
Redazione TirrenoNews
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Non ne “incarra” una il nostro governatore!
La Corte Costituzionale boccia per la seconda volta un ricorso della Regione Calabria sul decreto sulla sanità.
“Quando una Regione viola gravemente e sistematicamente gli obblighi derivanti dai principi della finanza pubblica, come nel caso che conduce alla nomina del commissario ad acta, allora essa patisce una contrazione della propria sfera di autonomia, a favore di misure adottate per sanzionare tali inadempimenti da parte dello Stato” chiariscono i giudici.
E ancora “L’introduzione di una disciplina temporanea, avente come unico destinatario la Regione Calabria, non costituisce, dunque, un intervento discriminatorio, ma ha la finalità di realizzare un necessario riallineamento della gestione della sanità locale rispetto agli standard finanziari e funzionali operanti per la generalità degli enti regionali”.
In poche parole hanno portato la sanità calabrese nel baratro e invece di chiedere scusa per questo disastro e sparire dall’agone politico, hanno anche il coraggio di buttar via altri soldi dei cittadini in inutili ricorsi.
Adesso dobbiamo velocizzare le cose per far funzionare l’unico strumento in grado di risollevare la sanità calabrese.
Deputato Alessandro Melicchio (M5s)
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Riceviamo e pubblichiamo il seguente comunicato stampa
L’On. Angela Napoli, Presidente dell’Associazione “RISVEGLIO IDEALE”, terrà una conferenza stampa sabato 16 novembre ore 11 presso il GRAND HOTEL LAMEZIA (P.zza Stazione Centrale) di LAMEZIA TERME.
Si tratta di proposte per la Calabria, incentrate su quattro temi: Codice Etico; Cultura e Giovani; Ambiente; Sanità.
Le proposte sono state elaborate da quattro gruppi di lavoro, costituiti da iscritti all’Associazione.
Assieme ad Angela Napoli, illustreranno le proposte i quattro coordinatori dei gruppi: Giovanna Fronte, Giovanna Senatore, Giorgio Lo Feudo, Emira Ciodaro.
Sono proposte per il bene della Calabria: non sono episodiche, ma sistematiche, nel senso che forniscono indicazioni e soluzioni sui quattro temi individuati come centrali rispetto alla situazione politica, economica e sociale della nostra regione.
I giornalisti sono invitati ad intervenire. Le domande avranno risposte chiare, perché si è arrivati alla conferenza stampa con un approfondito lavoro di preparazione.
LA SEGRETERIA DELL’ASSOCIAZIONEV
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Diamante, porto: Magorno riaccende la miccia.
Giovedì, 14 Novembre 2019 13:26 Pubblicato in Alto TirrenoDiamante. Magorno è pronto a chiedere il risarcimento danni alla Regione Calabria per l'opera mai realizzata
La “storia infinita” del porto di Diamante prosegue.
Si registra una nuova puntata con protagonista l'amministrazione comunale e, in particolare, il sindaco Ernesto Magorno che, a quanto pare, è determinato ad andare fino in fondo. La miccia è stata riaccesa con una delibera che dà incarico al legale di avviare un'azione penale nei confronti della Regione Calabria.
Insomma, il clima si fa pesante.
Il sindaco Magorno ha scelto anche una giornata “nera” dal punto di vista climatico per rendere edotti i cittadini sulle decisioni prese. Lo ha fatto con i mezzi della moderna tecnologia: una diretta Facebook.
Riprendendo il filo di Arianna ha confermato una linea già anticipata nei mesi scorsi: «Sul porto basta chiacchiere, andiamo avanti con i fatti e agiremo, con azioni immediate e dure, di fronte all’inerzia e ai perduranti silenzi della Regione».
Il sindaco ha dato notizia della delibera emessa lunedì con la quale si mettono in campo delle azioni decise nei confronti della Regione e di avviare un’azione penale nelle sedi giudiziarie opportune.
«Non siamo stati fermi in queste settimane.
Dopo essere andati all'Anac – ha detto Magorno – abbiamo tentato più volte di parlare con i tecnici della Regione. Ma siamo arrivati alla determinazione che bisogna mettere in campo azioni immediate».
L’avvocato Achille Ordine sta predisponendo l’atto di citazione per richiedere il risarcimento dei danni alla Regione Calabria. Secondo l'amministrazione Magorno ci sarebbe stata “una negligente gestione dell’appalto”.
La delibera diffida anche la Regione nel mettere alcune azioni in campo: «Ci risulta strano, da ogni punto di vista – ha dichiarato Ernesto Magorno – che la Regione Calabria non abbia ancora risposto ai rilievi dell'Anac.
Quest'ultima ha chiesto delucidazioni su questioni che noi riteniamo importantissime e che sono anche al limite della legalità». Il Comune di Diamante da quanto ha detto il sindaco ha invece già inviato le risposte ai quesiti richiesti dall'Anac.
Il Comune ha diffidato la Regione a mettere in campo azioni che riguardano i lavori del porto, la Regione deve procedere, secondo quanto sostiene il Comune, alla rescissione del contratto nei confronti della ditta concessionaria dell’opera.
«Non ci sono più le condizioni per condizioni per poter continuare ad andare avanti in una diatriba che non riguarda il comune di Diamante, ma che ha due responsabili: la Regione calabria e la ditta che avrebbe dovuto realizzare il porto. Siamo stanchi e se ciò non avviene entro 30 giorni - ha detto Magorno - sono pronto ad andare dal Procuratore della Repubblica di Catanzaro, per denunciare la vicenda che riguarda il porto».
La terza questione è l’incarico dato all’Ufficio del Demanio del Comune, coordinato dal geometra Vaccaro, di valutare se ci sono le condizioni, in relazione al pagamento delle concessioni demaniali, per revocare la concessione alla società che avrebbe dovuto realizzare l’approdo. L’amministrazione comunale di Diamante avanzerà comunque la richiesta dei finanziamenti per la realizzazione di un porto attraverso il Bando emanato nei mesi scorsi dalla Regione Calabria.
In tal modo la Regione sarà ancora più responsabile della situazione che si è determinata e che riguarda la stessa e la società che avrebbe dovuto realizzare il porto.
«Non escludo – ha detto il sindaco – qualora non pervenissero le giuste risposte, di rivolgermi direttamente ai cittadini per organizzare una protesta a Catanzaro, da me guidata, indossando la fascia tricolore. Andremo negli uffici della Regione per chiedere a chi governa e ai tecnici di attuare le azioni necessarie per la realizzazione del porto di Diamante».