
Un intervento chiaro. La lista Rosa Arcobaleno fa quadrato: non solo difende il sindaco Monica Sabatino, ma polemizza con coloro che indossano la divisa da alleati per svolgere poi il ruolo di oppositore.
«Ci rivolgiamo – rimarcano gli eletti della maggioranza – ai segretari del Partito democratico e della componente giovanile del movimento Enzo Giacco e Stefano Spina. La politica prevede che i problemi vengano discussi nelle sedi opportune.
Leggiamo la richiesta di convocare un consiglio comunale per affrontare la questione dei debiti, ma non possiamo non evidenziare che un segretario dovrebbe essere presente allo svolgimento delle pubbliche assemblee.
Lo esige il ruolo svolto, ma lo pretende anche il rispetto per la Politica. Eppure non ci sembra di aver visto i volti di Giacco e Spina durante lo svolgimento dell’ultimo consiglio.
Né a quest’ultimo né a tanti altri in passato. Da quello che leggiamo, invece, notiamo una preoccupante vicinanza con alcuni esponenti dell’attuale minoranza, con i quali non sono mancati corrispondenze significative proprie in occasione delle ultime consultazioni elettorali.
Come segretario di partito, nel quale si riconosce un’ampia parte di questa maggioranza, Giacco avrebbe potuto dare seguito in primis ad un confronto in seno alla sezione. Ha preferito invece percorrere altre strade. Ne trarremo le dovute conseguenze, cercando di capire quale sia il movimento politico che dirige, tanto che non è stato dato ancora avvio alla campagna referendaria e non stata espressa alcuna posizione in merito. Illustreremo quanto prima nelle sedi opportune le soluzioni individuate al problema che l’assessore al bilancio Sergio Tempo non sapeva nemmeno che esistesse.
E su questo atteggiamento sapremo come intervenire.
Siamo coscienti che si deve governare in squadra e che il protagonismo dei singoli è da evitare in maniera più assoluta. Troppe volte l’assessore Tempo ha scaricato le proprie responsabilità sugli altri, come se il referente di un determinato organismo non sia responsabile di ciò che accade al suo interno. È successo in passato con la Tari prima, con la vicenda dei mutui poi, si è ripresentato adesso con il Ministero dell’economia e finanza. Non dovrà più accadere in futuro. Siamo coscienti di quanto sia complicato governare.
Quotidianamente ci assumiamo le nostre responsabilità senza tirarci indietro e rispondendo alla comunità nella sua interezza. Tutta la maggioranza è solidale con il sindaco Monica Sabatino per questa ennesima vicenda giudiziaria che la vede incolpevole protagonista.
Già nel recente passato le aule di tribunale ci hanno dato ragione. Attendiamo il normale decorso della giustizia nella consapevolezza che Monica Sabatino, oggi più che mai, è il nostro sindaco, ma è soprattutto un esempio di lealtà e di correttezza amministrativa. Siamo al suo fianco senza alcuna esitazione».
Lista Rosa Arcobaleno
IL BUCO DI BILANCIO: LA CRONACA DEL CONSIGLIO COMUNALE DEL 30 settembre 2016.
E’ passata esattamente una settimana dal Consiglio comunale che ha reso noto un buco nel bilancio di circa 3 milioni e mezzo di euro.
Nel silenzio assoluto dell’amministrazione, mentre l’ufficio stampa del comune, come se nulla fosse, invia comunicati sull’allattamento e sulla fiera di ottobre, come se tutto potesse finire a tarallucci e vino, noi abbiamo provato a ricostruire minuziosamente i dialoghi e le affermazioni, alcune gravissime, di chi oggi ancora ci governa.
E’ giusto che i cittadini di Amantea sappiano cosa davvero è stato detto in quel consiglio che ci ha mostrato la verità (almeno una parte) di quello che hanno fatto, politici e funzionari che oggi dicono di non avere visto, di non avere capito, di non sapere ciò che erano tenuti a vedere, sapere e contabilizzare. Si autoaccusano di incapacità, forse per non incorrere in responsabilità ancora più gravi l’assessore Tempo e il dottore Sabatino a cui in ogni caso potranno essere chiamati. Vedremo.
