
Supporre che tutta la popolazione sia sufficientemente civile, e che, quindi, sappia comportarsi con rispetto delle norme civiche, è un gravissimo errore.
E questo a parte quei comportamenti che sono teoricamente indotti da scelte di altro tipo( chi vuole intendere, intenda).
Posta, allora, una forte inciviltà che, probabilmente, durante la stagione estiva raggiunge il suo massimo, si impongono scelte decise da parte dell’amministrazione e, soprattutto, sono necessari intensi controlli da parte dei vigili urbani.
Sia chiaro, non sto dicendo che i turisti sono più incivili dei nativi, o viceversa, ma è certo che tra i turisti ci sono molte persone che non hanno nemmeno i diversi cassonetti necessari per la raccolta differenziata della spazzatura, e questo perché i proprietari non hanno denunciato la abitazione fittata, né il comune ha realmente esercitato i controlli necessari per evitare sia la evasione tributaria sia l’abbandono dei rifiuti in modo indifferenziato.
Si impone, pertanto, una dotazione e soprattutto un impiego del corpo dei vigili urbani finalizzato a sanzionare i comportamenti illeciti degli utenti del servizio di raccolta dei rifiuti.
Occorrono pattuglie che fermino i mezzi per verificare se trasportino rifiuti da abbandonare poi nelle strade urbane ed extraurbane.
Non solo photored ed autovelox per fare cassa, ma anche tutela dell’ambiente per fare igiene e turismo.
Ben poco si ottiene con la pseudo derattizzazione fatta dal comune. Proprio ieri l’altro vicino a piazza Commercio l’ultimo inseguimento “sociale” di un topo “civico”:
Vi presentiamo,ora, alcuni casi che sono emblematici e confermano il nostro dire:
La cassa da Morto
In Via Indipendenza, in una nicchia giace da tempo una cassa da morto per fortuna senza il suo abitante.
Chiunque passa non può fare a meno di notarla.
Poco importa che sia vera o carnevalizia, essa fa bella mostra di se a dimostrazione della inciviltà di un paese che, come dice qualcuno, peraltro, si vanta di essere una città!.
La signora che non differenza la spazzatura.
Stiamo parlando di Campora San Giovanni
Una signora che probabilmente non è utente dl servizio RSU abbandona la spazzatura in modo indifferenziato , una spazzatura che non può essere raccolta agli addetti così ammorbando l’aria .
Ahimè il numero verde del servizio nettezza urbana dopo pochi giorni è stato chiuso( eppure era una cosa utilissima) e la gente che lo compone non riesce a sapere come comportarsi nei casi particolari.
E proprio per questo si rivolge a tutti, amministratori compresi, ma nessuno dice all’utente che in questi casi occorre obbligatoriamente l’intervento dei vigili urbani che devono redigere il verbale contravvenzionale, rilevando le generalità della persona che dovrà pagare successivamente il costo della raccolta della spazzatura indifferenziata.
Il furgone che scarica la spazzatura nelle strade urbane
E’ di questi giorni la prova che, per fortuna, ogni tanto si scoprono comportamenti contrari a quanto stiamo raccontando, e che esiste una parte della cittadinanza che lotta contro gli incivili ed i loro comportamenti.
Un amanteano, al quale va il nostro ringraziamento, ha filmato un furgone che abbandonava ( e non era la prima volta) addirittura in Via Margherita ed in orario non di raccolta della RSU, numerosi sacchi di spazzatura ed ha contestato tale comportamento incivile invitando le persone a ritirare i sacchi ed a portarli all’isola ecologica, dove non sono mai arrivati.
E’ probabile che non fossero nemmeno amanteani!. ( noi non siamo di qui! Ha detto uno dei due ragazzi!)
E viene da chiedersi perché lo facevano e chi li aveva comandato?
Ci dicono che l’assessore al servizio NU prof Antonio Rubino , come suo dovere, ha chiesto ai Vigili , ove non lo abbiamo fatto “sponte sua” di acquisire il filmato e di accertare quanto necessario, adottando le misure del caso!.
