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Amantea. Come è strana questa società, anche amanteana! Ci preoccupiamo ( ancora oggi, quasi a porre dal”balcone” il nostro buon gusto, forse, la nostra eleganza) di mettere in sintonia i colori dei nostri vestiti e dei nostri accessori e, magari sorridendo, non dimentichiamo di cogliere l’ estrosità di chi ci passa vicino, non dico dileggiandolo, ma…. insomma.

E poi assistiamo non voglio dire … impassibili.., ma quasi , al dileggio del nostro territorio che è usato con una violenza inaccettabile.

E se finora la “tecnica” political-chic di allontanare i cassonetti della spazzatura dalle vie principali della cittadina allocandoli “lontano” dagli occhi e dal naso, ha in qualche modo offerta una falsa immagine di “eleganza” della città, oggi ci accorgiamo di quanto essa non funzioni, anzi mostri tutti i suoi limiti.

Basta andare in Via Della Libertà ( Libertà da che cosa? Certamente non dalla monnezza) per vedere la spazzatura buttata per terra dopo che sono stati allontanati i cassonetti.

E non vale nessun richiamo.

C’è un pugno duro di cittadini che non accettano la scelta dell’Amministrazione comunale e che continuano ad abbandonare la spazzatura per terra ,senza che nessuno li richiami, senza che nessuno li contravvenzioni. Non solo ma noi facciamo finta che il “problema” sia soprattutto la cacca dei cani preoccupati di portarne qualche pezzetto a casa sotto le scarpe senza preoccuparci di cose ben peggiori che ci portiamo a casa dopo essere passati sul percolato dei rifiuti.

Qualche vigile? Uno spazzino che apra le buste e legga gli indirizzi? Niente?

Se è così per favore non parliamo di igiene, d civiltà, di educazione ambientale e … tantomeno di turismo!

Solo Legambiente vigila e critica!

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Quest’anno,almeno, sembra sia stato rispettato il vecchio adagio calabrese che diceva “ L’uomo saggio non muta equipaggio se non sono i quaranta di maggio”. Quasi a dare un senso ad una primavera piovosa, molto piovosa edin cui le temperature sono state altrettanto balzane.

Ma ora l’estate sembra incombere.

Aspettiamo sempre, quella vera quando l’alta pressione entra nel mare Tirreno e si avvertono costanti temperature elevate, quando il lungomare diventa il punto di riferimento per tanti, anche non Amanteani.

Proprio in preparazione dell’estate che comincia a sviluppare il primo bocciolo, proprio per dire a tutti , e soprattutto ai primi ospiti della Pasqua, che Amantea è sempre “la città dei bagni”, ecco i primi abbozzi di preparazione all’estate

Il comune ha cominciato a pulire la spiaggia da quanto vi si è riversato a causa delle violente mareggiate e si vede l’automezzo speciale, invero più azzurro del mare sporco per le immissione di fanghiglia che portano i fiumi.

Ma anche i privati si preparano.

È il caso del Lido Azzurro, l’estate per antonomasia dell’Amantea degli anni 60 ed oltre, che comincia a trattare il recinto di legno della sua balconata sul mare.

I tronchi sono stati fortemente incisi dalle piogge , dalla salsedine, scoloriti.

Ed allora ecco il ragazzo rimuove le parti fragili, stende la segatura impastata di colla sulle parti mancanti, poi liscia il tutto, stende la prima mano di aggrappante e prepara il recinto per la mano di colore.

Azzurro, s’intende. Se no che Lido Azzurro sarebbe?

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Nulla di nuovo,dunque, e tutto secondo copione, amministrazione ormai senza coesione tra i vari componenti stante il fatto che ognuno di loro e’ spinto da interessi personali, cosa questa che non mi meraviglia affatto.

Le dimissioni dell’Ass. Cappelli sono frutto dell’implosione di questa maggioranza ormai incontrollabile a tal punto che nella casa comunale, per come riportato dalla stampa locale, si e’ recitata una vera e propria sceneggiata napoletana con tanto di urla, peraltro in un orario di servizio del personale.

Il sindaco ormai, quotidianamente, cerca di buttare acqua sul fuoco acceso e alimentato dalle divergenze tra i membri della sua giunta, ora però in seria difficoltà per l’ennesima polemica interna.

