
Il comunicato del gruppo consiliare “Insieme per la Città”, presenta il volto di una minoranza che non scherza più, anzi, di una minoranza che tenta di collocarsi nel novero dei chi segnala quanto di negativo c’è nella Giunta Sabatino.
Un comunicato che appare anche forte nel silenzio della restante minoranza. Ecco il testo intero:
Coscienze libere “ cercasi”:
“Abbiamo assistito in questi giorni ad un duello a distanza ingaggiato dal Sindaco Monica Sabatino con il vice-sindaco di una precedente amministrazione Dott. Luciano Cappelli, “ reo “ di aver chiesto come mai una scuola materna ultimata ormai da mesi e mesi e costata un milione di euro in quel di Campora San Giovanni, non fosse stata ancora utilizzata.
La problematica era stata sollevata già con una specifica interrogazione del 5 agosto u.s. dalla consigliera Concetta Veltri ed indirizzata al Sindaco, alla quale non è stata data risposta e nei prossimi giorni, delle mancate risposte a numerosissime interrogazioni interesseremo S.E. il Prefetto.
Il Sindaco anziché spiegare i veri motivi della mancata apertura della scuola, ha preferito non rispondere alla legittima domanda ma innescare una sterile polemica di sei o sette puntate a mò di telenovela, consona al soggetto, spesso debordando o peggio ancora mentendo su fatti ed episodi inesistenti, salvo poi essere smentita : pare, infatti, che il Comune abbia problemi di fornitura di energia elettrica e gas in quanto Enel ed Italgas non intendono effettuare forniture ad un cliente moroso.
Sarebbe potuto finire cosi, semplicemente, con due righe, ma l’arroganza e l’onnipotenza di questa “ giovinetta viziata “, circondata da ancelle “ accomodanti “ e da fidi guerrieri “ insignificanti”, ha di fatto distratto i cittadini dalla incapacità, ormai conclamata, di questi amministratori di reggere un Comune importante come Amantea.
Non è solo la scuola materna di Campora a non essere stata consegnata alla Città, ma anche il ponte sul torrente Santa Maria ultimato ormai da mesi e mesi, ed ancora inutilizzato poiché nessuno si interessa allo sblocco dello stesso.
Che dire della pista ciclabile? Probabilmente perderemo il finanziamento in quanto non si riuscirà per tempo a completare l’opera, non ancora iniziata, sempre perché nessuno si interessa alla stessa.
Grande interesse e tempestività è stata invece dimostrata per aumentare le tasse ai cittadini e contemporaneamente aumentarsi le indennità di carica, cosi al tempo stesso da una “ oscura regia” che poi tanto oscura non è, si è provveduto a devolvere il mutuo di Euro 2.500.000,00 destinato alla ristrutturazione del lungomare cittadino, opera strategica per lo sviluppo del turismo e della nostra economia verso opere sicuramente secondarie per gli interessi della Città, ma evidentemente strategiche per il Sindaco e qualche assessore, ( Via Neto, e ponte sul Catocastro ).
Cosi come, ancora oggi , non si capisce, come mai un concorso per la stabilizzazione di vigili precari avviato da quasi un anno non è stato ancora espletato mortificando donne ed uomini che hanno lavorato al servizio del nostro Comune per oltre un decennio, con il rischio praticamente certo di soccombere in un eventuale contenzioso.
Altre iniziative di gradimento della amministrazione sono state intraprese, “ stage “, slittamento di “ Vaucher “ che il Sindaco chiama lavoro e non utilizza il proprio vero nome : “ sistemazione sospesi.”
Per non parlare, dell’argomento ormai a lungo trattato e per il quale sono state interessate le autorità preposte, “dell’ufficio di staff del Sindaco “, creato ad hoc per consentire al padre del Sindaco di continuare a fare quello che ha sempre fatto, nonostante lo stesso sia stato collocato in pensione dal 31 ottobre 2014.
La nostra speranza e la speranza della Città è che qualche “ coscienza libera “ si svegli dentro questa maggioranza per far si che il Comune non sia affare di “ famiglia”.
Il gruppo consiliare Insieme per la Città
Sembra caduto nel vuoto l’accorato appello rivolto al sindaco Sabatino per garantire la continuazione dei servizi resi dalla Associazione Solidaretà Onluss nel Basso Tirreno Cosentino , più nota come “Il Passalibro”, che è sua la principale funzione residua , stante le difficoltà di operare senza la sicurezza di locali confacenti ai servizi da rendere alla comunità.
Almeno a giudicare dalla insistenza con la quale “qualcuno” (non sempre lo stesso amministratore) insiste perché vengano lasciati liberi gli attuali locali e portati via i libri affidati al “passa libro” dalla famiglie per la loro cessione ad altre famiglie , ove di interesse.
E si tratta di tantissimi libri, visto che le scuole superiori del comune di Amantea hanno migliaia di iscritti.
Sembrerebbe però che il sindaco Sabatino non abbia avuto nemmeno il tempo materiale per trattare questa problematica e che anzi “qualcuno” si stia affannando prima che con la usuale consapevole attenzione politico-sociale il sindaco prenda atto dell’appello.
Non perdono le speranze le donne de “Il Passalibro”, di un augurabile intervento del sindaco, che come ricordato è anche mamma e docente, atteso che altre legittime esigenze di altre associazioni possono trovare soluzioni diverse che non lo sfratto di quella che come la Associazione Solidarietà Onluss opera da decenni per la comunità.
Con questa scelta politica molto discutibile ,infatti, verrebbe meno un servizio che continua a servire ancora oggi le comunità dell’hinterland di Amantea.