Intanto noi , come gruppo consiliare M5s presente nel Comune di Amantea, assolviamo al nostro dovere istituzionale di documentare in modo fedele ciò che si è detto pubblicamente in Consiglio, cercando di colmare quel vuoto di trasparenza di cui è responsabile questa amministrazione e la segretaria dell’ente che non danno esecuzione a quanto deliberato già il 12 agosto del 2015: la mozione per le riprese del Consiglio che abbiamo presentato e che è stata approvata all’unanimità, con la sola astensione del vicesindaco Morelli, non particolarmente attento alla trasparenza come dimostra anche in questo Consiglio.
Ecco quanto è successo: leggete parola per parola e riflettete sul quadro che ne esce.
Su chi sono e cosa hanno fatto negli anni gli amministratori e i funzionari del nostro povero Comune di Amantea.
Ecco la cronaca
Il punto relativo alla variazione del bilancio viene introdotto dall’assessore Tempo che ad un certo punto dice, rispondendo ad una domanda di Mazzei “Per quanto riguarda l’imu la previsione di incasso per l’anno 2016 è 2.434.000 e penso ci sia qualche altra cosa in più, ma nelle casse dell’ente a giugno è entrato zero perché praticamente è successo che il Ministero ha trattenuto l’IMU, probabilmente Santino ricorderà che a suo tempo i commissari dopo lo scioglimento del consiglio comunale chiesero un’anticipazione e sono arrivati 8.800.000, al che -a dire la verità- il dottore Sabatino ha sempre detto a partire da due anni, un anno e mezzo ‘no abbiamo estinto il debito’, ma così in effetti non è stato e non si spiegava come mai….
Lo interrompe il vicesindaco Morelli G.B. e dice “ma non ho capito tu eri assessore?.....”
E Tempo: “Si si io ero assessore….. io questa cosa l’ho chiesta diverse diverse volte….., nel tempo ci sono stati una serie di battibecchi, comunque vabbe’ da un paio d’anni o un anno e mezzo mi ha sempre dichiarato che abbiamo estinto nei confronti della Cassa Depositi e Prestiti”.
Morelli lo interrompe di nuovo e gli dice “Scusa c’era un debito di 8 milioni e tu non sapevi se era stato estinto o non era stato estinto?????”
E l’assessore Tempo risponde “Non io, non lo sapeva il funzionario….”
Morelli insiste e così Tempo sbotta dicendo “Giovà, tu certe volte… ma!.... non mi fare parlare…..”
Segue un momento di concitazione tant’è che il nostro consigliere M5s chiede di fare finire l’assessore Tempo rendendosi conto che si tratta di un passaggio fondamentale.
A questo punto interviene Mazzei e dice testualmente:“A dire il vero pure io chiedevo quando si estingueva questo debito e “non lo so, non lo so, non lo so, mo vidimu, mo vidimu, mo vidimu” questa era la risposta’……”
Il vicesindaco si rivolge a questo punto a Mazzei e chiede conto anche a lui che era in maggioranza all’epoca sia con Tempo che con Sabatino e Mazzei spiega che anche lui allora, dopo che l’amministrazione era stata reintegrata, provava a chiedere a Sabatino in quanto tempo si doveva rimborsare questa anticipazione contratta dai commissari e dice “non si è mai capito, in quanti anni, se c’era un tasso da riconoscere al Ministero, non ho mai visto un contratto..un qualcosa…”
E il sindaco gli risponde “..Non l’hai mai visto tu ma esiste questo contratto.”
E Mazzei risponde “Non mi è stato fatto vedere forse.”
