
Il Consiglio Comunale di oggi 18 novembre presenti solo pochissime persone, tra cui, sulle scale, i ragazzi della Ragioneria che si sono presentati per parlare con il sindaco dei problemi di agibilità e sicurezza del loro istituto, passerà alla storia come uno dei più dialetticamente accesi degli ultimi anni.
Intanto ecco quanto letto dal sindaco Monica Sabatino e consegnato alla segretaria con espresso invito al suo invio al sig Prefetto
“Non ho più intenzione di tacere e di sopportare il comportamento della signora Menechino.
E’ dalla campagna elettorale che ha iniziato con una politica di disinformazione e cattiva informazione che non si può più tollerare…ha cominciato dall’ineleggibilità gridando ai quattro venti che sarei stata illegittimamente eletta, peccato per lei che un giudice definendo la sua ricostruzione “suggestiva” le abbia dato torto.
Ha continuato quotidianamente la sua caccia alle streghe all’interno del comune inserendosi un tutti gli uffici con una continua richiesta di accesso agli atti, naturalmente nel pieno diritto della sua carica, ma per dimostrare cosa?
Cosa crede di voler dimostrare signora Menechino? Cosa pensa che all’interno dell’ente ci sia una massa di delinquenti e lei sia la paladina della giustizia?
Perché solo in questo caso si spiegherebbe la sua vigilante presenza alle gare che svolgono i funzionari. I politici devono stare lontani dalle gare e dai concorsi….
I funzionari sono i responsabili e devono avere la libertà e la tranquillità di scegliere oggettivamente senza nessun condizionamento… il politico esclusivamente con la sua presenza potrebbe condizionare inconsapevolmente.
Facciamo qualche esempio:
ha seguito la commissione del concorso per il responsabile del settore finanziario nei giorni in cui si sono svolte le prove scritte, si è presentata davanti alla sede d'esame, ha iniziato a sindacare su tutto, si è fatta trovare all'uscita dei candidati e ha seguito i commissari fino in comune, insinuando subdolamente in rete chi sarebbe stato il vincitore. La coerenza signora Menechino e la correttezza lei sa per caso dove abitano? io credo di no.
Tralasciamo poi i colloqui fatti per L'art.110 o gli assistenti sociali del progetto Home Care Premium dove è stata praticamente seduta al tavolo della commissione o il suo atteggiamento all'ultima gara per il servizio d'integrazione scolastica che ha inevitabilmente rallentato il servizio per i ragazzi diversamente abili che attendono con ansia questo sostegno...nelle gare cara signora chi partecipa sa benissimo quali sono gli strumenti per tutelarsi, non è necessario che la politica irrompa...d'altronde lei è esperta ormai nell'intromettersi su tutto, come se la carica di consigliere comunale le abbia generato un delirio di onnipotenza e di onniscienza, come non citare l'irruzione
in un'abitazione privata, che sembrava proprio una perquisizione.
O l'ultima bravata della visita in un cantiere aperto, con tanto di enorme bugia pubblicate su Facebook.
E' proprio questo episodio che ha colmato il vaso della mia tolleranza e sopportazione. Per tutta la giornata di sabato ,quando mi hanno segnalato ciò che la signora aveva scritto e soprattutto ciò che aveva scatenato nei commenti, mi si è gelato il sangue. Nello stesso momento in cui seguivo i tg e guardavo con grande tristezza ciò che il fanatismo e l'estremismo religioso avevano generato,osservavo come una bugia, detta in modo subdolo, nel tentativo di sminuire e delegittimare le istituzioni mistificando come il suo solito la realtà, avesse generato l’odio e la rabbia dei cittadini..
Copio testualmente: "Una vergogna" "Ci vorrebbe l'isis al Comune per questa gente di merda" "Maledetti. I nostri soldi buttati lì da anni...che possiate marcire all'inferno".
E a tutto questo la signora come risponde, sapendo di aver scritto una cosa della quale non ha nessuna contezza, "E' una vergogna che grida vendetta".
Prego di considerare lo stato d'animo che avevo in quel momento...leggere queste cose fa male...possibile che non ci si renda conto che così si istiga la popolazione all'odio e alla violenza? Dico solo che se dovesse succedere qualcosa a qualche amministratore o a qualche dipendente comunale riterrò la signora Menechino moralmente responsabile.
