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Redazione TirrenoNews

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A Natale la droga corre sul bus dentro i barattoli di pomodoro

Trento la Guardia di Finanza grazie al fiuto dei cani antidroga è riuscita a ritrovare all'interno di un pullman diversi barattoli di polpa di concentrato di pomodoro molto speciali.

Dentro ai contenitori di metallo, assieme al pomodoro, sono stati trovati anche 4,5 chilogrammi di eroina e cocaina.

Addette al trasporto due cittadine nigeriane.

L'operazione è avvenuta nel corso dei controlli svolti dalle Fiamme gialle alle barriere autostradali della A22.

Durante uno di questi servizi, è stato fermato un pullman di una nota società internazionale di trasporto persone a basso costo, FlixBus, che stava effettuando una delle soste di tappa previste sulla tratta Monaco – Roma.

E’ bene precisare, che la società non c'entra nulla con questo genere di attività illegale fermata dalle Fiamme Gialle.

Il valore complessivo sul mercato illecito dello spaccio avrebbe fruttato, tagliando opportunamente le sostanze stupefacenti prima di metterle in vendita, circa 400mila euro.

Come dicono alcuni( politici e preti) sono loro il nostro futuro, l’esempio per i nostri giovani, coloro che pagheranno le nostre pensioni.

Aveva 7 anni il piccolo Leonardo M., era con il suo papà.

Dopo una mattinata trascorsa a guardare il proprio padre mentre lavorava nei campi, intorno alle ore 11 i due stavano facendo rientro a casa a bordo di un trattore gommato.

 

 

Leonardo era sul mezzo agricolo insieme al padre quando, per cause in fase di accertamento, è caduto dal mezzo.

Sul luogo della tragedia, la strada provinciale che collega il centro abitato di Bovalino con il paese di Benestare, sono prontamente intervenuti i carabinieri della compagnia di Locri guidati dal maggiore Rosario Scotto di Carlo e i sanitari del 118 di Locri che nulla hanno potuto fare se non constatare il decesso del piccolo.

Secondo indiscrezioni sembrerebbe che una delle possibili cause di questa immensa tragedia sia stato un avvallamento sul manto stradale che avrebbe provocato ai due sul mezzo un sobbalzo che ha fatto cosi cadere il bambino.

A Bovalino, sul posto è arrivato anche il sostituto procuratore di Locri, Michele Permunian, il quale ha disposto il sequestro della salma e del mezzo fino all’arrivo dei militari della scientifica.

Il magistrato, infatti, vuol accertare l’esatta dinamica di un questa tragedia che ha macchiato di sangue e morte il natale bovalinese

Strill

“I ragazzini di oggi poiché non sanno più giocare e non sanno come passare il tempo libero si sono inventati dei giochi pericolosi: lanciare sassi contro i treni.

L’ultima bravata è successa a Milano e sono stati presi di mira i convogli della metropolitana in un tratto in superficie.

 

 

Sono andati in frantumi i vetri di alcuni finestrini dei treni che hanno provocato ai passeggeri e ai conducenti tanta paura.

Non ci sono stati feriti, e questa è una buona notizia.

Cinque sono stati i treni presi di mira, due danneggiati in modo grave che hanno richiesto riparazioni.

I ragazzini della bravata sono stati subito individuati dalle Forze dell’Ordine.

Sono due ragazzi di appena tredici anni, compagni di classe e di giochi, che si divertivano, poiché non sapevano come passare il tempo libero ed organizzare qualche gioco, a lanciare sassi contro i treni.

Così si sono difesi: Per noi era solo un gioco.

Lo hanno chiamato gioco lanciare sassi contro i convogli dei treni che avrebbero potuto provocare gravi danni ai passeggeri con i vetri andati in frantumi.

E se i sassi avessero colpito i conducenti?

Lascio a voi immaginare cosa sarebbe potuto succedere.

Un deragliamento, uno scontro con altri treni, un macello indescrivibile.

Ma la cosa che mi ha colpito di più è che i ragazzi, essendo minorenni, non potranno essere imputati né processati.

Saranno i loro genitori chiamati a risarcire i danni causati che ancora non sono stati quantificati. Non è la prima volta che si verificano in Italia questi lanci di sassi contro i treni, questi atti di vandalismo (chiamiamoli col suo vero nome e non abbiamo paura di farlo).

E’ uno gioco stupido quanto pericoloso che potrebbe causare gravi danni e anche la vita alle persone.

Questi non sono giochi. Sono atti vandalici e i responsabili dovrebbero essere puniti.

Anche io, ma non come questi ragazzi di oggi, ho commesso qualche bravata, però non ho mai arrecato danni alle cose e alle persone.

Vivendo in un piccolo paese con i miei coetanei ho trovato sempre il modo giusto per passare il tempo.

Giocavamo alle carte, alla corda, al tiro alla fune, allu” Strumbulu”, alla “mazza e allu strigliu”, a pallone (quello di pezza), alle “stacce”, al rullo, al ciclo tappo, alle bocce di pietra che andavamo a raccogliere a Vallerina.

Tutti giochi di strada, perché un tempo la strada era il teatro dei giochi fanciulleschi, teatro oggi contrastato dagli automezzi che lo rendono pericoloso.

E poi i giochi che ho sopra descritti offrivano l’occasione per apprezzare i modelli di comportamento dei grandi in modo piacevole e consentivano nello stesso tempo, ai più piccoli, di esercitare il corpo, di mostrare la propria abilità, di apprendere, di rispettare gli altri e a considerarli leali competitori”.

Buon Natale ai lettori di Tirreno News ed alle loro famiglie. Francesco Gagliardi

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