A questo punto Tempo chiede di concludere il discorso e qui spiega che ad un certo punto Sabatino gli aveva assicurato anche con un certo fastidio che era praticamente estinto il debito, tant’è vero che lui l’aveva annunciato in consiglio e in commissione e che non capiva né lui né Sabatino perché si trattenevano quei soldi e aggiunge (questo è il passaggio fondamentale) “al che ho preso la documentazione, ho iniziato a chiamare ( col Mef non è semplice) ho fatto un po' di telefonate , attraverso un collega di lavoro, mi ha dato dei riferimenti certi, e all’inizio di questo mese sono riuscito a capire, ha detto ‘si, si , guarda che si tratta di anticipazione ai sensi dell’art.145 bis’, in buona sostanza noi abbiamo ancora – non è che sono debiti nuovi per carità- ma abbiamo ancora 3.500.000 (tre milioni e mezzo) meno mi pare 800.000 euro che hanno trattenuto dell’incasso dell’IMU. Sta di fatto che ho appreso qualche giorno addietro questo grosso problema, ripeto non è un debito nuovo, è un debito vecchio, però obiettivamente……” e in questo discorso fa pure riferimento al comune di Taurianova che è stato anche sciolto per mafia e dove però era presente un documento con le date e le relative scadenze dell’anticipazione.
A questo punto Mazzei chiama in causa la segretaria chiedendole se come responsabile dei servizi finanziari fosse a conoscenza di questo fatto. La segretaria è in evidente imbarazzo e quando dopo sarà il consigliere M5s a richiamarla alle sue pesanti responsabilità chiedendole le risultanze di bilancio lei risponderà soltanto : “Mi riservo di rispondere”.
Ma chi insiste sulla mancanza di consapevolezza del debito è Tempo che pronuncia una frase con cui giustifica se stesso e Sabatino come se bastasse dire di non saperlo, e dice “Non lo sapeva nessuno, non lo sapeva nessuno, incluso il dottore Sabatino”.
E Morelli lo incalza: “E tu assessore al bilancio te ne sei accorto adesso?...
E Tempo dice: “Si si , è chiaro, se non se ne accorge il funzionario che ci lavora ogni giorno se ne può accorgere l’assessore?
E il sindaco dice, stranamente a voce bassa: “Non c’è nessun funzionario, il funzionario è in pensione da due anni”.
A questo punto seguono risa e concitazione e lo scontro acceso tra Tempo e Morelli.
E Tempo dice a Morelli: “Tu continui ad insistere, Giovà, io sto parlando abbastanza calmo, ci sono state delle discussioni accese in merito, se la finisci è bene…..
E aggiunge: “Ti ripeto, sto parlando abbastanza moderatamente, e insomma tu ogni volta giochi col telefonino in giunta, mò ti sei svegliato che è successo?
E Morelli a voce stranamente alta: “Intanto non ti permetto, già in consiglio comunale ti sei permesso di sminuire il lavoro che fa l’assessore al turismo ai servizi sociali, adesso addirittura ti permetti di minacciarmi in consiglio comunale, tu dici e ti vanti di saper fare politica, se tu ritieni di non far parte della maggioranza devi avere il coraggio di passare dall’altra parte, non puoi stare con due piedi in una scarpa, anche perché sei assessore al Bilancio dal 2006 e quindi in tutti questi anni hai continuato a fare l’assessore al Bilancio e quindi quello che aveva il dovere di sapere tutto quello che succedeva, non ti puoi scaricare solo con i dirigenti. Non solo, voglio ricordare che il regalo che avete fatto alla città di Amantea per lo scioglimento per mafia è stato grazie alla vostra amministrazione, alcuni di voi sono stati pure riabilitati, alcuni di voi ci si sono pure arricchiti, e adesso il comune di Amantea dovrebbe pagare per questo tuo sfogo, perchè questo è uno sfogo, e la spalla che ti ha dato il consigliere Mazzei, vuol dire che vi siete messi d’accordo…. “
A questo punto Mazzei si altera e dice “Assessore Morelli non ti consento queste illazioni, ti ricordo innanzitutto che il tuo sindaco faceva parte di quella amministrazione ingiustamente sciolta per mafia, assessore Morelli le beghe vostre interne ve le sistemate al vostro interno, noi stiamo prendendo atto che c’è una maggioranza sfracellata….
E Morelli gli risponde “Adesso capisco perché non volevi a Sergio Tempo nella tua lista……
E Mazzei replica “Tutte queste considerazioni sono tue, non sono mie, sei in grande contraddizione con te stesso perché hai fatto affermazioni contro il tuo sindaco, noi assistiamo esterrefatti spettatori di una città che è allo sfacelo e assiste a queste lotte interne di una maggioranza che non governa della quale se ne è accorto pure il partito di riferimento che non governa ed è immobile, adesso assistiamo ad un fatto nuovo, Segretà, nella sua funzione di responsabile dei servizi finanziari, oggi prendiamo atto che ci sono ulteriori 3 milioni da pagare ….
