Leggiamo che a Scalea da oggi 8 marzo e fino al 10 marzo è presente il camper nella foto che eseguirà tre giorni di esami mammografici.
L'unità mobile per la mammografia è giunta in via Lauro, davanti alla sede del Centro donna.
E da oggi e fino al 10 marzo sarà possibile eseguire l'esame mammografico all'interno dell'unità mobile.
Non solo ma oggi pomeriggio, con inizio dalle ore 17.00 si sta svolgendo un incontro organizzato al centro donna.
All'appuntamento di oggi partecipano i medici di base e gli operatori sanitari ospedalieri e territoriali.
Sono previsti interventi :
-dei medici radiologi, Anna Pia Cerbino e Simone Sollazzo;
-del medico radiologo screening, Giuseppe De Lio;
-della senologa Valeria Truscelli;
-della responsabile screening, Anna Giorno;
-del direttore sanitario del Tirreno, Angela Riccetti;
-del direttore sanitario Asp Giudiceandrea;
-del direttore generale, Raffaele Mauro.
Sono previsti i saluti del sindaco Gennaro Licursi, della presidente del Centro donna, Giuseppina D'Amante, dell'assessore alla sanità, Marcello D'Amico, dell'assessore alle politiche sociali, Roberta Orrico. Modera gli interventi Emilia Manco.
E’ una buona cosa ma non possiamo non ricordare che Scalea è vicina agli ospedali di Praia e di Cetraro oltre che alle cliniche di Belvedere Marittimo
Amantea, invece, ne è lontana e non ha un mammografo.
Non è questione di bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto.
Il bicchiere perde!
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Alto Tirreno
Caro Salvatore,
ho letto con viva attenzione la tua ultima nota stampa sulle patologie dei tumori del colon, della mammella e della prostata.
Quello che contesto fortemente della tua nota è la parte in cui inviti gli ultraquarantacinquenni a “recarsi presso le strutture sanitarie per effettuare gli esami e le analisi, quelli delle feci, le mammografie e quello del PSA, che possono favorire una diagnosi preventiva ed interventi efficaci in grado di scongiurare tristi epiloghi?”.
Da noi ( parlo di Amantea e del Basso Tirreno Cosentino) per eseguire una mammografia occorre aspettare da 12 a 13 mesi. E perfino andare a Cetraro che dista oltre 60 km e che non è collegato in nessun modo ad Amantea!!!! Figurarsi ai comuni dell’hinterland.
Ecco perché è oltraggioso che tu ci ricordi che “ Si tratta, in fondo, di esami ed analisi che non hanno costi elevati e che possono, al contrario, far risparmiare grandi risorse economiche e, quel che più conta, enormi costi umani”.
Ed ancora più oltraggioso è che tu ci ricordi che la politica calabrese “ giorno dopo giorno” discuta ” accanitamente soprattutto dei conti ‘in rosso’, per attribuirne la responsabilità alla Giunta attuale o a quelle in carica precedentemente”, e “poco o nulla si propone di fattibile per ridurre i costi del settore e per alleviare le sofferenze dei calabresi ammalati.”
A chi ritieni debba essere addossata la responsabilità di questi vergognosi tempi di attesa se non alla politica, se non a voi che, ieri Loiero, ed oggi Scopelliti, gestite la sanità calabrese in modo vergognoso ?
Una sola domanda a te ma che vorrei rivolgessi in Consiglio regionale : “Le vostre donne, madri, sorelle, mogli e figlie, aspettano anche loro 13 mesi per una mammografia? Se la risposta è si dovreste vergognarvi, se la risposta è no dovreste vergognarvi . Comunque sia ritengo dovreste vergognarvi . E noi con voi!”
E per carità, mi fermo qui, e non ti ricordo , né ti chiedo se sai cosa occorra fare per un ricovero nei nostri ospedali perfino in Hospital day come avviene in tutta Italia per fare accertamenti integrati.
Non ti chiedo certo di dimetterti, visto che sei uno dei pochi “nobili” della politica calabrese, ma di attaccare con violenza questa politica becera e vergognosa che purtroppo ci governa e crea quello che tu vorresti combattere a parole e con un mammografo per 120 mila persone!
Giuseppe Marchese
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Calabria