
Un incontro pubblico di presentazione candidatura alle prossime elezioni in Calabria con la lista Oliverio Presidente, previsto per Venerdi 14 Novembre, presso il Mediterraneo Palace Hotel alle ore 18:00.
Mimmo Talarico vive a Rende dove lavora presso l'Università della Calabria. E' laureato in Scienze Politiche. E' marito di Lucia e papà di Giorgio. La sua attività politica comincia presto e si sviluppa intensamente.
MIMMO TALARICO CANDIDATO AL CONSIGLIO REGIONALE NELLA LISTA OLIVERIO PRESIDENTE
Consigliere regionale uscente, Mimmo Talarico vanta un’altissima percentuale di presenza ai lavori dell’assemblea regionale (1 sola assenza su 89 sedute del consiglio) e nelle commissioni dove ha partecipato a 162 sedute.
È, infatti, il più produttivo consigliere regionale della provincia di Cosenza con:
28 proposte di legge;
108 interrogazioni;
14 mozioni;
10 ordini del giorno.
L’attività di Mimmo non è solo di studio e d’aula, ma un’azione politica vera e partecipata, di lavoro, di ascolto, confronto, elaborazione che sistematicamente mette nella sua agenda quotidiana. Chiedetelo a chi con lui ha percorso 380.000 km in quasi 5 anni di consiliatura prendendo parte a 464 iniziative pubbliche nel territorio calabrese. Di tutto c’è traccia, c’è contenuto raccolto e sviluppato in successivi interventi politici. Perché Mimmo Talarico usa rendicontare ai cittadini la sua attività. Perché Mimmo Talarico è, e vuole continuare a essere, riferimento sicuro con un’idea di politica in cui hanno priorità le cose concrete e le esigenze delle popolazioni.
Protagonista della battaglia referendaria per l’acqua pubblica in Calabria, ha sostenuto la proposta di legge di iniziativa popolare sulla ripubblicizzazione dell’acqua in Calabria. È stato in prima fila nelle battaglie: contro la centrale del Mercure di Laino Borgo, per l’interramento dei cavi dell’elettrodotto di Montalto, per la difesa delle spiagge, per la pulizia del mare; per la tutela del paesaggio dall’indiscriminata realizzazione di centrali a biomasse e parchi eolici. Si è battuto contro il piano casa varato dalla regione, ed è stato tra i principali sostenitori delle campagne per l’ammodernamento e il potenziamento del sistema ferroviario calabrese. È stato protagonista con i comitati territoriali della proposta di legge per la cancellazione dell’ingiusto tributo dei consorzi di bonifica. Si è battuto contro la chiusura di ospedali periferici, per la medicina del territorio, contro la riforma “ragionieristica” del comparto sanitario. È stato a fianco di precari e lavoratori che hanno perso il lavoro, ha sostenuto iniziative delle associazioni degli invalidi sul lavoro. Temi prioritari nella prossima legislatura per Mimmo Talarico, accanto al rilancio del sistema della mobilità su ferro, il nuovo piano energetico regionale che armonizzi la produzione energetica con la tutela del territorio.
La Calabria potrà sollevarsi dalla condizione di arretratezza economica in cui versa soltanto se saprà valorizzare i suoi talenti e accrescere la competitività dei suoi centri di ricerca, raccordandone l’attività con l’intero sistema produttivo. Ricerca, innovazione, impresa, lavoro. Quattro termini per disegnare il futuro della Calabria. Questo in sintesi la visione di Mimmo Talarico sul tema. In particolare sulla promozione della cultura calabrese, Mimmo Talarico ritiene fondamentale la creazione di distretti culturali, in cui il sistema territoriale e di relazione tra il pubblico e il privato sia finalizzato a armonizzare e rafforzare il legame fra identità dei territori, cultura e turismo sostenibile. Obiettivo della prossima consiliatura è la realizzazione di un osservatorio regionale sulla cultura in grado di produrre annualmente un’analisi puntuale dello stato della cultura e dello spettacolo e un monitoraggio rigoroso delle politiche di programmazione attuate. Uno strumento che sostenga finalmente una programmazione e allocazione delle risorse comunitarie su base rigorosa, sui risultati del lavoro di ricognizione, nonché sulla base delle programmazione turistica determinando una relazione strutturale tra le politiche dei due settori.