A questo punto c’è l’intervento del sindaco che in sostanza giustifica l’errore del padre, a dimostrazione dell’enorme conflitto di interesse che determina la contemporanea presenza di padre e figlia in Comune.
Il Sindaco che viene a più riprese interrotta in sostanza dice: “Non c’è mai stato un piano d’ammortamento, non c’è mai stato, allora l’anticipazione si sarebbe rimpinguata attraverso i trasferimenti erariali, cioè una volta quando amministravi negli anni precedenti, lo Stato mandava i trasferimenti, negli ultimi anni questi trasferimenti si sono sempre di più assottigliati quindi, cosa erano questi 8 milioni? Erano l’anticipazione dei trasferimenti che lo Stato avrebbe dovuto mandare, ora lo Stato ti dice “tu sei sciolto per mafia, io ti mando i soldi prima, quando sarà il momento di mandarteli non te li manderò più, quindi un comune con criterio e con senno avrebbe dovuto mettere in campo tutte le attività per recuperare i tributi…..
Ora non solo non siamo stati bravi a recuperare i tributi, ma abbiamo speso i soldi, perché le spese si fanno, e io lo ricordo, Santino, si è fatta una bella campagna elettorale con quei soldi per le elezioni del 2011, c’eravamo tutti, quindi non possiamo prenderci in giro.
Quindi non solo siamo stati bravi a spendere i soldi, non siamo stati bravi a rimpinguare le casse, e abbiamo avuto una ulteriore beffa che i trasferimenti erariali si sono assottigliati fino a diventare quasi zero, quindi il Ministero che è dell’Interno come recupera i soldi? Non attraverso i mancati trasferimenti, ma trattenendosi automaticamente quelle che sono le nostre entrate, in particolare l’IMU. Quindi questo piano dettagliato di rimpinguamento non ci è mai arrivato in questo comune, non si è mai detto questo anno devi dare tot o meglio mi trattengo tot, era tutto calibrato ai trasferimenti, venuti meno i trasferimenti si sono trattenuti l’IMU con lo stesso importo per diversi anni di fila, quando l’anno successivo, l’ultimo anno questo importo non se lo sono trattenuto, si sono fatti i conteggi, si è visto che la somma era 8 milioni, c’è stato sicuramente un errore di calcolo, ma un errore naturalmente, sicuramente non in cattiva fede. Tutti possiamo sbagliare, tutti possiamo commettere errori nella nostra vita lavorativamente parlando, quindi è probabile che ci sia stato un errore, ma la mancanza della volontà nell’errore è data dal fatto che quando ci siamo ritrovati questa somma trattenuta dell’IMU non riuscivamo a capire a che cosa fosse dovuta, tant’è vero che l’assessore è stato più volte sollecitato ad andare a verificare cosa fosse. Ora l’abbiamo capito e troveremo una soluzione: io ho imparato nella mia vita che alla morte non c’è riparo, troveremo una soluzione, e tra le soluzioni che troveremo vi posso garantire che c’è l’ufficio tributi che sta facendo un lavoro eccezionale, eccezionale a livello che stiamo avendo le file della gente che si viene a mettere a posto. Quindi noi ci auguriamo che questo dia il minore contraccolpo possibile a quella che è la situazione del comune. Sicuramente è una situazione delicata, è una situazione che vaglieremo, sicuramente intraprenderemo un’azione di concertazione con il Ministero per dirgli “abbiamo fatto questo errore, fateci respirare, vediamo come possiamo reinserire questo debito. Perché altrimenti se avessimo avuto la certezza e la consapevolezza che c’era questo debito l’avremmo spalmato come tutti gli altri debiti nei 30 anni.
Dopo l’intervento del sindaco questa parte del Consiglio termina con lo scontro tra Morelli e Tempo che dice “Molto inopportunamente Giovanni Morelli …..”
E Morelli: “Molto opportunamente chiederò di chiedere la tua sfiducia perché non è possibile, i tuoi problemi non li puoi risolvere facendo in questo modo contro questa maggioranza”.
