In Calabria, si sa, la migliore difesa dalla “ndrangheta” è la targa che venne apposta grazie slls campagna di sensibilizzazione voluta dall’ex presidente della Commissione contro la 'ndrangheta del Consiglio regionale, Salvatore Magarò.
Una targa che era apotropaica.
Un amuleto scaramantico come il corno di Napoli.
Un antidoto alla iattura ed agli influssi malefici della “ndrangheta”.
E già perché targa con la scritta "Qui la 'ndrangheta non entra" in Calabria serve per difendere la stessa onorabilità del paese, serve per impedire che i comuni stessi vengano sciolti per mafia, che gli amministratori vengano arrestati od inquisiti.
Un grande scudo che protegge tutto e tutti.
Intanto a Cessaniti dopo che alcuni dipendenti del Comune al loro arrivo in ufficio hanno scoperto il danneggiamento il sindaco, Francesco Mazzeo, ha denunciato l'episodio ai carabinieri. "Si tratta - ha detto Mazzeo in una dichiarazione - di un gesto gravissimo che condanniamo con forza”.
Ed ha anche dichiarato che “Provvederemo nei prossimi giorni a ripristinare la targa ricollocandola nella posizione originaria".
Si sa che nella nostra terra di Calabria per difendersi dalla 'ndrangheta ci vuole la targa.
Pubblicato in
Vibo Valentia
Vibo Valentia (VV) – I Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Vibo Valentia, guidati dal Maresciallo Capo Francesco Panei, insieme a quelli della Stazione di Cessaniti, nel corso di specifici servizi finalizzati al contrasto del traffico di banconote false hanno arrestato per il reato di “Spendita e introduzione nello stato, senza concerto, di monete falsificate” Michelangelo Barbieri, 23 anni, e hanno denunciato in stato di libertà il fratello.
In particolare, i militari hanno trovato nell’abitazione dei due fratelli occultate sopra l’armadio della camera da letto di Michelangelo, 6 banconote false da 20 euro e 8 da 50 euro e tra le pieghe di una coperta nella camera da letto del fratello 8 banconote da 20 euro.
Sempre nell’ambito degli stessi servizi i Carabinieri di Vibo Valentia hanno denunciato, anche, un 43enne di origini rumene il quale dopo aver effettuato degli acquisti presso un esercizio commerciale della città ha provato a pagare con una banconota falsa da 100 euro e due ragazzi di Filandari trovati in possesso di altre 4 banconote da 50 euro.
Pubblicato in
Vibo Valentia