Vorrei sapere quanto sta facendo per i cittadini e quanto per i suoi interessi personali…
A cosa aspira?
D’altronde lo dicono anche quelli che erano della sua parte che il suo unico obiettivo è la visibilità personale a tutti i costi, anche se a pagarne le conseguenze sono i cittadini e la loro fiducia nelle istituzioni.
Le interessa semplicemente sollevare polveroni per accendere l’attenzione su di se.
Ma ormai il suo gioco è chiaro, si levi la maschera che l’abbiamo riconosciuta e, soprattutto, l’hanno riconosciuta i cittadini.
Troppo per essere casuale.
Novembre inizia con la presenza negli uffici comunali di un ispettore del MEF (Ministero dell’Economia e delle Finanze).
Vedi l’articolo “Comune di Amantea: Zero servizi ed un mare di debiti!” di Francesca Menichino nel quale viene richiamato che “Di recente il nostro Comune è stato anche “visitato” da un ispettore del Ministero delle Finanze, e l’illegittimità della presenza del sindaco padre continua a non essere sanzionata da nessuno nonostante le nostre segnalazioni”.
E non sorprende certo che stia per tenersi giorno 20 novembre la conferenza dibattito dall’emblematico titolo ”I topi roditori: la corruzione che distrugge l’Italia” nel quale parlerà il dott Quirino Lorelli , magistrato della Corte dei Conti : vedi articolo dal link.
Ed ovviamente in questo contesto non sorprende certo la presenza in Amantea dal 16 novembre 2015 di tre ispettori dell’Anac ( Autorità Nazionale Anticorruzione).
Né, infine, sorprende che il 16 novembre sia stata pubblicata la Determinazione n. 12 del 28/10/2015 contenente il Piano Nazionale Anticorruzione aggiornato al 2015, un piano nato dopo la osservazione di 1911 amministrazioni di cui sono stati valutati i Piani di prevenzione della corruzione (PTPC).
Il PNA intende dare risposte unitarie alle richieste di chiarimenti pervenute dagli operatori del settore ed in particolare dai Responsabili della prevenzione della corruzione (RPC) che dovrebbero essere nominati dalle pubbliche amministrazioni.
Probabilmente sono venuti a constatare di persona che il comune di Amantea non ha redatto il Piano di prevenzione della corruzione (PTPC), né ha nominato il Responsabile della prevenzione della corruzione (RPC) .
In coerenza i controlli sono stati disposti anche dal Dipartimento dell’ Economia e delle Finanze.
Ovviamente inutile attendersi risposte immediate.
Da queste ispezioni emaneranno relazioni che saranno inviate agli organi che le hanno disposto e che saranno rese solo dopo molto tempo.
Stamattina il secondo giorno di presenza.
Qualche viso era rabbuiato ma siamo certi che si tratta soltanto di una nuvola passeggera a meno che gli ispettori non abbiano trovato anche quello che non cercavano.
La decisione da parte del Consorzio Isca- Hotels di ritirare la partnership al “PISL ANTICA TEMESA” – presa lo scorso 6 novembre - necessita di un approfondimento e di una riflessione.
Io stesso, già qualche settimana fa - pur reputando una straordinaria opportunità quella rappresentata dal Marchio d’Area - ho manifestato alcune perplessità rispetto alla possibilità che esso fosse immesso sul mercato turistico-culturale, mancando al momento – a mio avviso – dei contenuti essenziali per qualsivoglia capacità attrattiva.
Rispetto a ciò non possono passare inosservate le riflessioni sui contenuti che dovrebbe avere il brand fatte dagli Albergatori Associati Sud Tirreno Cosentino (a partire dai temi presenti sul sito internet anticatemesa); un contributo che va nella direzione di far leva sulle peculiarità e sulle eccellenze del territorio.
Proprio per tale ragione ritengo necessario non sottovalutare la presa di posizione del Consorzio, non soltanto perché i Progetti Integrati di Sviluppo Locale si reggono sul coinvolgimento del partenariato economico e sociale, ma anche perché rinunciare alla collaborazione degli operatori del settore, che da noi rappresentano determinanti attori dello sviluppo, avrebbe il significato di svilire il senso stesso del PISL.
