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Redazione TirrenoNews

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Non deflette Sergio Ruggiero. Non chiede le dimissioni come Sante Mazzei , ma non deflette dalla sua posizione ed insiste per la convocazione urgente della commissione consiliare, sperando che dalla commissione possano uscire quelle verità fortemente nascoste dietro un “probabilmente” ed un “temporaneo”, in primis la appartenenza della responsabilità. Una speranza, ci sembra, destinata a naufragare.

Ed insiste. Viste le mancate risposte alle precedenti richieste ed alle telefonate in via breve, ne protocolla un’altra,

diretta alla presidente della II Commissione Giusi Osso e per conoscenza al sindaco Monica Sabatino, alla segretaria comunale Maria Luisa Mercuri, all’assessore ai tributi Sergio Tempo. Eccola:

“Oggetto: Rata TARI – Ulteriore sollecito convocazione II Commissione

Bilancio e programmazione, patrimonio, risorse finanziarie, tributi ed entrate patrimoniali, politiche istituzionali, servizi socio assistenziali e cooperative sociali, piani di zona dei servizi sociali.

All’esito della comunicazione del Sindaco e dell’Assessore al bilancio circa la sospensione del pagamento della TARI, sospensione in verità sollecitata in forma ufficiale da tutti i Membri della Minoranza, si ritiene doveroso e necessario insistere sulla convocazione urgentissima della specifica Commissione che lo scrivente aveva richiesto con prot. 6730 del 15.04.2015, e che al momento non è stata ancora convocata. Si rileva peraltro come sia stata opportunamente accolta la richiesta di istituire un calendario e un punto di ascolto per i destinatari delle famigerate bollette anche a Campora san Giovanni.

Ma non basta.

Ci sono troppi punti che devono essere chiariti, a partire dall’esorbitante costo del servizio di trasmissione delle bollette che, assommando gli importi delle relative determine, ammonterebbe a circa 24000 Euro, in tutto o in parte adesso andati in fumo. NON SCHERZIAMO!

Nel ribadire l’assoluta necessità di riorganizzare gli uffici finanziari, a partire dallo svolgimento del Concorso pubblico per il posto di Responsabile del Servizio economico-finanziario, ci si domanda come possa la d.ssa Arcuri, presente solo due giorni a settimana, svolgere con risultati accettabili il ruolo di Segretaria dell’Ente e di Responsabile dei servizi finanziari. E ci si domanda, di fronte alla consistenza dei costi del servizio sostenuti dai contribuenti amanteani, se non sia possibile internalizzare il lavoro magari occupando qualche intelligenza locale che sappia far di conto e che capisca di reti informatiche in modo da agevolare la trasmissione dei dati da un ufficio all’altro.

Stiamo parlando di una realtà complessa e importante come quella di Amantea in cui di certo non mancano i problemi di bilancio che questa Amministrazione, si teme, stia complicando ulteriormente.

Lo scrivente non cerca la testa di nessuno (siamo amici e ci vogliamo bene), ma rammenta come esista l’istituto delle dimissioni, invero poco praticato nella politica e nella pubblica amministrazione, ma che potrebbe rappresentare in questo caso una prima (benché minima e insufficiente) risposta ad un pasticcio che ha dell’incredibile, talmente incredibile da scatenare un vivace e surreale dibattito popolare sulle vere ragioni del fattaccio, e che comunque segnala drammaticamente, a parere dello scrivente, l’inadeguatezza di un’Amministrazione fallimentare.

Si ribadisce l’assoluta urgenza di convocare l’apposita Commissione Consiliare alla presenza delle Persone in indirizzo. Amantea 17.04.2015   Cordialmente  Sergio Ruggiero”

Resta il problema che invece di guardare la lune si guarda il dito che la indica.

La realtà è che per la prima volta la tassa per le famiglie si riduce ma nessuno ci riflette.

Ovviamente resta ferma la necessità di trovare il responsabile del danno erariale che non può non essere individuato se non nel responsabile dell’ufficio e politicamente nella intera giunta che ha pensato si potesse garantire ottimali servizi affidando l’ufficio tributi oltre la ragioneria alla segretaria comunale part-time-part!

E’ la prima volta – ci sembra – che l’opposizione chiede le dimissioni della giunta Sabatino .