La spazzatura extraurbana
Pur avendo il comune di Amantea raggiunto risultati incredibili di raccolta differenziata, ottenendo un risultato che la colloca tra i comuni calabresi più evoluti nella RD, non mancano gli incivili( ma sono davvero tutti di Amantea?) che buttano la spazzatura lungo le strade extraurbane.
Anche in questo caso solo i Vigili Urbani possono effettuare specifici posti di blocco per verificare se nelle auto vengono portate buste di spazzatura. E’ evidente che se in una auto che non va all’isola ecologica si trova spazzatura……
Infatti solo l’amministrazione può risolvere( se davvero lo vuole) il grave problema ambientale che denunciamo.
Peraltro una serrata lotta contro questi incivili può permettere il recupero di centinaia di migliaia di euro di tributo che potrebbero essere destinati od al miglioramento del servizio, già ampiamente qualificato dai risultati, od alla riduzione della tariffa.
Basterebbe cominciare a pubblicare il ruolo della tari con i mq. Chiunque potrebbe scoprire se il proprio vicino è un evasore tributario, per esempio………
Rifiuti nelle strade extraurbane
Il furgone che da tempo scarica rifiuti di chissà chi..
Dopo il richiamo riprendono i sacchi per buttarli altrove
221 deputati e 73 senatori hanno sottoscritto la proposta di legge “ Disposizioni in materia di legalizzazione della coltivazione, della lavorazione e della vendita della cannabis e dei suoi derivati”.
Tra i firmatari tanti parlamentari del PD , del M5s, di SEL.
Nel mentre in Calabria vengono scoperte, in ogni dove, tantissime piantagioni di marijuana.
Della legge si parlerà lunedi 29 agosto ore 20:30 in Piazza Calavecchia.
Ecco una sintesi dalla proposta legislativa avente primo firmatario Civati:
Il possesso
Si stabilisce il principio della detenzione lecita di una certa quantità di cannabis per uso ricreativo – 5 grammi innalzabili a 15 grammi in privato domicilio – non sottoposta ad alcuna autorizzazione, né ad alcuna comunicazione a enti o autorità pubbliche. Rimane comunque illecito e punibile il piccolo spaccio di cannabis, anche per quantità inferiori ai 5 grammi. È inoltre consentita la detenzione di cannabis per uso terapeutico entro i limiti contenuti nella prescrizione medica, anche al di sopra dei limiti previsti per l’uso ricreativo.
L’autocoltivazione
È possibile coltivare piante di cannabis, fino a un massimo di 5 di sesso femminile, in forma sia individuale, che associata. È altresì consentita la detenzione del prodotto ottenuto dalle piante coltivate. Per la coltivazione personale è sufficiente inviare una comunicazione all’Ufficio regionale dei Monopoli competente per territorio e non è necessaria alcuna autorizzazione. I dati trasmessi sono inseriti tra i “dati sensibili” del Codice Privacy (opinioni politiche, tendenze sessuali, stato di salute…), e non possono essere né acquisiti, né diffusi per finalità diverse da quelle previste dalla procedura di comunicazione.
I cannabis social club
Per la coltivazione in forma associata, è necessario costituire una associazione senza fini di lucro, sul modello dei cannabis social club spagnoli, cui possono associarsi solo persone maggiorenni e residenti in Italia, in numero non superiore a cinquanta. Ciascun cannabis social club può coltivare fino a 5 piante di cannabis per ogni associato. È possibile iniziare a coltivare decorsi trenta giorni dall’invio della comunicazione all’Ufficio regionale dei Monopoli competente per territorio. Anche in questo caso le comunicazioni sono protette dalle norme previste per i “dati sensibili” dal Codice Privacy.
La vendita
È istituito il regime di monopolio per la coltivazione delle piante di cannabis, la preparazione dei prodotti da essa derivati e la loro vendita al dettaglio. Per queste attività sono autorizzati dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli anche soggetti privati. Sono escluse esplicitamente dal regime di monopolio la coltivazione in forma personale e associata della cannabis, la coltivazione per la produzione di farmaci, nonché la coltivazione della canapa esclusivamente per la produzione di fibre o per altri usi industriali. Per le attività soggette a monopolio sono previsti principi (tracciabilità del processo produttivo, divieto di importazione e esportazione di piante di cannabis e prodotti derivati, autorizzazione per la vendita al dettaglio solo in esercizi dedicati esclusivamente a tale attività, vigilanza del Ministero della salute sulle tipologie e le caratteristiche dei prodotti ammessi in commercio e sulle modalità di confezionamento, ecc. ecc.), la cui attuazione è delegata a tre decreti ministeriali. La violazione delle norme del monopolio comporta, in ogni caso, l’applicazione delle norme di contrasto alla produzione e al traffico illecito di droga.
