
Parliamo di Coreca, quel luogo che il sito comunale di Amantea ascrive tra”Le Bellezze Naturali” insieme al Parco Marino Regionale "Scogli di Isca", alla Grotta ed al Lungomare , e che così mirabilmente descrive: La scogliera di Coreca
Coreca è una frazione situata 3 km a sud di Amantea. Qui si può ammirare uno dei tratti di costa più belli del BTC. La scogliera è composta da un grande scoglio ormai fuori dall'acqua, chiamato scoglio di coreca, e da moltissimi altri scogli sommersi ed altri che affiorano dalle acque.
La limpidezza dell'acqua permette di ammirare anche gli scogli sommeri che costituiscono habitat per molte specie di pesci.(Tutto il testo è riportato a piè di articolo e nella sua interezza)
In realtà Coreca è stata negli anni sessanta la punta di diamante del Turismo amanteano nella sua fase iniziale e prima che il Lido Azzurro diventasse il più grande attrattore del tirreno cosentino
Coreca in quegli anni era completamente fuori dall’acqua e le sue spiagge, a nord ed sud dello scoglio erano le più ricercate sia dagli amanteani che dai turisti dell’interno della calabria o dei primi ospiti delle strutture alberghiere.
Poi man mano, al pari delle altre meravigliose spiagge amanteane , iniziò il loro degrado. Le mareggiate le spogliarono della sabbia che le adornava e che i fiumi per secoli avevano ricostituito fino a creare la piana di Amantea e quella di Oliva-Coreca.
E fu così che iniziò il business delle scogliera artificiali e della ricostituzione anche essa artificiale delle spiagge .
Ma andiamo alla storia del progetto.
Era l’11 febbraio 2010 quando la commissione straordinaria che gestiva il comune di Amantea con atto di giunta n 18 deliberava la “ Approvazione in linea tecnica del progetto preliminare di “Lavori di difesa del litorale in località Coreca”.
La delibera venne adottata dal dr Giorgio Criscuolo e dal dr Pietro Tescione, assente Francesco Sperti.
Il progetto prevedeva una scogliera di 107,00 ml con una quota della cresta di +2.00 ml imbasata alla profondità – 3,50 con massi naturali da 3-7 tonnellate.
Il progetto prevedeva un osto di 550.000,00 euro finanziati per 200 mila euro dalla regione, per 200 mila euro dal comune e per 150 mila euro dalla ferrovia.
Il 23 novembre dello stesso 2010 la giunta con delibera 328 approvava il progetto definitivo e chiedeva un mutuo di 200 mila euro.
La delibera era adottata da Tonnara, Tempo,Ruggiero, Mazzei , Carratelli, Vadacchino, Suriano, assente soltanto Cappelli.
Si scatenavano quasi immediatamente le reazioni delle associazioni ambientaliste e degli abitanti della zona preoccupati del “ terrificante impatto ambientale che avrebbe deturpato in modo irreversibile la maestosa e ineguagliabile bellezza di Coreca”
Il forte movimento popolare determinatosi suggerì al Sindaco del tempo Franco Tonnara la opportunità di chiedere una Valutazione di Impatto Ambientale inizialmente esclusa dalla commissione stante il fatto che l’area di Coreca non rientrava( e non rientra) tra le aree protette.
Ora decorsi ben più di tre anni ritorna il progetto e la sua realizzazione ed i problemi irrisolti.
Il problema iniziale era quello di sapere “come tentare la protezione dell'area senza stravolgerne l'aspetto?”
In quel tempo si leggeva “Concludo ritenendo probabile che il Sindaco e l’Amministrazione tutta si faranno promotori di soluzioni condivise con la cittadinanza che in varie forme si sta esprimendo; se ciò non dovesse accadere si attiverebbe una mobilitazione di massa, a salvaguardia dello scoglio simbolo dell’identità amanteana, che investirebbe la contenuta Amministrazione che da quasi un anno sta governando in “solitudine” senza opposizione. Ma con le elezioni amministrative alle porte, credo, “emergerà” una opportuna ragionevolezza istituzionale…vedremo”.
