Sergio Ruggiero Consigliere comunale del Gruppo “La Nuova Primavera” ha inviato stamattina, con protocollo 13259, una interrogazione al sindaco Monica Sabatino ed a tutti i consiglieri comunali.
Eccola:
“Al Sindaco del Comune di Amantea prof.ssa Monica Sabatino
Epc a tutti i Consiglieri Comunali del Comune di Amantea
Oggetto: Interrogazione a risposta scritta. Integrazione alla richiesta prot. 13173 del 19.09.2016.
Lo scrivente Consigliere comunale integra la precedente interrogazione con un altro punto di domanda, sempre riferito alla questione della depurazione fognaria.
Nel corso del medesimo Convegno organizzato dalla CGIL sulla depurazione, il Sindaco di Nocera Gigliotti ha dichiarato che il comune di Amantea avrebbe accumulato un debito di 3.156.000 euro, a fronte di versamenti effettuati per “sole” 896.000 euro.
Inoltre, sempre secondo il Sindaco Gigliotti, Amantea dovrebbe e Nocera la somma di 444.000 Euro per via delle spese di funzionamento degli impianti di sollevamento delle stazioni n 12, 13, 14 e 15, per il quadriennio 2009-2014”.
Conclude, poi, il consigliere Sergio Ruggiero manifestando la sua viva preoccupazione sulla situazione debitoria del comune e scrivendo :
“Lo Scrivente chiede nel merito una risposta che chiarisca questa importante situazione debitoria la quale, se confermata, mette in discussione tutta l’impalcatura contabile dei bilanci approvati da Codesta Maggioranza e minaccia di fatto la sostenibilità finanziaria dell’Ente.
Amantea 27.09.2016 Cordialmente Sergio Ruggiero”
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Primo Piano
Non tutti i Comuni calabresi pagano la fornitura idrica e così la Regione accumula crediti su crediti.
Sembra si sia ormai giunti ad oltre 350 milioni di euro. Chi più chi meno.
Per esempio Reggio Calabria ha un debito di circa 80 milioni di euro.
Catanzaro, avrebbe quasi 22,4 milioni di euro di debiti, Cosenza, ne avrebbe più di 19,5 milioni.
E senza dimenticare Gioia Tauro (con 11,2 milioni di debito), Lamezia Terme (con 14 milioni) e Locri (con 10,3 milioni).
Parliamo di 207 tra comuni ed enti su 409
Nell'elenco figurano ci sono anche piccole amministrazioni come Acquaro, che pesa sui conti della Regione per 13.825,85 euro o Cleto, che ne deve versare 12.284 euro, o Civita che deve solo 505 euro.
Ma anche Palizzi con i suoi quasi 2,5 milioni di euro di debiti.
E poi ci sono i medi comuni ed i vecchi carrozzoni come l’Arssa, che pesa sulle casse regionali per 4.333.907,26 di euro.
Tra i medi comuni si segnalano Bovalino, oggi sotto commissariamento, che ha accumulato un rosso di 5.732.588,28 euro ed Amantea che deve alla regione 3.281.044,03 euro.
Ed ancora Rocca Imperiale con circa 314mila euro di debito, Camini (€ 254.228,03), Cassano allo Jonio (€ 100.501,14), Cropani (€ 2.695.486,27), Feroleto della Chiesa (€ 297.138,41), Gasperina (€ 308.738,10), Lungro (€ 19.536,26), Paola (€ 3.545.510,40), S. Giovanni in Fiore (€ 1.667.220,28), Scilla (€ 1.644.939,21), Siderno (€ 1.849.802,35), Squillace (€ 241.532,93) e Vibo Valentia (€ 3.150.000,00).
Ma ci sono anche i comuni che aspettano invece l'esito del ricorso presentato.
Parliamo tra gli altri di S.Nicola da Crissa, S. Pietro a Maida, Sorianello, Tortora, Mendicino, Pizzo, Briatico, Gerocarne, Locri e Cenadi.
Né mancano quelli che hanno deciso di mettersi in regola con Catanzaro, anche grazie a piani di rateizzazione concertati con l'ente
Invero una piccola serie di Comuni, fra cui Belvedere Marittimo, Calanna, Castrolibero, Cirò, Fabrizia, Laino Castello, Montepaone, Praia a Mare e Rogliano.
Ed infine non mancano i comuni virtuosi e senza debiti, tra cui Belvedere Spinello, Casabona, Centrache, Cirò Marina, Gizzeria, Grisolia, Isola Capo Rizzuto, Oppido Mamertina, S. Agata del Bianco, S.Demetrio Corone, Samo e Zaccanopoli.
Insomma un panorama completamente diverso l’uno dall’altro e senza che siano premiati i comuni seri o sanzionati gli altri!
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