
Sono le sette di stamattina 30 giugno e , ad est di Amantea, si nota un fumo densissimo.
La vicina mi chiede se stia bruciando qualche casa del centro storico
La tranquillizzo. Dal mio balcone, un piano più sopra il suo, si vede che l’incendio è dietro la collina del castello, dalla parte del fiume Catocastro
La prova è nelle vampoglie che riempiono l’aria e che spinte dalla brezza mattutina cadono su tutta Amantea nord riempiendo terrazzi, posandosi sulle auto, sulle strade, sporcando i panni stesi ad asciugare ed entrando dai balconi aperti.
Il fuoco è iniziato di buon mattino dietro il vecchio mattatoio ed ha cominciato a risalire la collina.
Non vediamo Vigili del Fuoco o la mitica Protezione civile amanteana che un tempo era sempre pronta per tali occasioni.
Nel corso della mattinata, poi, il fuoco arriva sul pianoro del castello per riscendere sul versante ad ovest.
Ovviamente, si tratta di un incendio casuale quale quello che origina dall’incontro tra l’erba secca e l’accendino che gli da fuoco, magari sorretto da un po’ di benzina
Ovviamente il piromane è una persona civile che ha pensato bene di dare fuoco il 30 giugno prima che arrivino i turisti e proprio per non dare lì’impressione di una città senza regole.
Volete sapere chi è stato a dar fuoco? Non lo sappiamo, ma anche se qualcuno lo avesse visto ad Amantea nessuno denuncia.
Si svolgerà il prossimo 3 luglio alle ore 18 presso la terrazza del Mediterraneo Palace Hotel la presentazione del marchio d'area “Antica Temesa”.
Si tratta di un progetto quanto mai ambizioso che coinvolge i comuni di Amantea (ente capofila), Belmonte Calabro, Serra d’Aiello, Lago ed Aiello Calabro allo scopo di promuovere dal punto di vista turistico il territorio. Nello specifico verrà presentato il logo del marchio d’area e la campagna advertising che sarà veicolata sui media nazionali, ma anche sugli organi locali e su quelli specializzati. L’intento è coinvolgere tutti gli operatori turistici del territorio.
«Ricostruire il passato – spiega l’assessore al turismo Giovanni Battista Morelli – per ricercare il futuro. Compito assai difficile, soprattutto in una regione come la Calabria che non ha mai saputo sfruttare appieno i vantaggi della cooperazione e della collaborazione. Questa sorta di penisola nella penisola è sempre stata terra di opposti: mare e montagne, grandi centri metropolitani e piccoli borghi ripiegati sulle proprie tradizioni, treni ad alta velocità e locomotive che sbuffano vapore, contraddizioni ed eccellenze, pregi e difetti. Ma con la gente che riesce ad aprire immediatamente il cuore, facendo dell’ospitalità il suo punto di forza. Partendo da questo semplice presupposto, che è insito nel codice genetico di ogni calabrese, cinque amministrazioni comunali hanno deciso d’invertire questa tendenza, dando seguito alla costituzione di un marchio d’area che è espressione diretta della propria memoria. Amantea, Belmonte Calabro, Serra d’Aiello, Lago ed Aiello Calabro hanno deciso di riconoscersi in quella che direttamente o indirettamente è la propria progenitrice: l’antica città di Temesa, potente e florida, capace di attraversare i secoli, di essere nominata da Omero nell’Odissea, di essere dominata da greci e romani e di essere poi avvolta inspiegabilmente dall’oblio. Adesso è il momento della rinascita».
Oltre all’assessore Morelli, all’incontro saranno presenti il sindaco Monica Sabatino e Nicola Di Turi, giornalista del Corriere della Sera.
«L’occasione – conclude Morelli – è propizia anche per presentare agli organi di stampa ed alla collettività il programma estivo che allieterà il soggiorno di turisti e vacanzieri fino al prossimo autunno. L’esecutivo è impegnato nella rivalutazione del territorio, con lo scopo di obiettivo di restituire alla città il ruolo guida che la storia le ha assegnato in passato».
Sono invitati alla presentazione gli albergatori, i commercianti, le associazioni e le altre componenti della società civile.
Nota comune di Amantea
Questo il titolo del comunicato emanato dall’ente comune. Un comunicato che annuncia il cambiamento della segnaletica del centro Storico. Un comunicato, in verità, di difficile comprensione per cui si impone di attendere l’ordinanza per essere meglio compreso.
Ad oggi, però, l’ordinanza non è stata ancora emanata.
Si comprende che Corso Umberto primo è percorribile soltanto in direzione Catocastro e che sul lato monte dello stesso non sarà possibile parcheggiare.
Un divieto già esistente e che finora non è stato rispettato nemmeno dalle auto delle Forze dell’ordine stante la carenza di parcheggi e la occupazione dei pochi esistenti e senza alcun limite orario ( e se si mettesse un disco orario?). Un divieto di sosta inutile se Corso Umberto primo sarà senso unico.
Eccovi comunque il comunicato integrale:“ Come annunciato, a seguito della riunione avvenuta nelle scorse settimane con gli imprenditori che operano nel centro storico, l’esecutivo guidato dal sindaco Monica Sabatino ha avviato un periodo di sperimentazione per migliorare la viabilità nel borgo antico.
Lungo tutto corso Umberto I non sarà più possibile posteggiare sul lato destro ( ? ) della carreggiata, ma soprattutto il transito sarà consentito soltanto sulla direttrice che conduce verso Catocastro.
L’adozione di questa misura dovrebbe facilitare il defluire della circolazione, evitando gli ingorghi derivanti dall’incrocio di due vetture provenienti da due opposti sensi di marcia (??????????).
«Il centro storico di Amantea – spiega il delegato Elena Arone – dal punto di vista urbanistico si è sviluppato lungo un’arteria principale che da largo Croce arriva fino al ponte in ferro sul Catocastro.
Non è dunque possibile interdire al traffico questa strada, perché ciò comporterebbe disagi alle persone che risiedono abitualmente nella città vecchia.
È dunque necessario individuare una soluzione condivisa che possa consentire un giusto bilanciamento tra coloro che scelgono di abitare nel centro storico e chi invece decide di sviluppare la propria attività lavorativa tra le strette che sorreggono idealmente il castello.
A partire da lunedì prossimo questa modifica al piano viario diventerà pienamente esecutiva e sarà compito della Polizia Municipale far rispettare le nuove regole».
«Di concerto con l’assessore Antonio Rubino – conclude la Arone – abbiamo dato seguito all’attuazione di questo progetto i cui effetti saranno sottoposti a valutazione, consentendo così l’introduzione di eventuali correttivi».