Oggi invece dalla democratica assemblea popolare svoltasi nella sala consiliare è emersa, tra l’altro, la considerazione della opportunità che il comune chieda la VIA( ma non doveva averla chiesta nel 2010-inizio 2011?) prendendo così tempo( si parla di 6 mesi) “tanto fra 6 mesi avremo una amministrazione politicamente diversa e funzionari diversi con la possibilità di risolvere il problema”
Concludiamo anche noi con un sibillino “vedremo”.
Le Bellezze Naturali |
Parco Marino Regionale "Scogli di Isca" Il Parco Marino Regionale "Scogli di Isca"è un tratto di mare prospicente l'estremità meridionale della catena costiera tra Amantea ed il vicino Comune di Belmonte Calabro. L'isca è composta da due scogli che distano circa 800 metri dalla costa, il più piccolo a sud è denominato Isca piccola, ed il più grande a nord Isca Grande. I fondali sono meravigliosi e raggiungono un profondità massima di 25 metri. La Flora e la fauna marina la fanno da padroni, qui hanno stabilito il loro habitat Cernie e Murene oltre ad un gran numero di altri pesci. La scogliera di Coreca Coreca è una frazione situata 3 km a sud di Amantea. Qui si può ammirare uno dei tratti di costa più belli del BTC. La scogliera è composta da un grande scoglio ormai fuori dall'acqua, chiamato scoglio di coreca, e da moltissimi altri scogli sommersi ed altri che affiorano dalle acque. La Grotta E' una grandissima insenatura naturale posta sotto al centro storico. Nell'antichità, quando le acque del mare arrivavano alle mura della città, la grotta era un approdo per velieri e mercantili. dall'interno della grotta era stato creato un passaggio che permetteva di arrivare all'interno delle mura fortificate Il Lungomare E' sicuramente uno dei fiori all'occhiello di Amantea. Nella zona del lungomare la spiaggia si sviluppa per parecchie decine di metri grazie anche agli interventi che da sempre hanno mirato a conservare l'arenile. L'arenile è prettamente sabbioso con la presenza di ciottolini nelle immediate vicinanze della battiggia. |
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Perviene e pubblichiamo la seguente nota stampa di Gianfranco Suriano
“In data 24 luglio 2014, l’Amministrazione comunale ha fornito al Comandante del Corpo di Polizia Municipale gli indirizzi concernenti l’espletamento del servizio di competenza al fine di riorganizzare e ottimizzare lo stesso.
L’atto d’indirizzo in questione, evidentemente per ragioni di trasparenza, è stato reso pubblico, tant’è che ne è stata data notizia anche sugli organi di stampa e sui siti web.
Nell’apprendere l’iniziativa non si può che condividere l’azione dell’amministrazione quando va nella direzione di migliorare l’efficacia e l’efficienza dei servizi offerti ai cittadini contribuenti. Ma alcune riflessioni vanno fatte.
Lo specifico atto d’indirizzo, a differenza di altri servizi, è stato emesso solo nei confronti del Corpo di Polizia Municipale, che peraltro è costretto a lavorare in uffici del tutto inadeguati e sotto organico anche a causa dell’ingiustificata e mancata stabilizzazione dei vigili precari. A tal proposito, ricordo che per un paese di oltre 14.000 abitanti sono previsti per legge almeno 20 agenti full time e attualmente ad Amantea ne risultano in servizio solo 10.
Inoltre, l’atto d’indirizzo, non si limita a fornire le direttive ma impartisce anche vere e proprie modalità operative mentre la legge regionale in materia prevede che spetta al Comandante della Polizia Municipale determinare le modalità operative.
L’iniziativa dell’Amministrazione comunale, tra l’altro resa pubblica e intrapresa solo nei confronti del Corpo di Polizia Municipale, genera quantomeno qualche dubbio sulla capacità, da parte del Comandante, a gestire il servizio.
Invito l’Amministrazione comunale a comunicare alla città, come fatto con l’atto d’indirizzo in questione, i dati storici, ad esempio, degli ultimi 20 anni relativi agli introiti da sanzioni emesse anno per anno. Invito anche a comunicare la parte delle risorse finanziarie, incassate per sanzioni emesse, utilizzate dal Corpo di Polizia Municipale.
