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Andrea Marchese

Tecnico Informatico. Vivo e lavoro a Reggio Emilia, dove tento di costruire un futuro familiare e professionale.
Appassionato di Informatica e Tecnologia, amo e non dimentico il mio paese, Amantea, il mare e tutti gli amici e non, conosciuti ed incontrati durante il mio percorso di vita.
Ex collaboratore di "Calabria Ora" e de "La Provincia Cosentina".
Realizzatore, Webmaster e Giornalista (con il poco tempo rimasto) del portale TirrenoNews.Info (già Amantea.Net).

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Un camionista accoltellato per difendere da un tentativo di furto il proprio TIR. È accaduto ad Amantea nel parcheggio di un ristorante posto nella frazione Campora San Giovanni sulla statale 18. L'autista del Tir, di origini campane, stava cenando quando sentendo la sirena dall’allarme del suo TIR si affaccia fuori e traguarda il mezzo scoprendo che il suo dubbio era vero: stavano rubando il suo autocarro. All'interno della cabina infatti c'erano alcune persone che armeggiavano, forse con l'intento di accendere il motore. L'autista ha raggiunto il mezzo e chiesto spiegazioni sull'accaduto, ma per tutta risposta i malviventi lo hanno accoltellato al ventre e sono scappati sul loro automezzo. Per fortuna un altro autista della stessa ditta era anche lui intervenuto ed ha provveduto con immediatezza ad attivare i soccorsi tra cui il 118 che ha provveduto al suo ricovero all'ospedale di Paola dove ancora si trova. Immediato anche l’intervento dei carabinieri della locale stazione che hanno proceduto a veloci ricerche. Ed in serata, infatti, i militari, coordinati dal capitano Luca Acquotti, sono riusciti ad assicurare alla giustizia almeno uno dei presunti autori, un uomo di Nocera Terinese. Continuano le ricerche dei complici.

Un nuovo cavallo di Troia è in grado di infettare l'home banking frodando migliaia di euro. Una nuova minaccia incombe sui nostri conti correnti. E’ un virus che infetta pc e cellulari e che può infiltrarsi nei sistemi di home banking che utilizziamo quotidianamente. Il suo nome è Eurograbber. Il virus ha già colpito circa 30mila utenti di Italia, Spagna, Olanda e Germania. Il danno economico stimato finora è di 36 milioni di euro.

Amantea. Martedì 18 dicembre 2012 gli zampognari di Acquaformosa si sono fermati ad Amantea ed hanno fatto visita all'Antica farmacia Morelli dove il dott. Alessandro li ha accolti insieme ai suoi collaboratori ed a tutti noi clienti. “Senza ombra di dubbio, uno degli aspetti più caratteristici del folklore della Calabria è lo zampognaro. Sì, proprio lo zampognaro, quello che, cappellaccio e mantello, va girando col suo fedele strumento ad augurare buon Natale in cambio di una modesta offerta. Da secoli ormai, con l’approssimarsi del Natale, gli zampognari di Acquaformosa, Altomonte, Laino Borgo ed altri paesi del Pollino sparsi qua e là, lasciano i loro paeselli e si recano a portare il messaggio musicale della natività in tutta la Provincia. Alcuni sono grandi interpreti con la zampogna e la ciaramella riescono a far cose incredibili, virtuosismi degni di grandi palcoscenici gente che costantemente, per tutto l'anno, vive tutt'uno con lo strumento; moltissimi altri invece, ripulite le vecchie pive, ripassate le facili note di "Tu scendi dalle stelle" e rispolverati i costumi caratteristici, partono per questa migrazione periodica che spesso dà frutti economici rilevanti. Così in questo periodo vediamo zampognari ovunque nelle grandi città come nei piccoli centri. Essi sono molto più numerosi di quanto si creda, e, senza ombra di smentita, un buon 30% della totalità dei suonatori sono calabresi. La zampogna, infatti, è uno strumento che, sparito ormai da anni nel nord Italia, viene costruito ancora in pochi piccoli paesi del centro e del meridione della penisola. Per tornare allo zampognaro, chiariamo però che i suonatori calabresi non sono persone che, approfittando delle feste e della propria dimestichezza con la zampogna, si danno a facili guadagni. Lo zampognaro passa tutte le feste di fine anno lontano da casa, mentre gli altri sono in famiglia con i propri cari. Non di rado lavora la notte di Natale, al freddo, mentre gli altri si scambiano gli auguri tra parenti in mezzo a panettoni e spumanti, magari vicino al camino. Lo zampognaro si sacrifica quindi e la sua figura, negli ultimi tempi spesso screditata, va invece rivalutata perché ha un peso ed un suo ruolo. E' lui che ci fa rivivere l'autentico Natale della tradizione, che altrimenti non avrebbe il medesimo sapore, ed è la zampogna che da sola ci fa provare certe sensazioni che altrimenti non percepiremmo più. Sono divenuti, zampogna e zampognaro, l'immagine stessa del Natale, così come l'albero o il presepe, e se tale tradizione continua molto si deve ai musici della Calabria che, a dispetto dei tempi che mutano, continuano a ricalcare antichi itinerari, che furono del loro padri e dei loro nonni, per andare ad annunciare la natività “ Franco Francescano
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