Primo firmatario della proposta di legge per l’introduzione della doppia preferenza di genere, si è impegnato alla sua riproposizione e approvazione in modo da garantire una equa presenza delle donne al governo regionale. Nel corso dell’ultima consiliatura Talarico si è molto battuto contro il cosiddetto modello Reggio, ovvero la trasposizione di quelle pratiche per niente trasparenti e al limite del lecito che hanno portato al commissariamento della città dello stretto e di fatto alla fine dell’era Scopelliti nel governo regionale. Sempre in funzione della trasparenza e della partecipazione alla vita pubblica regionale ha presentato proposte di legge e provvedimenti amministrativi per il voto elettronico in consiglio, per la diffusione in diretta delle sedute del consiglio regionale e delle commissioni.
Per favorire la nascita e il sostegno di nuova imprenditoria innovativa ha presentato una proposta di legge sull’open data e sul software libero, che intende definire nel corso del suo prossimo mandato. In Calabria la questione giovani innovazione è fortemente collegata alla questione sviluppo e allargamento dell’opportunità di lavoro e produzione di reddito. Il nuovo governo regionale di centrosinistra ha questa come emergenza da affrontare. A partire dal dato che la nostra regione potrà sollevarsi dalla condizione di arretratezza economica in cui versa soltanto se saprà valorizzare i suoi giovani raccordando il sistema della formazione e della ricerca la formazione con l’intero sistema produttivo.
Mimmo Talarico, vive a Rende dove lavora presso l’Università della Calabria. È laureato in Scienze Politiche. Marito di Lucia e papà di Giorgio Nelle elezioni regionali 2010 viene eletto in Consiglio Regionale con circa 5000 preferenze.
Punti Incontro
Viale della Resistenza, 182/Via Verdi, 2 - Rende Tel. 0984.466437 Cell. 389.2933563
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Oggi è candidato con Mario Oliverio.
Per Maggiori Informazioni:
Scarica il PDF - cliccando qui "5 ANNI DI ATTIVITA' IN CONSIGLIO REGIONALE"
Visita il sito web personale www.mimmotalarico.it
Elezione Calabria 2014: Andrai a votare? Se SI per chi?
Nella nostra regione si va al voto per le Elezioni Regionali.
Una buona occasione per fare una riflessione e votare per la tua terra.
Tra i politici, partiti e movimenti chi ti rappresenta di più in questo momento.
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Dopo la paura derivata dagli atti intimidatori e la riflessione generata dal consiglio comunale straordinario che si è tenuto nello scorso fine settimana nell’auditorium del Campus dedicato alla memoria di “Francesco Tonnara”, è ora il momento della reazione.
La magistratura, così come anticipato dal prefetto Gianfranco Tomao, ha già potenziato il monitoraggio del territorio, intensificando controlli e perquisizioni. «La presenza delle forze dell’ordine – ha spiegato il prefetto – c’è sempre stata e non è mai venuta meno.
Oggi c’è un motivo in più per rafforzarla. Le misure adottate consentiranno alla città di Amantea di continuare a vivere nella legalità e nella tranquillità».
Anche la politica è pronta a fare la sua parte. Il vice sindaco Giovanni Battista Morelli su questo particolare aspetto ha le idee chiare.
«Non dobbiamo sentirci soli – ha dichiarato lo stesso Morelli – in un momento così difficile.
La città di Amantea ha riempito il teatro del Campus ed ha mostrato vicinanza e affetto.
La paura c’è e rimane.
Il nostro obiettivo non è certamente quello di diventare eroi o dei martiri.
Continuiamo ad amministrare perché è il coraggio che deve prevalere e lo facciamo nella trasparenza e nella legalità, garantendo la massima condivisione possibile nelle decisioni democratiche che l’esecutivo intenderà adottare. Siamo pronti e aperti, nel rispetto dei ruoli, al confronto con l’opposizione per tornare ad operare nella normalità.
