
Sono due mesi circa che l’isola ecologica è stata chiusa di pomeriggio, rimanendo aperta solo al mattino: decine di cittadini ignari sono stati costretti a riportarsi i rifiuti a casa.
E tutto questo senza dare adeguata informazione di quello che è un disservizio , soprattutto per chi ha bisogno di conferire rifiuti secchi con frequenza, pensiamo ai pannolini dei bambini o ad altre situazioni particolari.
Ma l’attenzione per il cittadino ad Amantea è davvero scarsa, anche quando si tratta di dare informazioni positive come la riapertura pomeridiana dell’isola dalle 14:30 alle 16:30, tutti i giorni eccetto il sabato a partire dal 12 ottobre. E si potranno conferire tutti i rifiuti, indipendentemente dal giorno della settimana.
Con questo video vi vogliamo informare non solo della riapertura pomeridiana, ma anche di una procedura di selezione pubblica che trovate cliccando QUI
Questo primo bando riguarderà delle assunzioni per la città di Lamezia, il prossimo invece, di cui vi daremo notizia, riguarderà la nostra città di Amantea.
Avevamo chiesto trasparenza per le tre assunzioni previste per il servizio di raccolta dei rifiuti ad Amantea e l’abbiamo ottenuta. Perché il lavoro non deve essere legato a criteri clientelari ma a requisiti oggettivi e trasparenti.
La politica ne stia fuori.
IL VIDEO
Riceviamo e pubblichiamo il comunicato della Lista Rosa arcobaleno sul problema della rete delle acque piovane.
“Non è possibile stare in silenzio mentre il Movimento 5 stelle, nella persona del consigliere comunale Francesca Menichino, infanga continuamente e in maniera reiterata la città di Amantea.
L’ultima, in ordine temporale, è la vicenda legata agli scarichi delle acque bianche che, in diversi punti della città, così come accade in tutti i comuni costieri sversano in mare.
Nei giorni scorsi la Menichino è stata accompagnata dal referente del settore manutentivo dell’ente sui luoghi in cui insistono tali scarichi.
In quella sede, con pazienza e competenza, è stato spiegato da dove provengono le acque e come agiscono i sistemi di raccolta.
Ed è bene evidenziare su questo aspetto alcune cose.
Ad Amantea il sistema fognario è separato dalla raccolta delle acque piovane.
Ma non si può pretendere che le acque piovane che vengono immesse nei tombini e successivamente nelle vasche di smistamento siano “acque da bere”.
Si tratta di acque che provengono dalla strada e che stagnano per lungo tempo nelle condotte.
Tecnicamente vengono definite “acque marce”.
Sono acque non inquinanti che vengono sversate a mare o lungo i corsi fluviali, così come accade in natura.
Se piove e l’acqua si accumula lungo una strada, grazie alla naturale pendenza verso il mare, tale accumulo di acqua prima o poi raggiungerà sempre il mare, portando con sé ciò che incontra lungo il cammino.
Ecco perché non si può parlare di inquinamento.
Basta con le menzogne.
Non si può mistificare la realtà agli occhi della cittadinanza per raggranellare qualche consenso a destra e a manca.
La verità dei fatti è che si preferisce distogliere l’attenzione dal confronto politico, spostandolo su fatti certamente meno rilevanti.
Nel corso di questi mesi abbiamo “apprezzato” l’approccio della Menichino nella gestione della cosa pubblica che ha puntualmente attaccato e criticato dipendenti comunali, amministratori di maggioranza e minoranza, operatori dell’informazione e forze dell’ordine, spostando il dibattito sullo scontro personale.
Non una soluzione, non una proposta. Non è questo che merita Amantea.
E non è questo il piano sul quale vogliamo costruire il futuro della comunità, nostro e delle generazioni che verranno.
Il Movimento 5 stelle, e principalmente Francesca Menichino, dovrebbero imparare il senso di alcuni vocaboli che in Politica sono di primaria importanza.
Ci riferiamo al confronto e al dibattito.
Ma lo abbiamo appreso che non è così da ciò che è accaduto di recente a Roma: i pentastellati adottano due pesi e due misure a seconda delle circostanze.
Invocano lo streaming salvo poi rintanarsi nelle trattorie vicine al Campidoglio; chiedono trasparenza e poi omettono notizie e informazioni; si professano liberi e poi obbediscono a chi invia loro un messaggio o una mail.
E questo nessuno lo può smentire.
La Politica è un’altra cosa.
Lista Rosa Arcobaleno
Questo il comunicato stampa emanato dai parlamentari M5s Dalila Nesci, Paolo Parentela, Nicola Morra, Federica Dieni e Laura Ferrara (Ue), in relazione all’inchiesta della Procura di Paola che vede coinvolta Monica Sabatino e suo padre Giuseppe, già ragioniere e vicesegretario del Comune di Amantea.
«La magistratura chiarisca al più presto se Monica Sabatino, sindaca di Amantea (Cs), è responsabile o meno di voto di scambio».
Poi aggiungono i parlamentari 5 stelle «Per il Pd si tratta di una tegola pesante, perché l’inchiesta tocca un esponente di spicco del partito e il genitore, il quale, nonostante in pensione, peraltro, continua a operare in municipio con un’incomprensibile formula di volontariato successiva a una consulenza attivatagli dopo il pensionamento».
E proseguono «È molto grave il reato contestato al sindaco, che per l’accusa avrebbe promesso, per le comunali del 2014 e in favore di numerosi elettori inquadrati come precari nella polizia locale, vantaggi consistenti nella stabilizzazione del contratto attraverso il superamento del concorso per l’assunzione di sette vigili».
Inoltre sottolineano i parlamentari 5 stelle «Uno dei più grossi mali contro la democrazia in Calabria è il condizionamento del voto, raramente libero.
Il Pd sospenda subito Monica Sabatino dal partito.
Il genitore della sindaca, invece, esca dalla vita amministrativa del Comune, perché è evidente che non può rimanerci ancora».
Questa, infine la conclusione deiparlamentari 5 stelle «Ci auguriamo che i media nazionali riprendano questa notizia di cronaca e che guardino con attenzione alla gestione della cosa pubblica nel Comune di Amantea».