Il metodo fin ora adottato del “volemose tutti bene” con cui e’ riuscito a tirare avanti, accontentando un po’ tutti, sembra non essere efficace, troppo alta la posta in gioco per qualche consigliere.

A dire il vero, il sindaco, da persona equilibrata, non approvando e non condividendo la reazione che si e’ innescata tra alcuni componenti di giunta, di fatti prende le distanze da un assessore importante di questa amministrazione, scusandosi con lo stesso Cappelli.

Motivo delle divisioni, diciamolo, e’ il project financing del porto, altra opera ‘faraonica’ che non troverà mai fine.

Mi piacerebbe che ci rimboccassimo le maniche per ricercare soluzioni più alla portata e non progetti di fantasia, adeguare l’esistente per garantire la giusta fruibilità ai tanti diportisti e ai pescatori fortemente penalizzati, che attendono da tempo soluzioni realizzabili e veloci.

Appare, dunque, molto difficile una soluzione definitiva della questione, mentre più probabile sembra una tregua di facciata, da separati in casa ; tregua che sarebbe poco dignitosa e del tutto irrispettosa per questo paese sofferente. Insomma, quello che viene fuori e’ che si continua a navigare a vista cercando di tamponare falle che invece necessitano di una visione organica di lungo respiro.

Per far capire l’amalgama di questa amministrazione, tengo a ricordare che all’interno ci sono elementi che alle scorse elezioni, pochi giorni prima che scadesse il termine per le presentazioni delle liste, erano fortemente schierati contro l’attuale sindaco tanto che si apprestavano a presentare una loro lista in contrapposizione e che poi magicamente, notte tempo, spiccarono il famoso ‘salto della quaglia’nella lista di Tonnara, per motivi di esclusiva opportunità personale.

E’ importante ricordare che in un momento così delicato per la nostra città (i dati sono inequivocabili ed imprescindibili), ci si lascia sfuggire un importante finanziamento per la differenziata e ci si lacera sulla proroga ai funzionari che si avviano verso la pensione. Questo la dice tutta sulle capacità dell’attuale amministrazione.

Di sicuro questa profonda crisi non e’ un buon viatico rispetto ad una situazione macro economica così delicata come quella attuale. La città ha bisogno di progettualità anche e soprattutto per l’avvento imminente dell’estate.

Ad Amantea abbiamo una forte offerta di turismo balneare, manca del tutto quella di arte e cultura. Lo ribadisco da tempo, e’ fondamentale il rilancio del centro storico come volano del turismo locale, le potenzialità ci sono, basterebbe avviare un’organica politica che leghi le bellezze naturali a quelle artistiche e culturali.

Su quel poco minoranza e su alcuni di loro, vorrei spendere qualche considerazione:

Rispetto alle mie prime importanti dichiarazioni sulla vicenda della raccolta differenziata, hanno cavalcato la tigre di concerto con il loro partito di riferimento a gestione familiare, secondo un ormai datato e inutile schema politico. Nessun accenno alle mie ripetute dichiarazioni, cosa questa che li avrebbe distinti come un soggetto politico aperto al nuovo; sarebbe stata una vera rivoluzione, ma ciò non e’ avvenuto. Purtroppo il loro ruolo, mi dispiace, rimarrà quello di sempre, da quando io indossavo i calzoncini corti, marginale e di eterna opposizione.

Per il futuro politico di Amantea :

Lavoriamo per una nuova classe dirigente determinata, capace e soprattutto libera da posizioni personalistiche, che sposi l’idea di un progetto politico di sani principi per avviare una nuova stagione di profondo rinnovamento.

Una classe dirigente che sia mossa esclusivamente dalla volontà di fare gli interessi comuni per il rilancio e il ripristino del buon nome di Amantea.

Arriveremo di sicuro al momento della scelta che tutti attendiamo democraticamente, e a tal proposito ci piace metaforicamente rifarci alla famosa affermazione rivolta al povero Cappelli che ha generato la crisi: Il popolo a quel punto dovrà scegliere ‘O NOI o loro ‘ !!

 Vincenzo Lazzaroli  Dirigente PDL

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