I commercianti di Amantea, località turistica del Tirreno cosentino conosciuta ed apprezzata non solo per la qualità delle proprie spiagge e per la bellezza del paesaggio, si sono organizzati per proporre una serie di eventi che possano in qualche modo legare il caldo di luglio e agosto con il clima natalizio di novembre e dicembre. Per dare seguito a questo importante passo hanno cominciato a fare rete e ad agire in maniera sinergica, allo scopo di vivere la città come un unico spazio all’aperto, nel segno della condivisione e della spensieratezza. Nasce così il fine settimana dedicato al “black friday” che mette insieme attrattive, gastronomia, cultura e, ovviamente, la possibilità di acquistare nei tanti negozi del centro a prezzi scontatissimi. Un’ottima occasione, dunque, per anticipare il Natale, con il sorriso e con una mano sul portafoglio.
Il “black Friday” di Amantea, è proprio il caso di dirlo, aprirà le danze venerdì 24 novembre alle ore 15 con una memorabile parata di 135 ballerine che partirà dal Lido Azzurro sul lungomare, per poi percorrere via Margherita, corso Vittorio Emanuele e raggiungere piazza Cappuccini. In questo progetto sono state coinvolte tutte le scuole di danza della città che, eccezionalmente, offriranno questo spettacolo unico e irripetibile in formazione congiunta. I vari gruppi, a partire dalle ore 17, si divideranno in diversi punti per continuare ad allietare i visitatori con musica e balli. Il programma prevede esibizioni in piazza Calavecchia, piazza Mercato Nuovo, piazzetta degli Amanteani nel mondo e la già citata piazza Cappuccini.
Sabato 25 novembre tutti gli ottanta negozi aderenti all’iniziativa saranno aperti a partire dalle ore 15. Su via Margherita e corso Vittorio Emanuele si svolgeranno ben 15 spettacoli diversi, tra animatori, giochi popolari e gruppi musicali. Un percorso entusiasmante, tra vetrine ricche di prodotti scontati e spettacoli da non perdere, fino a tarda sera.
Domenica 26 novembre le attività commerciali faranno orario continuato. Sarà dunque possibile trascorrere una piacevole domenica ad Amantea fin dalla mattina. Alle 8.30, sempre dal Lido Azzurro sul lungomare, partirà il trekking urbano per scoprire le vie del paese passando dal parco della Grotta, dalla chiesa di San Francesco d'Assisi e dal meraviglioso centro storico. Scendendo dalla scalinata di San Bernardino si arriverà direttamente in centro per l'ora di pranzo, dove si potrà gustare la cucina locale, a prezzi speciali, nei vari punti ristorazione aderenti all'iniziativa. Non mancheranno le attrazioni per i più piccoli: giochi gonfiabili gratuiti in piazza Cappuccini e ben 20 mascotte dei cartoni animati che passeggeranno su via Margherita.
Il centro storico di Amantea cade a pezzi?
Purtroppo è la verità, la triste verità.
Che fare , allora ?
Continuare a farlo cadere restando vani, vuoti, inutili, inani e facendo finta di non sapere, di non vedere, di non aver capito, di non aver ricevuto comunicazioni o segnalazioni, di non avere i finanziamenti pubblici richiesti?
Può essere una soluzione, soprattutto per una politica inetta ed incapace.
Ma piano, piano Amantea perderebbe a pezzi la sua storia, il suo centro storico.
In modo irreversibile , definitivo.
Solo ad Amantea ogni politico può dire “ ma chi me la fa fare a litigare con i proprietari?”
Già!
Ma così potremmo dire “Chi me la fa fare a lottare contro la mafia ed il malaffare?
Ed ancora, chi me la fa fare a creare sviluppo per la città, a creare futuro per i giovani, a creare sicurezza per gli anziani, eccetera ?.
Allora tutti zitti. Come in passato.
Tanto la gente non parla, non si lamenta, la cultura dorme, i turisti nel centro storico non ci vanno.
Già come Andarci se le case sono pericolanti e tra l’altro molte stradelle sono chiuse!
Ce ne sono già quattro, quella Via Duomo nei pressi delle Casa sciollate, quella che da casa Mirabelli porta a San Francesco, quella che dal ponte azzurro porta alla chiesa di San Nicola di Myra, quella che da casa De Simone portava al castello.
Sono la conferma che la politica ad Amantea è orientata a “lassez faire” a nin fare nulla.
Una stradella chiusa in più sarebbe la ulteriore conferma che la politica di tutela del centro storico ad Amantea ancora deve nascere!?
Me la piglio con la politica, ma gli amanteani per taluni versi siamo peggiori!
Anche noi inani, omissivi, silenti.
Ma cosa fare? Anzi si può fare qualcosa?
Certo.
Tanti altri comuni lo hanno fatto e lo stanno facendo.
Cosa? Semplicissimo.
Il consiglio comunale deve deliberare ( facile sia alla unanimità) la volontà di recuperare il patrimonio abitativo del centro storico ed iniziare la sua riqualificazione urbana.
La giunta dovrà emanare una direttiva agli uffici disponendo la emanazione di ordinanze di messa in sicurezza e di recupero degli edifici inabitabili o crollati, intimando alternativamente o la messa i sicurezza a cura dell’ente, ma con aggravio di spesa al proprietario, o la cessione gratuita al comune.
Certamente non si potrà o dovrà fare la demolizione a spese pubbliche, come è successo!
Appena ricevuta la donazione il comune emanerà un bando di cessione ad un euro dei beni a coloro che si impegneranno alla messa in sicurezza dell’immobile.
Ovviamente sarà chiesta una fidejussione a garanzia dell’impegno.
Chissà che esista gente nel mondo che voglia apprezzare quasi ogni sera i nostri meravigliosi tramonti, avere la visione dell’azzurro del mare sotto i propri piedi, le Eolie e talvolta la Sicilia, leggere la storia di Amantea sui muri del centro storico, eccetera…..
Le foto mostrano Catocastro. Una parte ristrutturata meravigliosamente, una parte abbandonata.
Gli amici del Centro Storico
Era il 27 ottobre quando Natale Bonavita finì sotto il camion che aveva portato i plinti per la sicurezza nella fiera di Amantea.
Sono passati più di 20 giorni ma ancora non si sono tenuti i suoi funerali.
E mentre qualche amanteano pensa che si siano già svolti, la maggior parte degli altri si interroga per sapere quando saranno.
Ma, soprattutto, si interrogano per sapere il perché di questo incredibile ritardo.
Ancora non sono state adempiute le indagini autoptiche predisposte dal giudice?.
Sembra di si !
Il giudice vuole sapere di che cosa è morto Natale.
E lo stesso vogliono sapere i suoi familiari.
Ma questo il suo peregrinare nell’ospedale regionale.
Il buon Natale nell’ immediatezza dell’incidente venne ricoverato nel reparto di terapia intensiva dell’ospedale di Cosenza.
Dopo qualche giorno venne trasferito nel reparto di chirurgia d’urgenza.
Ma non fu operato.
Poi venne spostato in ortopedia.
Ma nemmeno qui venne operato.
Ed anzi fu spostato in cardiologia.
E qui morì.
Quale è stata la causa della sua morte? .
Non è dato saperlo.
Dovrà pronunciarsi il medico autoptico.
La morte è dipesa esclusivamente dall’incidente o in ospedale poteva essere fatto qualcosa per salvarlo?
E se la risposta è positiva perchè non è stato fatto?
Tanti i dubbi, ma nessuna risposta.
Ma quella di Natale è forse anche un caso di malasanità?
Mah!