E poi perché. Per rispondere alle esigenze di altri? Per impegni elettorali assunti e che ora devono essere rispettati sotto pena di una ridotta credibilità?
E poi chi è che spinge per questo comportamento che non ha alcun senso se non quello di penalizzare chi opera nel sociale come la stessa amministrazione sollecita ?
Quale coerenza si vuole affermare?
“Noi –ci dicono le donne del “Passalibro” abbiamo fiducia nel sindaco Monica Sabatino, alla quale ci siamo rivolti anche per fare da ponte con il Governatore Mario Oliverio, e speriamo che intervenga e ponga la parola fine a questa montagna di pressioni che non ci lasciano affatto tranquille, ma siamo davvero curiose di sapere le vere ragioni di questa nostra eventuale espulsione. E con noi la intera città”!
Le donne de Il Passalibro , se il sindaco non interviene, intendono comunque adempiere alla richiesta verbale del comune, ma fanno osservare che nella stanza a loro disposizione, grazie al comune, ci sono ancora centinaia e centinaia di libri che ancora oggi continuano ad essere richiesti( purtroppo la gente non ha soldi!), libri che o devono essere restituiti alle famiglie che li hanno loro consegnati( ma questo porterebbe via un sacco di tempo) o devono essere conservati per tipologia e portati in un vano sicuro e comunque accedibile per poter soddisfare le esigenze che ancora oggi la gente porta.
Era già successo a settembre del 2013 quando “l’altro comune” quello duro, inflessibile, comandato non si sa da chi, pretese di buttare fuori da una piccola stanza nella quale le donne del Passalibro svolgevano il loro lavoro sociale importantissimo, un pomeriggio sorprese tutti facendosi “assistere” dalle locali Forze dell’ordine ( nemmeno fosse uno sfratto!) : quel giorno grazie all’intervento dell’ex assessore Mazzei mise a disposizione una stanza del Campus Temesa dove poter collocare temporaneamente i libri. Oggi Mazzei è fuori dalla Giunta e non ha più nemmeno diritto di parola!
Non resta allora che il sindaco, se qualche altra voce “nobile” non si alzerà forte al cielo!
Sono tante le cose che ad Amantea non vanno.
Ma ce ne sono alcune che possono essere annoverate come di straordinaria valenza, sia per la loro unicità, in un contesto di volontariato episodico se non formale od addirittura virtuale , sia per la effettività del dono che recano nella quotidianità del loro esercizio
Una di queste espressioni di volontariato solidale è la Associazione Solidaretà Onluss, nel Basso Tirreno Cosentino , più nota come “Il Passalibro”, un luogo di incontro per scambiare i costosi testi scolastici tra famiglie che li cedono e famiglie che li comprano a metà prezzo.
Il funzionamento de “ Il Passalibro” è aiutato, anzi garantito dalla collaborazione del Comune di Amantea che da oltre un decennio offre gratuitamente alla associazione Onluss un locale dove avviene non solo l’incontro tra domanda ed offerta ma anche il deposito dei testi.
Questa collaborazione è la prova che quando il vero volontariato si incontra con la sensibilità degli amministratori comunali le cose funzionano.
Peraltro, è notevole la gratitudine che le famiglie hanno verso le donne della associazione e verso il comune.
Ma ora “Il Passalibro” fortemente sollecitata dagli stessi genitori che si servono della associazione Onluss per lo scambio dei libri di testo e gravemente preoccupato per lo stato di grave disagio, non soltanto economico, ma anche sociale, della comunità locale, ha deciso di ritornare ad offrire anche altri servizi alla comunità amanteana, ed in alcuni casi e previe intese anche ad alcuni comuni dell’hinterland dell’area del BTC più prossimi ad Amantea.
Tra i servizi alcuni costituiscono un ritorno ad una vecchia ed indimenticata scuola sociale amanteana.
Parliamo dei corsi di educazione al ricamo a favore delle famiglie più bisognose individuate, al taglio sempre a favore delle famiglie più bisognose, da individuare anche con la collaborazione del comune di Amantea.
Senza dimenticare la propensione a tenere un servizio pomeridiano di recupero ai giovani con difficoltà di apprendimento ed ai progetti di lotta contro la dispersione scolastica a mezzo della educazione dei genitori dei ragazzi non frequentanti le scuole dell’obbligo.
E potremmo continuare a lungo.
“Ma per fare questo- dicono le donne de “ Il Passalibro”- è necessaria la concorde volontà del Comune di Amantea.
Per questo ci siamo rivolti ai politici locali, da decenni sensibili ai bisogni della comunità, chiedendo la loro adesione alla istanza inviata al Presidente della Giunta regionale Mario Oliverio, sempre sensibile alle esigenze delle famiglie più disagiate, ed ovviamente la formale assegnazione di locali confacenti ai servizi da rendere alla comunità”
Poi continuano dichiarando “Abbiamo la massima fiducia nel sindaco Monica Sabatino e negli altri politici amanteani che le nostre richieste, fatte nell’interesse esclusivo delle famiglie amanteane e tra queste di quelle con maggiore disagio , saranno prese in considerazione ed accettate.”
“Anzi- concludono- ci rivolgiamo direttamente allo stesso sindaco, anche nella sua qualità di mamma e di docente- chiedendole di fissare lei stessa un incontro con il Presidente della Giunta regionale Mario Oliverio o con il prossimo assessore ai Servizi Sociali ed alla Pubblica Istruzione. Noi possiamo continuare a metterci il cuore ed il nostro tempo, ma abbiamo bisogno che anche gli altri ci mettano il cuore”.