
Riceviamo la seguente dura e sincera nota sulla esclusione della Calabria dal giro d’Italia e pubblichiamo anche quale segno di apprezzamento in attesa che la peudo opposizione regionale si degni di dire la sua!
“A proposito dell’esclusione della La Calabria fuori dal Giro d’Italia
Ho letto l’intervento del Presidente Oliverio in merito all’esclusione della Calabria dall’itinerario del Giro d’Italia 2019. Da operatore che da anni lavora per la promozione culturale e turistica della regione attraverso grandi eventi, in particolare di musica e spettacolo, spesso anche televisivi, sono rimasto abbastanza attonito per varie ragioni.
Innanzitutto, mi pare che il Presidente abbia tenuto per sé anche la delega al Turismo, cioè sia di fatto pure l’Assessore al ramo.
Credo che sia surreale dover leggere che un Presidente di Giunta Regionale e, al contempo, Assessore Regionale al Turismo, peraltro così enormemente interessato al Giro d’Italia, debba attendere la pubblicazione sui giornali per conoscerne l’itinerario, piuttosto che trattarne a tempo debito la programmazione, impegnando se il caso anche fondi regionali (normalmente usati ad abbondanza per centinaia di cosucce locali senza alcuna risonanza e ricaduta).
Un tale interesse all’evento avrebbe perfino potuto portare ad un tavolo di lavoro con le regioni vicine. Nulla anche in tal senso!
Secondo aspetto che mi lascia meno sorpreso, avendo conosciuto il suo rispetto per chi fa Impresa nel campo della promozione e della cultura, è il far finta di non sapere che il Giro d’Italia di Ciclismo sia organizzato da un’Impresa, cioè una società privata che si chiama RCS Sport Spa (Rizzoli Corriere della Sera), che evidentemente valuta di anno in anno la fattibilità tecnico-economica secondo criteri del massimo livello di professionalità, disponendo dei maggiori esperti del settore in merito ai percorsi e secondo bilanci preventivi che tengono conto delle ingenti spese di un simile evento.
Credo che qualcuno abbia spiegato al Presidente che funzioni pure con contributi locali e che, spesso, dal Sud non vengano pagati, magari fino a transazioni e riduzioni forzate, come mi risulta sia accaduto proprio lo scorso anno in Calabria!
In questo caso non si tratta di un’impresa calabrese a cui la politica e la mala amministrazione possono fare le torture, tra mancati pagamenti, disfunzioni burocratiche, superficialità, problemi tecnici.
Spesso la politica nostrana pensa che i Grandi Eventi si organizzino con la bacchetta magica o, come nel caso specifico, attraverso associazioni di dilettanti e non imprese di professionisti.
Un Presidente che avalla il dimezzamento dei contributi alle Imprese in un bando pubblico per Grandi Festival per la promozione e valorizzazione della Regione, solo per il fatto che siano Imprese e indipendentemente dalla graduatoria e quindi dal merito, credo che avrebbe fatto meglio a tacere.
Dalla mia esperienza ultratrentennale, peraltro da calabrese, devo purtroppo confermare che organizzare grandi eventi in Calabria significa spesso doversi imbattere in problematiche burocratiche surreali e nell’indifferenza dei più, al punto da chiedersi se abbia più senso mollare e andare altrove.
Il discorso sulla promozione della Calabria attraverso veri Grandi Eventi dovrebbe essere programmatico e non casuale.
In passato, la Regione ha finanziato grandi eventi televisivi, trasmessi perfino in mondovisione; oggi si preferisce la politica della polverizzazione delle risorse attraverso mille seratine spacciate per grandi eventi unici al mondo, in barba ad ogni criterio di qualità e reale raggiungimento di obiettivi di valorizzazione e promozione della Regione.
La tappa del Giro d’Italia dovrebbe ricadere in un calendario ben studiato e programmato di eventi televisivi nazionali e internazionali annuali a cui puntare, non essere notizia appresa per caso sugli organi di stampa. In realtà, non è colpa di chi organizza un giro di mezz’Italia, se c’è una mezza Italia che non gira e, non caso, resta indietro in tutto!
Ruggero Pegna
Venerdì 2 e sabato 3 novembre saranno regolarmente in pagamento le pensioni in tutti gli uffici postali della provincia di Cosenza.
La pensione può essere riscossa direttamente allo sportello durante gli orari di apertura o agli Atm Postamat (fino a € 600 al giorno, 24 ore su 24), se si è in possesso della carta Libretto o della carta Postamat.
E’ infatti possibile richiedere l’accredito della pensione sul libretto postale o sul conto Bancoposta.
Con tale modalità inoltre si potrà usufruire gratuitamente di una polizza assicurativa che consente un risarcimento fino a € 700 all’anno sui furti di contante subiti nelle due ore successive al prelievo effettuato sia dagli sportelli postali sia dagli Atm Postamat o bancari.
Poste Italiane ricorda infine che, per il pagamento dei bollettini postali, per gli ultrasettantenni è prevista una commissione ridotta a € 0,70.
Assicurazione gratuita contro furti e scippi fino a € 700 per chi ha scelto l’accredito su Libretto Postale o conto Bancoposta
Cosenza 31/10/2018 – Poste Italiane – Media Relations
Nel pomeriggio di oggi 29 ottobre probabilmente per il grande caldo ed il forte sole sulle colline di Cannavina scoppia un incendio che piano, piano spinto dal forte vento sale verso le abitazioni che sono più in alto verso la vecchia statale che un tempo portava a Cosenza via San Pietro in Amantea.
Autocombustione, quindi? Macchè sono sempre questi maledetti piromani!
E per fortuna che il comune aveva emanato una apposita ordinanza per la pulizia dei terreni, quella pulizia che riduce i rischi di incendio.
Una ordinanza che come al solito non viene mai rispettata né fatta rispettare.
Gli abitanti della casa soprastante hanno già subito gli effetti di un grave incendio e la loro casa si è salvata grazie al coraggio dei carabinieri di Amantea
Anche questa volta sono intervenuti
Non sono intervenuti invece i Vigili del Fuoco.
E ad Amantea non esiste più la Protezione civile comunale.
E così non è rimasto che pregare.
Ed il Signore ha mandato giù una benefica pioggia che ha spento i diversi focolai che riempivano la collina di Cannavina.
(Foto dal web)