È questo ciò che vogliamo con tutte le nostre forze. L’obiettivo è duplice: investire sul lavoro e sulla cultura per togliere linfa alla criminalità. Presto andremo a deporre nella splendida cornice del parco della Grotta una targa che intitolerà il sito alla memoria di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino e possiamo prendere spunto anche dal contributo alla discussione fornito dal professore Alfonso Lorelli, istituendo un premio per la legalità destinato agli studenti».
Un contributo importante, da questo punto di vista, potrà essere svolto dai parlamentari che hanno assistito al civico consesso e che rivestono ruoli importanti nello scacchiere nazionale dell’antimafia. «Urge – ha evidenziato Enza Bruno Bossio, membro della commissione parlamentare di inchiesta sul fenomeno delle mafie e sulle altre associazioni criminali – interfacciarsi con le forze dell’ordine per capire cosa sia successo ad Amantea. La reazione consiste non soltanto nel comprendere il fenomeno, ma nel mostrarsi uniti contro di esso. Gli amministratori hanno dimostrato con i fatti di non voler abbassare la testa.
La Calabria resta povera se è la criminalità organizzata a imperversare sul territorio, recuperando somme ingenti di denaro da investire poi nei circuiti finanziari internazionali. La mafia vuole solo la soggezione di chi governa e dei cittadini e noi dobbiamo dimostrare che siamo più forti di loro».
«La Calabria – ha dichiarato la senatrice Doris Lo Moro – non può permettersi di essere messa in ginocchio dalle azioni intimidatorie perpetrate ai danni degli amministratori. La rivalsa deve necessariamente partire da qui, da Amantea come dalle altre città che sono costrette a confrontarsi con questa realtà».
Non sono nemmeno le 10.00, l’orario fissato per il consiglio comunale e davanti al Campus, recentemente intestato a Franco Tonnara, ci sono quasi tutti i consiglieri comunali e decine e decine di agenti delle Forze dell’Ordine.
In particolare carabinieri e poliziotti in divisa ed in borghese.
Lungo la statale 18 si vedono gruppi di studenti che a piedi raggiungono via Vulcano.
Ma tanti altri studenti e diversi cittadini sono già dentro ad attendere l’inizio del consiglio straordinario.
Puntuali, e tra i primi, ad arrivare il Ministro Lanzetta ed il Prefetto Tomao accolti all’ingresso del campus dal sindaco Monica Sabatino e dagli altri politici amanteani.
Poi l’ingresso e man mano l’ampia sala si riempie di studenti, di gente comune, di familiari degli amministratori oggetto di intimidazione . Sono presenti anche diversi dipendenti del comune.
Poi arrivano e salgono sul palco l’onorevole Magorno, l’onorevole Lo Moro, l’Onorevole Enza Bruno Bossio che prendono posto tra “i banchi” dei consiglieri di maggioranza e di minoranza.
Restano giù nel parterre, ma in prima fila, l’ex assessore Ennio Morrone e l’ex presidente della giunta provinciale di Catanzaro Wanda Ferro.
Solo più tardi arriva Mario Oliverio che prende posto anche nel parterre
Poi iniziano i lavori del Consiglio straordinario con la chiama
Manca soltanto il consigliere Franco Chilelli con delega al personale ed al cimitero e che è stato il primo a subire le intimidazioni.
Nessuna giustificazione viene letta in aula ma sappiamo che è ammalato
Poi il presidente del consiglio comunale prende parola evidenziando la straordinarietà del consiglio in corso
A seguire la consigliere Elena Arone , capogruppo di Uniti per Campora, che con voce tremante plaude al sindaco Monica Sabatino e le offre la propria solidarietà e si dichiara pronta ad andare avanti e sostiene che nessuno abbasserà la testa di fronte alle intimidazioni ed ai capricci delle persone con identità pseudo politiche.
Prende, poi, la parola la consigliera Ciccia Caterina,capogruppo di Uniti per Amantea, la quale dichiara che non intende più accettare un giudizio negativo che denigra la sua città, città che è estranea a queste vicende, sostenendo le forze dell’ordine e della magistratura ma senza sostituirsi ad essi
A seguire prende la parola Giusi Osso che dichiara che il vile atto perpetrato al sindaco ed ai consiglieri offende anche la città ma che la giunta andrà avanti a testa alta e con la schiena diritta ed invoca poi la educazione dei giovani alla legalità.