Per curarsi meglio
Sono previste norme per semplificare la modalità di individuazione delle aree per la coltivazione di cannabis destinata a preparazioni medicinali e delle aziende farmaceutiche autorizzate a produrle, in modo da soddisfare il fabbisogno nazionale. Sono inoltre semplificate le modalità di consegna, prescrizione e dispensazione dei farmaci contenenti cannabis. L’obiettivo è quello di migliorare una situazione, come quella attuale, in cui il diritto a curarsi con i derivati della cannabis è formalmente previsto, ma sostanzialmente impedito da vincoli burocratici, sia per l’approvvigionamento delle materie prime per la produzione nazionale, sia per la concreta messa a disposizione dei preparati per i malati.
Fuori, no!
Si stabilisce un principio generale di divieto di fumo di marijuana e hashish in luoghi pubblici, aperti al pubblico e negli ambienti di lavoro, pubblici e privati. Sarà possibile fumare solo in spazi privati, sia al chiuso, che all’aperto.
Se fumi, non guidi
Come per l’alcol, la legalizzazione della cannabis non comporta l’attenuazione delle norme e delle sanzioni previste dal Codice della strada per la guida in stato di alterazione psico-fisica. Nel caso della cannabis, rimane aperta comunque la questione relativa alle tecniche di verifica della positività al tetraidrocannabinolo (THC) che attestino un’alterazione effettivamente in atto, come per gli alcolici, e non solo un consumo precedente che abbia esaurito il cosiddetto effetto “drogante”.
La prevenzione
I proventi derivanti per lo Stato dalla legalizzazione del mercato della cannabis sono destinati per il 5% del totale annuo al finanziamento dei progetti del Fondo nazionale di intervento per la lotta alla droga. Inoltre, i proventi delle sanzioni amministrative relative alla violazione dei limiti e delle modalità previste per la coltivazione/detenzione di cannabis, sono interamente destinati ad interventi informativi, educativi, preventivi, curativi e riabilitativi, realizzati dalle istituzioni scolastiche e sanitarie e rivolti a consumatori di droghe e tossicodipendenti.
Ci scrive un nostro lettore:
“Dalla data successiva a ferragosto non si vede piu' la consueta postazione dei vigili in localita' Principessa.
Mi sono posto perciò alcune domande ed ho fatto alcune riflessioni :
1: ma la frana che ha colpito tale tratto del manto stradale si è fermata? non c'è alcun rischio crollo?
2: forse ci hanno spennato abbastanza e adesso oltre ai 40 mila per l'appalto sono entrati abbastanza soldini?
3: dato che alcuni vigili hanno risposto che era una disposizione del prefetto è possibile vedere un documento, che ne accerti l'autorizzazione e la disposizione?
4: e sempre se di disposizione del prefetto si dovesse trattare , il Prefetto ha deciso che dopo ferragosto la strada è sicura, oppure l'assenza è dovuto alla diminuzione del numero di autovetture che percorrono la statale; oppure dall'assenza dei turisti, quasi del tutto scomparsi dalle nostre spiagge?
5: Mi domando se i signori vigili sono a conoscenza che vengono pagati con le nostre tasse!?!? e che devono dare risposte, ai cittadini quali tutori della legge, oppure pensano di essere le "camice nere" o si comportano come ausiliari del traffico, meglio chiamati "avvoltoi" pronti a sparare sulla povera gente ?
ps Giusto per precisare, alla domanda , chi è responsabile di tale disposizione ogni vigile ha dato una risposta diversa e cioè' : “è una disposizione del prefetto , alcuni, è una disposizione dell’ amministrazione , altri, è il comandante che deciso e noi eseguiamo, gli ultimi”.
Decidetevi, e comunque, la prossima volta fate una riunione tutti insieme.”