E tempo risponde “Io ho solo detto il nuovo addebito, com’è la situazione, perché la trasparenza vuole che si deve portare a conoscenza, perchè non è che poi esce fuori tra qualche anno.
E Morelli “Ti ha risposto il Sindaco da un punto di vista tecnico.
E Tempo dice : “Ha risposto il Sindaco in base alle giustificazioni che gli ha dato suo padre, io non ho mai messo in dubbio la malafede o la buonafede, mi hai sentito mai parlare di buona o cattiva fede anche nelle riunioni più accese? Rispondimi Giovà, ho detto che è uscito fuori questo problema che è un problema serio, è chiaro che va informato il consiglio.
Il vicesindaco aggiunge “Va informato il consiglio e il sindaco ha risposto dal punto di vista tecnico, c’è un problema e si risolverà, c’è una maggioranza che può risolvere il problema, che ha la responsabilità del problema, mi meraviglio per la tua professionalità che dal 2006 sei assessore al Bilancio, è successo quello che è successo, sei venuto a conoscenza del problema solo qualche settimana fa, e invece di proporre il problema e vedere quale è la soluzione, spalmare il debito….., hai aspettato il momento opportuno……., del resto mi hai offeso, mi hai minacciato, chiedo una verifica di maggioranza, perchè del resto se abbiamo la maggioranza andiamo avanti altrimenti ce ne possiamo andare a casa.
Era il 2007 quando il funzionario dell’ufficio tecnico a seguito di specifico accesso in via Carceri constatò il grave stato di pericolo del manufatto alle famiglie Frangione, Perciavalle e Morelli ed intimò con ordinanza n 63 dell’11 luglio del medesimo anno la ristrutturazione, demolizione e, nelle more, la adozione di tutte le misure atte a ridurre lo stato di rischio per la pubblica e privata incolumità ed in caso di inottemperanza oltre alla denuncia ex 650 del C.P. la conseguente esecuzione in danno da parte del comune, successivamente eseguita.
Successivamente si ebbe il crollo di una parte del manufatto a latere di quello dei Frangione.(vedi foto).
In prosieguo si è constatato che altri manufatti dei signori Aiello, Amato, Guido ed eredi Mazzotta presentano condizioni di precarietà e di pericolo.
Peraltro la zona da anni è inibita al pubblico uso.
Da qui la emanazione della ordinanza n 132 del 28 settembre 2016 pubblicata il 3 0ttobre 2016 con la quale si è’ intimato ai proprietari di mettere in sicurezza le strutture murarie ed i ruderi dei medesimi fabbricati e la esecuzione ad horas, da ultimare nel periodo di 7 giorni, degli interventi atti ad eliminare lo stato di pericolo denunciato.
L’ordinanza prevede la esecuzione diretta da parte del comune degli interventi imputati ai privati con addebito di spese ai sigg Aiello Ignazio, Amato Vittorio, Guido Michel e Nicola, Mazzotta Gino e Francesca.
Evidentemente la urgenza è dettata dal recente evento tellurico occorso lo scorso 24 agosto e che ha distrutto diversi paesi dell’Italia centrale determinando centinaia di morti.
E’ di tutta evidenza che manufatti che da anni sono in stato di fortissimo pericolo di crollo sarebbero i primi a cadere.
Ed allora la decisione della ordinanza di demolizione a cura e spese di privati in un termine temporale impossibile da rispettare, così che il comune si vedrà costretto alla esecuzione diretta a spese dei proprietari.
Successivamente alla detta esecuzione, finalmente, dopo anni, si potrà garantire l’accesso ad una parte antica e straordinariamente interessante del Centro storico.
Parliamo di quella parte di Catocastro che permette l’accesso all’area della Chiesa di San Nicola dell’Eremo, e dell’antico forno dei fratelli Antonio e Giacomo Gracchi, sconosciuti alla gran parte degli amanteani ed a tutti i turisti, pochi o tanti che siano.
E parliamo di quella parte che procede lungo le vecchie Carceri messe in sicurezza dai recenti ed incompleti lavori.
Salvo che anche qui l’amministrazione non apponga cancelli inibitivi dell’accesso come in altre parti del centro storico.
E poi…….