Segue Francesca Menichino del M5S che condanna gli atti vili che pur ella ha subito e che richiama la necessità della legalità in ogni atto amministrativo. Poi continua evidenziando che gli amministratori più che parlare di legalità devono viverla, devono praticarla, ogni giorno, in ogni atto e farne un esempio di cui essere fieri ed orgogliosi.
Poi conclude evidenziando che la legalità è uno stile di vita e non uno slogan da propaganda politica. Infine abbandona l’assise per schierarsi dalla parte del cittadino.
Continua Concetta Veltri, di Insieme per la città, la quale sostiene che Amantea non merita di vivere questo clima di ansia e di paura che si è instaurato, esprime la sua solidarietà al sindaco, agli assessori ed al consigliere Chilelli, invita tutto il consiglio ad essere unito contro il malaffare . E conclude ricordando che tutti noi, come cittadini, abbiamo l’obbligo di riconsegnare ai nostri figli una città migliore , una città libera.
Parla Sergio Ruggiero, de La Nuova primavera, il quale dà atto di aver telefonato a tutti coloro che sono stati oggetto di atti intimidatori dei quali si vanta di essere amico personale. Ricorda però alla dottoressa Arone che dai banchi della opposizione nessuno di loro fa capricci, ma che lui prende seriamente il suo lavoro per la ricerca della verità e la affermazione della legalità. Invita tutti coloro che fanno politica in questa terra amara ad assumere atteggiamenti coerenti e coraggiosi. Non basta essere a parole contro la mafia, occorre lottare contro il malaffare, le prevaricazioni , le violenze.
Segue Miriam Bruno che con tristezza ricorda che Amantea è balzata alla cronaca non per le sue bellezze, per le sue risorse, che sono tante , ma per fatti criminosi e frequenti. Esprime solidarietà agli amministratori colpiti dalle intimidazioni. Sollecitaa una forte inversione di tendenza. Invoca la ricerca e la attuazione di regole e leggi. Sostiene che “noi dobbiamo essere, per primi, esempio per tutti gli altri” Infine, chiede alle istituzioni di aiutare Amantea a tornare a vivere serenamente.
Chiude gli interventi della minoranza Sante Mazzei, di Insieme per la città, il quale ricorda che i fatti di violenza di oggi sono simili a quelli occorsi alcuni anni fa e dei quali lui stesso è rimasto vittima, per cui comprende bene il dolore , la preoccupazione che si avvertono quando si è oggetto di intimidazioni. Per questo invoca una maggiore presenza delle Forze dell’ordine
Seguono poi gli interventi dell’onorevole Lo Moro, dell’onorevole Magorno, dell’onorevole Enza Bruno Bossio , del prefetto Tomao e della ministra Lanzetta.
Ed a questo ultimo intervento ha fatto seguito l’abbandono del consiglio da parte del capogruppo forzista a Palazzo Campanella Ennio Morrone, che polemizza con il ministro Lanzetta sostenendo. «Purtroppo, mio malgrado, ho sentito di dover abbandonare i lavori del civico consesso per il deludente intervento del ministro degli Affari regionali Maria Carmela Lanzetta che, al contrario delle legittime aspettative degli uditori e della città, si è rivelato essere un intervento politico anziché essere quello di un ministro della Repubblica italiana in difesa di un territorio minacciato dalla metastasi della delinquenza organizzata calabrese”
Chiude poi una forte, decisa e coraggiosa Monica Sabatino la quale conferma di voler andare avanti nella sua idea di aiutare la città e la quale invita a fare diventare i fatti accaduti un momento di riflessione per tutti e chiede alla popolazione di stringersi maggiormente attorno a chi ci mette la faccia, ma nel dichiarare di aver ricevuto “tanti attestati di solidarietà, tutti in privato” osserva che è come se si avesse timore a schierarsi contro chi tenta, in modo vile, di condizionare l'amministrazione. E la poca presenza di cittadini in sala, anche in questa occasione, dimostra proprio che occorre fare ancora tanta strada sul fronte dell'educazione alla legalità».