda i fratelli Perna, i mitici fratelli Perna, che negli anni sessanta nel Lido Azzurro e con il loro coraggio imprenditoriale diedero un volto ed un nome alla nostra città creandone le sue fortune turistiche

Oggi Amantea non attrae più come un tempo il popolo della costa e dell’interno

Salvo che lo spettacolo non sia gratis.

Questa ci sembra la amara verità.

Vogliamo parlarne? Ci sembra il caso.

Sarebbe sciocco sottovalutare un problema che ci appare rilevante.

Siamo a vs disposizione

A Red , al suo gruppo ed a Bonanno i nostri ringraziamenti.

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