
Russo: «Inaccettabile privare la popolazione di un diritto fondamentale»
CROSIA (Cs) – Martedì, 27 Luglio 2021 – Diritto alla salute, ancora disagi nel territorio di Crosia per la sospensione del servizio di Guardia Medica di Mirto. Appello del sindaco Antonio Russo al Prefetto di Cosenza, S.E. Cinzia Guercio, affinché intervenga subito a redimere una situazione paradossale, inaccettabile e imbarazzante che rischia di alimentare sfiducia tra la popolazione e di sopprimere un diritto fondamentale garantito dalla costituzione.
«È inaccettabile – scrive il sindaco Antonio Russo - che una comunità come Crosia, con una popolazione stabile di 12mila abitanti e che nel periodo estivo raggiunge una utenza di oltre 20mila residenti, possa rimanere totalmente priva del servizio sanitario pubblico. È davvero una situazione deprecabile che si protrae ormai da mesi e che oggi è arrivata al suo culmine, addirittura con la sospensione del servizio di Guardia medica. Non contestiamo soltanto il metodo e i modi – aggiunge il Primo cittadino - ma anche i tempi, perché non è consentito comunicare la chiusura di un presidio sanitario così importante solo a cose fatte. Questo è frutto di un governo scellerato del diritto alla salute che trova il suo culmine in una gestione commissariale regionale e provinciale che ha fallito su tutta la linea».
«Solo ieri al protocollo del Comune – ricorda il Sindaco - è giunta la nota da parte dell’Asp di Cosenza in merito alla sospensione del servizio di guardia medica di Mirto che si sarebbe protratta fino a stasera. Questo non ha permesso di informare in tempo residenti e turisti di questo gravissimo disagio, tutt’ora in corso. È una condizione di contrazione del diritto alla salute mai verificatasi fino ad oggi in un periodo, tra l’altro, in cui la Sanità dovrebbe essere garantita ad ogni livello ed in forma capillare. Ora, quello che ci chiediamo è: come mai, nonostante ci siano leggi speciali dello Stato che proprio in questo momento di emergenza sanitaria nazionale mettono a disposizione risorse economiche importanti per l’assunzione di nuovo personale medico, e alla luce anche di un ulteriore Decreto Calabria che queste risorse le accresce in maniera esponenziale, non si provveda a garantire tutti i servizi necessari alla popolazione?»
«Rimaniamo basiti di fronte a questa situazione – dice ancora Russo - che, tra l’altro, dirotta gli utenti sui presidi ospedalieri del territorio dove sussiste una condizione conclamata di disfunzioni e disagi. A questo punto facciamo appello al Prefetto di Cosenza, affinché intervenga immediatamente per individuare responsabili e inadempienti che hanno e che stanno generando un disservizio inaccettabile a una popolazione stanca e ormai priva di fiducia nei confronti delle istituzioni. Chi ha responsabilità è giusto che paghi e vada a casa».
Cesa affida a Cedolia il ruolo di Commissario ad Acta per la campagna di adesioni
CATANZARO – Martedì, 20 Luglio 2021 – Ripartire dopo la pandemia, al via la campagna tesseramenti straordinaria dell’UDC. Il segretario nazionale del Partito, On. Lorenzo Cesa, ha nominato i nuovi commissari regionali per le attività di adesione. In Calabria sarà il vice commissario regionale Flavio Cedolia ad occuparsi delle nuove adesioni all’Unione di Centro.
È quanto fa sapere lo stesso Segretario nazionale del partito che nei giorni scorsi ha firmato la delega di Commissario ad Acta per il tesseramento per la Calabria indicando proprio Flavio Cedolia per questo incarico.
«La campagna di adesione all’UDC – si legge nella nota del Segretario Cesa – segna la ripresa delle attività del Partito dopo la lunga parentesi imposta dalla pandemia da Covid-19 e determinerà la platea elettorale per il rinnovo delle cariche ai vari livelli».
Pertanto, per garantire la regolarità delle operazioni di adesione al partito in Calabria il Segretario nazionale ha individuato la figura di Flavio Cedolia, che porta con sé un grande bagaglio di esperienza all’interno dell’UDC sia nella fase di programmazione che di organizzazione.
Da oggi e per le prossime settimane sarà dunque attiva su tutto il territorio Calabrese la campagna di tesseramento che porterà, così, a breve ad una nuova fase congressuale per nomina delle cariche dirigenziali.
Chi tocca i fili dell’alta tensione muore. Caro Renzi, sei stato qualche volta in campagna? Hai notato che sui pali della luce e sui traliccidell’alta tensione c’era un cartello con la scritta:- Chi tocca i fili muore ?-. Da bambino sei salito, con gli amichetti, sui tralicci dell’alta tensione? Se avessi toccato quei fili saresti morto. Ora che sei grande, sei stato Segretario di un grande partito politico, ne hai fondato uno più piccolo, sei stato Presidente del Consiglio, hai mandato a casa prima Enrico Letta e successivamente Conte, non lo hai capito che certe cose non solo non si devono dire ma non si devono neppure fare? Non lo sapevi che se minimamente tocchi la Magistratura sei fregato? Ecco, hai attaccato le toghe e subito sono scattate due inchieste: una per false fatture e l’altra per il viaggio all’estero ad Abu Dhabi. Quando noi eravamo ragazzini e frequentavamo le scuole elementari cantavamo:- Mussolini non si tocca, chi lo tocca va alla fossa -. Eravamo in regime fascista e guai a chi osava criticare il Duce, il fondatore dell’Impero. Ora viviamo in un altro regime, dicono democratico, però la musica è rimasta sempre quella. Lo spartito è uguale. Le toghe non si toccano, chi le tocca va alla fossa. Non lo sapevi? Nessuno te lo ha mai detto? Bastava fare qualche telefonata a Berlusconi o ai familiari di Bettino Craxi. Quando si toccano le toghe generano scintille, come del resto i fili della luce elettrica. Con la pubblicazione del tuo ultimo libro “Controcorrente” ti sei voluto togliere qualche sassolino dalle scarpe. Male hai fatto. Ora, puntualmente, ti sono arrivati addosso ai tuoi danni due nuove inchieste da parte della Magistratura, una dalla Procura di Roma e l’altra dalla Procura di Firenze. Sei indagato, fra l’altro, insieme al manager dei Vip Lucio Presta, per finanziamento illecito alla politica. Che strano questo tempismo! Ma tanto strano non mi pare. Sono 30 anni che succedono queste cosette. La Magistratura è una casta intoccabile, e ripeto fino alla noia, tu lo dovevi sapere. Mi dispiace, caro Renzi, ma farai la fine di Craxi e Berlusconi con questa grande differenza:- Tu non avrai mai i soldi di Berlusconi per affrontare tutti i processi -. E’ una vendetta, amico mio, colpevole di aver abbandonato il Pd, di aver fondato un altro partito sottraendo Deputati e Senatori al Pd, di aver affossato prima Letta con quel “Stai sereno, Enrico” e poi ultimamente Conte. La vendetta, dovresti sapere, è un piatto che si mangia freddo, ma a volte rimane sullo stomaco. Se te ne stavi buono buono non sarebbe successo nulla. Hai voluto strafare e ora te la faranno pagare. Fino ad ieri eri considerato un cittadino irreprensibile, oggi sei un indagato dalla Magistratura e sento un tintinnar di manette come al tempo di Di Pietro. Lo sai il Perché? Semplice: hai voluto toccare quei fili pericolosi. Arrieccocci, direbbe qualcuno, che le iene si affacciano dalla tana per avvertire la vittima di turno:-Attenta, altrimenti ti sbrano -.