Quando si danno gli indirizzi e gli obiettivi da raggiungere ad un servizio, questi devono essere commisurati alla dotazione organica, ai mezzi e alle risorse finanziarie a disposizione dello stesso servizio. Credo che questa sia un’elementare regola per chi vuol sovrintendere a un determinato servizio pubblico al fine di raggiungere migliori risultati.
Allora sorgono spontanee alcune domande da porre all’Amministrazione in carica. Se si vuole migliorare il servizio di Polizia Municipale perché non si aumentano le risorse umane con la stabilizzazione dei precari? Perché non si trasferiscono gli uffici del Comando presso la “mega” struttura del Campus, costata ai contribuenti milioni di euro e non utilizzata a dovere? Perché non si assegna al Comando del Corpo un adeguato budget finanziario, mediante l’attuazione dei piani economici di gestione, in modo da evitare che gli agenti, ad esempio, debbano prestare servizio estivo con abbigliamento invernale come spesso finora accaduto?
Certamente si può e si deve sempre migliorare ma questo principio non vale solo per i dipendenti pubblici ma vale anche e soprattutto per gli amministratori comunali.
Infine, da ex Amministratore del Comune di Amantea, colgo l’occasione per ringraziare il Comandante Emilio Caruso e tutti gli agenti del Corpo di Polizia Municipale di Amantea per il sereno, costruttivo e collaborativo rapporto tenuto con il sottoscritto, che ha consentito di gestire e risolvere, seppur tra mille difficoltà, diverse problematiche nell’interesse della comunità di Amantea e della frazione di Campora San Giovanni”.
Nota stampa del 7 settembre di Gianfranco Suriano
Riceviamo e pubblichiamo la seguente nota stampa di Gianfranco Suriano
“Molti cittadini e soprattutto commercianti mi chiedono chi sia il delegato, dell’Amministrazione comunale in carica, in materia di commercio.
Poiché il settore del commercio è uno degli elementi centrali del tessuto economico cittadino, la domanda è pertinente e credo che la chiarezza nei confronti di tutta la cittadinanza dovrebbe essere un punto cardine dell’azione amministrativa.
Ebbene, dopo che nel mese di giugno scorso sono state comunicate le deleghe assessorili e consiliari ai componenti dell’attuale maggioranza di governo, quelle al commercio, alle fiere, al Campus e ai rapporti con le Associazioni assegnate alla Consigliere Caterina Ciccia sembrano sparite.
Non vi è più traccia sul sito del Comune di Amantea, sono uscite sulla stampa notizie di una probabile rinuncia della stessa Consigliera, altre voci parlano di possibile revoca delle deleghe da parte del Sindaco.
Insomma, su tale vicenda regna la confusione e il buio più totale!
Il buon senso vorrebbe che sulla vicenda parlassero i diretti interessati.
E’ un fatto di correttezza e trasparenza istituzionale!
Invece, tutto tace e così la categoria dei commercianti sembra non avere precisi e ben individuati interlocutori istituzionali.
Si parla di politiche per la crescita economica e, quindi, occupazionale di Amantea e Campora e poi non si chiarisce chi, al Comune, ha la responsabilità politica di uno dei più importanti settori economici della città!
Non voglio pensare che tale confusione sia il frutto di un voluto disinteresse da parte dell’Amministrazione nei confronti dei commercianti già pesantemente colpiti dalla drastica riduzione della presenza di turisti estivi.
Altrettanto grave sarebbe il fatto che tale situazione sia frutto di scarsa cultura istituzionale da parte degli amministratori interessati dalla vicenda. In ogni caso, credo che sia un sacrosanto diritto per i commercianti, sapere chi è loro il diretto interlocutore istituzionale, in quanto la vicenda non può essere ridotta ad una questione personale tra il Sindaco e la Consigliera Ciccia.
Come da più parti dicono, questa Amministrazione ha vinto le elezioni e deve governare, ma governare vuol dire assumere responsabilità piene, chiare e dirette e non giocare come i ragazzini a nascondino!
Gianfranco Suriano Ex Consigliere Comunale al Comune di Amantea