Sempre difficile da scendere la rampa che conduce al magazzino di carlino Massali ed al misterioso armadio dove compaiono e scompaiono effigi e micro segni.
Niente in confronto alla difficoltà di percepire altri segni e di intellegerli con chiarezza.
Quello di oggi pomeriggio visto da decine e decine di persone, e da noi di Tirrenonews con una semplice macchina fotografica impresso nella scheda interna e poi ribaltato sul nostro pc, appare di difficile comprensione.
Ognuno ha visto qualcosa. Chi ha visto semplicemente il segno della croce, chi ha invece visto la parte superiore di una J di Jesus.
Se fosse così sarebbe il primo segno della “presenza” di Cristo. Un segno difficile, invero. Non è la prima parola di Gesù , la “G” come è quella di Gegè.
È la “J” di Jesus, il nome ebraico di Gesù, non a tutti noto.
Definitivamente scomparsi quasi tutti gli altri segni ed effigi.
Restano il “GEGE” sulla fiancata laterale dell’armadio e questo segno “ J” su uno degli sportelli centrali dello stipo
Intorno come sempre preghiere.
Continua poi è la presenza di fedeli o di semplici curiosi.
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La sera nel deposito di Massali in Via Lava Gaenza si prega.
E Carlo Massali di ritorno da Medjugorie ha portato una statua della Madonna che è stata posta di fronte alle donne oranti con alle spalle l’armadio del “mistero”.
Ma stamattina i nuovi segni!
La Madonna si trovava vicino alla fiancata dell’armadio, là dove erano comparse le prime immagini di Giovanni
E sulla fiancata il diminuitivo di Giovanni : GEGE’
Infine sul tavolino di fronte alla parete delle effigi era stato lasciato un foglio bianco ed una penna.
Il segno del desiderio dei familiari di comunicare.
Un desiderio che è stato esaudito
Sul foglio la stessa scritta dell’armadio “ GEGE’”.
E sulla scritta un po’ della terra di Medjugorie, quasi a voler indicare il suo viscerale rapporto con la Madonna.
Quella di MEDJUGORIE in particolare.
Il figlio di Carlo apre appositamente per noi ed appena aperto la gente, donne in silenzio, si avvicinano.
Torneranno stasera quando il magazzino-chiesa sarà aperto alla preghiera
Nel pomeriggio invece dovrebbe giungere da Cosenza il dr Luca Chianelli del Centro Investigazioni Scientifiche che ha condotto le prime indagini
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