
Il sindaco ha disposto la convocazione del consiglio comunale per il 18 maggio ed ha emanato la seguente nota stampa:
“ È notizia di questi giorni la chiusura della locale tenenza della guardia di finanza, l’ufficialità l’ho avuta come sindaco mercoledì 11 maggio nel corso dell’incontro avuto con il comandante della locale stazione Antonio Cassano e il capitano della compagnia di Paola Matteo Angelillis.
Gli ufficiali durante il colloquio intercorso mi hanno spiegato le ragioni che hanno portato il comando generale ad effettuare la chiusura della nostra tenenza e le ragioni addotte di razionalizzazione ed efficientamento del servizio potrebbero essere condivisibili se non parlassimo di un presidio di legalità.
Ho palesato ai militari che avrei messo in campo tutte le iniziative possibili per scongiurare tale chiusura nella consapevolezza che la perdita di un presidio di legalità così importante è per la città ed il comprensorio un depauperamento in termini di percezione di presenza dello Stato, di sicurezza e di qualità della convivenza civile.
In un epoca storica in cui le mafie non sono più quelle delle faide e degli attentati, almeno nel nostro territorio, ma quelle che si inseriscono nelle attività, negli appalti e nelle aziende per la loro esigenza di ripulire il denaro proveniente da attività illecite la nostra città e il nostro comprensorio hanno la vitale necessità di avere un punto di riferimento vicino e tangibile per credere e avere fiducia nella giustizia.
Per tale ragione, mentre stiamo tentando di avere un incontro al Ministero di competenza, terremo mercoledì 18 maggio alle ore 16 un consiglio comunale aperto ai sindaci del comprensorio ,alle associazioni e alla cittadinanza durante il quale stileremo un documento da inoltrare alle autorità competenti per chiedere con forza e determinazione il mantenimento della tenenza della guardia di finanza di Amantea.”
Contadino ed ambientalista Giuseppe Ruperto ha costantemente seguito l’andamento dell’ impianto di depurazione di Nocera terinese, della rete di adduzione al medesimo impianto della fogna di Campora SG, di Amantea e di Belmonte Calabro.
E non si è fatto mai scrupolo di denunciare pubblicamente, sul suo profilo face book, i fatti inquinanti sollecitando la stessa attenzione dei mass media.
Ma ora ha deciso di dire basta e di invocare anche la attenzione della procura di Lamezia Terme alla quale si è rivolta tramite il suo avvocato per segnalare gli ultimi ripetuti episodi di inquinamento.
Nella foto la copia dell’esposto protocollato in Procura ieri 13 maggio.
Già l’otto maggio il legale aveva inviato via PEC una circostanziata nota al Sindaco del Comune di Nocera Terinese, al Segretario Comunale ed all’Ufficio Tecnico dello stesso Comune, avente il seguente tenore : “ Nell’interesse del sig. Giuseppe Ruperto, agricoltore nocerese,del N.C.T. del Comune di Nocera Terinese, che mi ha conferito espresso mandato, Vi significo quanto segue. In data 8 aprile 2016, intorno alle ore 13.00, si è verificata l’ennesima rottura della condotta fognaria, che attraversa i terreni suddetti, con sversamento di un ingente quantità di rifiuti liquidi sul suolo.
E’ ormai il terzo degli episodi, susseguitisi nell’ultimo mese, che ha visto il fondo, che il mio assistito conduce in affitto, invaso e sommerso da reflui fognari, provenienti dalla condotta sopradetta, con enorme pregiudizio per la coltivazione dei campi e per la genuinità e salubrità delle produzioni agricole.
Pertanto, con la presente Vi invito e diffido ad assumere tutte le determinazioni necessarie e indispensabili ad evitare il riprodursi di simili eventi, provvedendo al più presto ad eliminare le cause della ricorrente rottura della condotta fognaria.
Con espressa riserva di ogni ulteriore azione al fine di ottenere il risarcimento dei danni subiti e subendi. Tanto vi dovevo ed invio. Distinti Saluti”
Ci riferisce il sig Ruperto che oltre alla supposta rottura della rete fognante che porta i reflui da Nocera paese all’impianto di depurazione sito in località marina ,non mancano i casi di sversamento di reflui fognari delle ultime pompe di sollevamento della fogna che da Belmonte Calabro ed Amantea porta alla marina di Nocera Terinese.
L'indagine conseguente all’esposto interesserà, pertanto,anche le reti adduttrici e non solo lì impianto di depurazione.
Ed avremo così, finalmente, una forse diversa verità!
Poche sono le frasi celebri come la mitica ”Eppur si muove” e che sarebbe stata detta da Galileo Galilei.
Di mezzo sempre il “potere” ( ce n’è sempre uno, in ogni tempo, in ogni luogo!), nel caso rappresentato dal Sant`Uffizio ( non per nulla era “santo”) che nel 1616 censura la dottrina di Copernico che contestava la teoria terracentrica- o geocentrica-, cioè il modello astronomico che poneva la Terra al centro dell'Universo.
Nel 1632 Galileo pubblicò Il dialogo sopra i massimi sistemi, opera per cui venne convocato dinanzi al Sant`Uffizio.
Nel 1633, fu sospettato di eresia e costretto ad abiurare le tesi copernicane per sfuggire al carcere, tuttavia, riferendosi alla terra, egli avrebbe mormorato "Eppur si muove!".
(In realtà la frase attribuita a Galileo Galilei è stata inventata dal giornalista Giuseppe Baretti, che ricostruì la vicenda per il pubblico inglese in un`antologia pubblicata a Londra nel 1757).
Ma poco importa .
Per noi , oggi, la frase assume il significato che “qualcosa” si muove.
Il “dialogo sopra i massimi sistemi delle verità” non è stato ancora editato e forse nemmeno scritto nella sua interezza, ma sembra che stiano per esserne redatte altre pagine, forse le più importanti, quelle che se mai giungeranno ad essere pubbliche e non resteranno nelle segrete stanze del “potere”, daranno la possibilità alla “santa” DDA di andare oltre i recinti delle bugie e delle false verità.
Eh, si! Ieri come oggi è tempo di verità.
Verità senza timori.
Verità per amore di verità.
Verità per bisogno di giustizia.
Di che cosa stiamo parlando?
Di niente e di tutto; di suggestioni, di fatti nemmeno accaduti, o forse si, ma di cui non si deve sapere, di memorie, individuali o collettive poco importa, ma che avrebbero meritato quantomeno il dubbio e non le false certezze di cui si ammantano per antiche paure sociali ed umane di violente reazioni.
Parliamo di “santi senza ali”, di “migliori” che non sono stati nemmeno buoni, di un paese che vive di tolleranza, per paura di essere additato, incluso, nelle vicende, di essere corresponsabilizzato.
Chi vivrà saprà! La cosa importante è che Galileo Galilei confermi la sua tesi, che, poi, è anche la verità!!