
E’ la domanda che viene rivolta dalla minoranza consiliare alla maggioranza nel precisare che il Prefetto Tomao ha inviato , via pec, al sindaco, a tutti i consiglieri comunali, di maggioranza e di minoranza, ed alla segretaria comunale, una lettera di diffida, datata 5 maggio 2015, assunta al protocollo in data 6.maggio 2015 numero 8055, con l’invito ad adottare entro20 giorni dalla data di ultima notifica, e con il rischio del commissariamento il Conto consuntivo 2014.
Il comune doveva adottare il Conto entro il 30 aprile e doveva altresì partecipare al Prefetto entro il 4 maggio l’avvenuto adempimento.
Risponde la maggioranza che il consiglio comunale è stato già fissato per il 14 maggio.
Nessun problema, allora?
“Certo- risponde l’assessore Sergio Tempo-il Prefetto ha inviato la stessa lettera ad altri 120 comuni della provincia di Cosenza”.
Il senso è evidente. La stragrande maggioranza dei comuni è in ritardo.
A distanza di pochi giorni dal pervenimento della nota è stato, infatti, convocato il consiglio per la approvazione del bilancio consuntivo del 2014, segno evidente che è quasi tutto prontoe le osservazioni della minoranza, quindi, sono armi spuntate
Ribatte la minoranza che non è stata nemmeno convocata la competente commissione consiliare e che allo stato non è dato conoscere quasi niente del bilancio consuntivo
Ci si avvia- questo è il senso- ad una scelta obbligata di non approvazione del consuntivo stesso da parte della minoranza
Il consigliere di minoranza Concetta Veltri farebbe bene a frequentare il palazzo comunale con maggiore assiduità, informandosi sulla realtà degli atti ufficiali emessi dall’esecutivo guidato dal sindaco Monica Sabatino ed evitando di fidarsi del sentito dire di qualcuno che, evidentemente, è poco informato sull’argomento».
L’assessore all’urbanistica Gianluca Cannata risponde per le rime alle provocazioni poste in essere dalla stessa Veltri che, nei giorni scorsi, aveva attaccato la giunta sul fatto che Campora San Giovanni non rientrasse nel piano di ripristino del servizio wi-fi varato dall’ente municipale di concerto con Telecom Italia.
«Campora San Giovanni – rimarca lo stesso Cannata – rientra a pieno titolo nel progetto per l’uso del wi-fi nelle zone principali del paese. Per comprenderne meglio le modalità è necessario fare un passo indietro e capire da dove siamo partiti. Il precedente progetto per l’utilizzo della connessione wi-fi di Campora San Giovanni prevedeva l’uso di un ponte radio, situato in località Coreca, adibito alla ripetizione del segnale proveniente da Amantea. La riattivazione di questo ponte radio non è assolutamente conveniente dal punto di vista tecnico, ma soprattutto economico. Da qui l’idea di strutturare un nuovo percorso: su suggerimento dei tecnici della Telecom abbiamo convenuto di appoggiarci sul nuovo piano di digitalizzazione varato dall’azienda che prevede il posizionamento della fibra ottica superveloce su tutto il comprensorio nepetino. Ad essere servite da questo nuovo servizio saranno anche le sedi comunali del capoluogo e della frazione. Una volta compiuta questa operazione non sarà più necessario utilizzare il ponte radio, ma basterà collocare sul tetto della delegazione municipale di Campora San Giovanni una piccola antenna che consentirà di utilizzare il segnale Telecom in tutta sicurezza e con la massima affidabilità. È bene evidenziare che i tecnici hanno già avviato la realizzazione della rete e secondo le ultime indicazioni fornite dalla stessa Telecom la costruzione dell’intero impianto, collegamento compreso, dovrebbe concludersi entro la fine del mese di giugno. Ma non è tutto. A questo esempio di efficienza c’è da aggiungere anche una certa lungimiranza amministrativa. La realizzazione di questi nuovi impianti, sia per quanto riguarda Amantea, sia per Campora San Giovanni, non comporta alcuna spesa aggiuntiva a carico dell’ente. I fondi investiti nell’opera provengono dalla dismissione di precedente contratti di fornitura disservizi telefonici e trasmissione dati. Amantea e Campora San Giovanni, nelle aree già indicate dal vecchio progetto entro poche settimane, si presenteranno come “wi-fi zone” senza alcun costo a carico degli utenti».
«Piuttosto – conclude Cannata – fa riflettere l’idea di campanilismo posta in essere dalla stessa Veltri che gira per le case di Campora San Giovanni chiedendo una firma per la costruzione del lungomare di Amantea, evitando di ricordare che ciò comporterebbe la mancata realizzazione del passaggio pedonale sulla Ss 18 per raggiungere il mare. Un’opera che i camporesi attendono da oltre venticinque anni».
Comunicato comune di AMANTEA
Orgogliosamente il Comitato Lungomare evidenzia che sono state già raccolte “circa 1200 firme” ma che si è vicini al” traguardo dei 1500 sottoscrittori”.
Ricorda il Comitato che ciò che ne ha spinto la costituzione e l’impegno “è stato il diffuso malcontento nella cittadinanza”, perché “emergeva chiaramente il disorientamento degli amanteani circa la devoluzione del prestito di 2,5 milioni di euro contratto per il lungomare e stornato per altri fini assolutamente diversi da quelli previsti”.
Non solo ma la nota stampa ricorda che “ il comitato è aperto a chiunque intenda condividere questa iniziativa di civiltà” e che “ cosa diversa dalla civiltà sarebbe ingannare gli amanteani facendo pagare loro un debito contratto per finalità turistiche utilizzandolo, invece, per altri fini che occhi attenti vedono chiaramente”.
E che gli amanteani lo abbiano capito lo si è visto dal fatto che sono accorsi in due fine settimana in circa 1200 ai banchetti delle firme e che sicuramente supereranno le 1500 firme nel prossimo fine settimana di sabato 9 e domenica10 maggio.
1500 firme da proporre all’amministrazione comunale per annullare la devoluzione del prestito ripristinando il fine originario.
Evidenzia, infine, il comunicato che “ Firmare per questa iniziativa è un gesto di consapevole condivisione. Non è come sottoscrivere una generica iniziativa per la lotta contro una malattia endemica, per sostenere le pari opportunità, per il funzionamento della cosa pubblica. Quando l’interlocutore è indefinibile una firma non si nega a nessuno. Altra cosa è la presa di coscienza che ti fa confrontare con i tuoi riferimenti istituzionali”.
In sostanza secondo il comitato “L’iniziativa in corso si sta rivelando un vero e proprio laboratorio sperimentale d’interazione di diversità culturali”, atteso che “ Varie espressioni della società dialogano sul principio accomunante del bene comune”
Ed a breve il comitato si adopererà presso l’amministrazione ai sensi del vigente Statuto Comunale.