
Redazione TirrenoNews
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Un importante vescovo della Nuova Zelanda si è dimesso
Sabato, 05 Ottobre 2019 20:22 Pubblicato in MondoCharles Drennan, importante vescovo della Nuova Zelanda, si è dimesso oggi per avere avuto un comportamento «inappropriato» con una donna.
L’episodio è venuto fuori dopo che la donna coinvolta, di cui non si conosce l’identità, aveva contattato la Chiesa cattolica neozelandese, che aveva affidato il caso a un investigatore indipendente.
Non è chiaro se l’inchiesta sia stata portata a termine, ma Drennan ha dato le sue dimissioni al Papa prima che il contenuto dell’indagine venisse diffuso.
Papa Francesco ha poi accettato la richiesta di Drennan.
La Chiesa cattolica neozelandese ha fatto sapere che non rivelerà ulteriori dettagli della vicenda su richiesta della donna coinvolta.
Drennan, 59 anni, era vescovo dal 2012 della diocesi di Palmerston North, una delle sei entità in cui sono raggruppate le parrocchie cattoliche del paese.
Era stato nominato un anno prima da Papa Benedetto XVI, che Drennan definiva «un grande maestro», e con cui aveva collaborato all’interno della segreteria di Stato vaticana (l’equivalente della presidenza del Consiglio italiana).
L’età in cui un vescovo va in pensione è fissata a 75 anni.
Non è chiaro se Drennan rimarrà all’interno della Chiesa cattolica oppure farà richiesta di lasciare i sacramenti, cioè di lasciare lo status di membro del clero.
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In Svezia un esperimento demografico di dimensioni storiche
Sabato, 05 Ottobre 2019 17:57 Pubblicato in MondoSecondo il professor della Columbia University Sheri Berman, la Svezia è attualmente nel mezzo di una monumentale trasformazione demografica e culturale a seguito della migrazione di massa che potrebbe benissimo causare il disfacimento della società.
Sheri Berman, professore di scienze politiche alla Columbia University che ha studiato e scritto ampiamente sulla società svedese dagli anni ’80, afferma che il paese nordico sta attualmente vivendo una trasformazione della società che il mondo non ha mai visto prima.
Durante una recente apparizione alla Fiera del libro di Göteborg, Berman ha detto ai giornalisti di Svenska Dagbladet: “Oggi la tua società appare drammaticamente diversa.
È un paese completamente diverso.
Il cambiamento demografico che la Svezia ha subito negli ultimi anni è piuttosto incredibile.”
“Pensare che questo tipo di cambiamento possa avvenire senza problemi non è storico. È un esperimento demografico di dimensioni storiche”, ha aggiunto Berman.
Per Berman, la totale distruzione dell’omogeneità culturale ed etnica svedese potrebbe benissimo minacciare la democrazia poiché una parte considerevole degli svedesi nativi farà inevitabilmente fatica a preservare la sua identità culturale ed etnica.
È chiaro che questo già comincia a verificarsi nella società svedese oggi.
“Non c’è dubbio che più una società è omogenea, meglio sarà. I gruppi sono meno numerosi e le lacune sono più vicine, ed è più facile creare un senso di solidarietà sociale “, ha affermato.
“È difficile scendere a compromessi sull’identità e questo rende le persone più intolleranti perché le mette in una posizione difensiva.
La politica dell’identità non fa bene alla sinistra e non fa bene alla democrazia “.
“La Rivoluzione francese può essere considerata il punto di partenza per la democrazia in Europa, ma ci sono voluti 150 anni perché arrivasse davvero.
Molte persone dimenticano quanto è stato lungo e difficile quel viaggio e quante democrazie sono cadute lungo la strada. ”
Sheri Berman, nei suoi studi, si occupa di questioni come la democrazia, populismo, storia della sinistra e della politica europea, sia per pubblicazioni sia accademiche che non accademiche.
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A Pizzo preferiscono le prostitute non di colore
Sabato, 05 Ottobre 2019 17:15 Pubblicato in Vibo ValentiaNei controlli antiprostituzione sorpresi pensionati, commercianti e impiegati pubblici
La Polizia di Stato ha effettuato controlli antiprostituzione in località Colamaio a Pizzo.
Gli agenti della Questura di Vibo Valentia, in collaborazione con la Polizia locale, hanno sottoposto a identificazione e sanzionato alcune giovani donne, in abiti succinti, perlopiù di nazionalità bulgara, e i loro clienti.
Sia le donne, risultate prive di permesso di soggiorno, sia i loro clienti, tra cui pensionati, commercianti e impiegati pubblici, sorpresi dai poliziotti in borghese a bordo delle loro automobili, sono stati sottoposti a sanzioni in base all’ordinanza emessa dal sindaco contro il degrado urbano.
Per i dipendenti pubblici identificati sono stati anche avviati accertamenti mirati a verificare se la loro presenza in zona sia avvenuta durante l’orario di lavoro.
ndr Ci si chiede come mai invece non si opera l’immediata espulsione delle prostitute che sono in Italia senza permesso di soggiorno.
Che forse dopo lo ius soli, lo ius culturae, si aspetti la approvazione dello Ius prostitutae?
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