Senza considerare che il venir meno dell’apporto del Consorzio provocherebbe un grave vizio di governance orizzontale, che rappresenta una dimensione propedeutica della gestione anche rispetto all’obiettivo di coinvolgimento di tutti gli attori locali (ed in particolare degli stakeholders) nell’attuazione delle politiche di sviluppo territoriale.
E’ innegabile che il contributo di esperienze che hanno direttamente a che fare col Marchio – anche in termini di visione strategica – da parte del Consorzio Isca-Hotel sia irrinunciabile.
Per tale ragione credo che sia indispensabile adoperarsi e promuovere tutte le azioni necessarie per non far venir meno il loro apporto, magari rivedendo il modello di governo del PISL che ha portato alla scelta – sono sicuro sofferta per chi vuole il bene di questo territorio – di ritirare la partnership.
Da parte mia, nel rivolgere l’invito al Consorzio di rivedere la propria posizione – certo a fronte di adeguate garanzie che fungano da presupposto per una migliore gestione di questo importante canale di sviluppo locale – chiederò di affrontare la questione anche durante la prossima riunione tra la Segreteria cittadina del Partito e gli Amministratori del Comune di Amantea (che è capofila del progetto) iscritti al PD, per far sì che il “PISL ANTICA TEMESA” sia un condotto per far affluire risorse finanziarie nel nostro territorio, ma nella dimensione in cui – attraverso sani e virtuosi meccanismi di coinvolgimento del partenariato economico e sociale – vengano realmente finalizzate a prospettive di sviluppo.
Perché proprio non vorrei ci svegliassimo domani dinnanzi ad un’occasione sprecata per la città ed il territorio.
Amantea, 12 novembre 2015 Enzo Giacco Segretario PD Amantea
NdR. Non ho mai avuto dubbi che Enzo Giacco sia una persona per bene.
Quello che ci sorprende, e non è la prima volta, è che lui abbia dubbi di trovarsi DOMANI di fronte ad una occasione sprecata!
Vorrei ricordare a Giacco che come ha ricordato GB Morelli alla presentazione del marchio d’area ( vedi foto) “La Calabria pur rappresentando una meta tradizionale di soggiorno grazie alle risorse paesaggistiche, storiche e culturali di cui dispone, registra un numero di arrivi e presenze non adeguato alle proprie potenzialità”. Per ,poi, continuare ricordando che “ Sono ragionamenti antichi e già conosciuti che purtroppo non vengono risolti né dagli operatori di settore, né tanto meno dalle rappresentanze istituzionali”.(Non è dato sapere cosa si sia inteso per rappresentanze istituzionali!)
Ed infine concludere dichiarando che il marchio d’area Antica Temesa ha “Lo scopo è di promuovere dal punto di vista turistico il territorio, di ricostruire il passato per ricercare il futuro”.
Ed allora Giacco dovrà aspettare che questa azione spieghi i suoi effetti ed accresca la voglia di “Amantea” nel mondo, sia d’estate che d’inverno , conseguentemente aumentando il numero dei turisti che scelgono Amantea per le loro vacanze.
A proposito a Giacco vorrei ricordare la opportunità di chiedere i dati relativi alla presenze turistiche ( almeno) degli ultimi 5 anni, dei comuni di Amantea, Belmonte Calabro, Serra d’Aiello, Lago ed Aiello Calabro.
Che poi gli albergatori non sia stati coinvolti dà la misura del loro ruolo se non della loro solitudine.
Quello che appare incomprensibile è il ritardo con il quale denunciano il loro ritiro da Temesa senza spiegare almeno con quali speranze ci siano entrati .
Sembra il caso di ricordare le splendide parole della presentazione del Marchio d’area :” L’antica città di Temesa, potente e florida, capace di attraversare i secoli, di essere nominata da Omero nell’Odissea, di essere dominata da greci e romani e di essere poi avvolta inspiegabilmente dall’oblio”
Oblio nel quale sembra che resti ancora oggi!