Non è stata chiesta nemmeno quando si è deciso di usare il mutuo del lungomare per fare ponti e pontini, quasi che questa sciagurata scelta fosse accettabile.

E viene chiesta ora che la giunta Sabatino ha approvato una tassazione che aiuta le famiglie amanteane?

C’è da riflettere! E molto!

Ma andiamo alla notizia.

La notizia è che dopo gli interventi di Andrea Ianni Palarchio, Sergio Ruggiero, Francesca Menichino e Biagio Miraglia, solo oggi si viene a sapere che anche “Insieme per la città” abbia preso posizione sulla vicenda della TARI presentando una apposita interrogazione.

Dicono, infatti, i consiglieri d’opposizione : “E di oggi pomeriggio (ieri 16 aprile) il comunicato apparso sul sito ufficiale del Comune di Amantea attraverso il quale si informano i cittadini contribuenti della ” sospensione momentanea” del pagamento delle bollette Tari”.

Poi continuano : “La nostra interrogazione, con relative puntuali osservazioni sugli errori e sulle omissioni nell’avviso inviato ai cittadini e la richiesta di annullamento è stata di fatto accolta”.

Infine, le conclusioni :” Non sappiamo cosa significhi ” sospensione momentanea”, poiché praticamente tutti gli avvisi sono errati.

Non ci hanno ancora comunicato chi è o chi sono i responsabili dell’ orrore.

In un comunicato apparso sulla stampa quest’oggi i responsabili erano gli ” estimi catastali” che poveretti non c’entrano nulla con la Tari, nel comunicato apparso nel pomeriggio sul sito sono stati individuati altri colpevoli ” errori probabilmente derivanti dal nuovo e diverso sistema di calcolo basato non più esclusivamente sui metri quadrati dell’edificio (??) ma anche sul numero degli occupanti”.

Ma non dimentichiamo il fendente: “ Non sanno cosa dicono e cosa scrivono. Vogliamo sapere chi pagherà le spese della elaborazione, compilazione, imbustamento e consegna dei nuovi avvisi”.

E poi la giocosa richiesta : “L’amministrazione comunale?” Ci sembra “ L’esercito “i Francischiellu, pardòn “i Peppiniellu”. Dimettetivi”.

Adolfo Foggetti comincia a “colpire”.

I lunghi “viaggi” in città di Adolfo Foggetti e le sue indicazioni erano rimasti finora nel vago.

Ora, invece, cominciano a “colpire nel segno”

Avantieri Amantea è stata piena di Carabinieri compresi il gruppo di specialisti con i cani antidroga.

Poi, a colpo sicuro, il ritrovamento di un fucile a canne mozze, di 400 gr marijuana e di un numero imprecisato di proiettili.

Il rinvenimento è avvenuto in un casolare disabitato delle colline amanteane.

Ora le indagini sono tese ad accertare gli utilizzatori di questo casolare e quindi la appartenenza di quanto rivenuto.

All’uopo sembra che siano state o saranno cercate impronte digitali sia nell’immobile che sul fucile.

Ovviamente gli investigatori muovono nella direzione della ricerca di eventuali usi del fucile, in loco ed altrove.

Stando alle informazioni raccolte, gli investigatori sono orientati anche a cercare le conferme a quanto dichiarato da Foggetti, che ha fatto diversi nomi ancora non pubblici, proprio per la necessità della verifiche atte ad essere sottoposte al giudizio dei magistrati competenti.

Sembra ovvio che le informazioni del Foggetti stiano per essere, di volta in volta, sottoposte a prova e che pertanto i luoghi dallo stesso indicati saranno prima o dopo attenzionati o visitati e questo indipendentemente dal fatto che il pentito li abbia o meno visitati e/o frequentati o ne abbia sentito solo parlare.

Ed è ben strano che in presenza quantomeno dei sospetti che il pentito avesse descritto minuziosamente luoghi e persone, queste non abbiano proceduto ad eliminare armi e droga.

A meno che non si sospettasse che i luoghi potessero essere già attenzionati e si volesse evitare di essere intercettati e colti sul fatto.

Comunque sia si tratta di un buon “colpo” degli investigatori. Ad Amantea le armi erano state sempre cercate e mai trovate.

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