
Redazione TirrenoNews
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Diamante. Il PD si rivolge alla Procura della Repubblica di Paola
Domenica, 08 Luglio 2018 21:29 Pubblicato in Alto Tirreno«Risulta ormai evidente una ostinata e perdurante volontà del sindaco Sollazzo e del presidente del consiglio comunale Riente ad alterare e distorcere la realtà dei fatti.
L’ultima dimostrazione ci arriva dalla missiva inviata al prefetto di Cosenza, Gianfranco Tomao, al quale nei giorni scorsi abbiamo avuto modo di rappresentare la grave condizione di inagibilità democratica che si è creata nel consiglio comunale di Diamante, a seguito delle modalità opache e contraddittorie con cui il sindaco sta gestendo la vicenda del porto».
Parla così Ornella Perrone, capogruppo del Pd nel consiglio comunale di Diamante, in replica alla nota con cui il sindaco del Comune del Tirreno cosentino e il presidente del consiglio comunale hanno risposto a una richiesta di chiarimenti della Prefettura di Cosenza.
«Oggi, Sollazzo e Riente, dopo essere sfuggiti ripetutamente al confronto, solo a seguito della nostra iniziativa e del senatore del Pd Ernesto Magorno con sua eccellenza il prefetto, recuperano facoltà di parola, ma questa volta sì – continua Perrone – avrebbero fatto bene a tacere.
I due, infatti, forniscono una versione personalissima e soprattutto falsa di quanto accaduto nel corso dei lavori del consiglio comunale dedicato al bilancio consuntivo, quando la consigliera comunale Francesca Amoroso è stata ripetutamente disturbata e schernita da persone presenti tra il pubblico, senza che né il presidente del consiglio Riente, né il sindaco Sollazzo intervenissero per riportare la discussione sui giusti toni e nelle corrette modalità».
«La vicenda, negli esatti termini in cui si è verificata, è nota ai più, è stata correttamente rappresentata al prefetto in un esposto ed è a conoscenza del governo grazie alla interrogazione del senatore Magorno.
Se ciò non bastasse – conclude la capogruppo del Pd – la Procura della Repubblica è stata investita della questione attraverso un esposto: le massime autorità dello Stato dimostreranno presto da che parte sta la verità e la totale fondatezza delle nostre denunce»
Tirreno cosentino: il mare….un affare “sporco”. Chiamate Mario Oliverio!
Domenica, 08 Luglio 2018 19:10 Pubblicato in PaolaScrive QuiCosenza: Molte le lamentele giunte sul mare “pietoso” e “impietoso” con tutti i liquami che trasporta lungo la costa. Ma nessuno interviene e l’estate potrebbe essere già rovinata per molti
San Lucido – Eppure la Calabria aveva guadagnato delle bandierine da 10 e lode per il mare pulito, ma forse si riferivano alla bassa stagione, quando non ci sono turisti, villeggianti, nessuno va ala mare, i depuratori non sono sovraccarichi e i liquami scaricati sono davvero pochi.
Sembra anche che molti comuni, anzi, la maggior parte avessero aderito ai progetti regionali per rimettere in sesto i depuratori, ma forse se ne parla per l’estate prossima…o l’altra ancora.
Ancora un volta, ed è l’unica cosa certa, a ritornare di anno in anno, come se fosse un prodotto buono, come nelle pubblicità migliori, è “la magnifica striscia marrone” che “naviga” con tanto di bolle sulla nostra costa Tirrenica.
Attenzione gente ai funghi, alle malattie della pelle, anche perchè a chi vai a denunciare? Da chi vorrai risarcito?
Ogni Comune scaricherà le proprie responsabilità alla “corrente del mare”…chissà da dove arrivare quella porcheria!
Probabilmente l’unica soluzione certa è attrezzarsi di piscina gonfiabile in casa, sul balcone meglio, così si può prendere anche il sole in città.
Oppure fare le vacanze d’inverno….il mare è pulito ed è una certezza.
Le prime lamentele sono pervenute dai villeggianti di San Lucido questa mattina alle 10.
Il mare, ci allertano, ieri come oggi è una fogna a cielo aperto.
In molti hanno allertato la capitaneria di porto che hanno assicurato di inviare qualcuno per un controllo, perchè anche a Torremezzo sono nella stessa condizione. e infatti le lamentele giungono anche da Torremezzo, ma si presume che la scia abbia raggiunto anche altri Comuni per essere la motovedetta della capitaneria di porto in giro a controllare le segnalazioni.
Il tirreno non gode proprio di ottima salute e più che una cura necessita di essere ricoverato in rianimazione con la speranza che qualcuno lo salvi prima che muoia
Invece Iacchitè scrive “Amantea, mare da bere!”
Amantea 08 Luglio 2018. Ci risiamo, con la puntualità di un orologio svizzero.
Il nostro mare è ridotto sempre peggio.
La foto è talmente eloquente che non ci sarebbe neanche bisogno di commenti.
Una striscia di letame che parte da Cittadella e continua a nord fino a Sangineto e segue lo stesso percorso a sud fino ad Amantea.
Impossibile non pensare al “mare da bere” evocato infelicemente dal famigerato Palla Palla.
In ogni caso, abbiamo deciso di pubblicare il breve ma incisivo commento di molti cittadini, che sperando di poter trovare un mare decente avevano affollato la spiaggia della ridente cittadina del Tirreno.
“Un caloroso ringraziamento a tutti gli amministratori locali, provinciali e regionali per l’impegno profuso negli anni a favore del turismo nella nostra meravigliosa Calabria…”.
Abbiamo postato la mucillaggine del mare Veneto .
Mucillagine che mostra una situazione molto, molto più grave.
Ma almeno li nel Veneto non hanno santo Mario ( Oliverio) che vanta il mare da bere ,facendo la ennesima figura di caxxa alla quale ci ha abituato!
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Il mare spiaggia il cadavere decomposto di un delfino
Domenica, 08 Luglio 2018 18:48 Pubblicato in Campora San GiovanniIeri sulla isolata spiaggia di Catocastro è stato trovato il cadavere decomposto di un delfino.
Un amanteano ha chiamato la Guardia Costiera che è intervenuta sul posto senza però emettere alcun comunicato in merito.
Nemmeno un paio d’ore ed i resti di questo delfino vengono “ripresi” dal mare agitato e riportati al largo.
Il servizio manutentivo del comune di Amantea intervenuto con un apposito mezzo meccanico non ha potuto far nulla.
Nella nottata i resti sono stati quasi interamente ”disciolti” dalle onde del mare agitato.
Nella prima mattinata di oggi quello che è rimasto del cetaceo, in sostanza lo scheletro, viene rinvenuto sulla spiaggia dei lidi del lungomare di Amantea.
Ancora una volta sul posto la Guardia Costiera che fa intervenire il servizio veterinario locale.
Insieme interviene il servizio manutentivo di Amantea .
Lo scheletro del delfino viene spezzato e raccolto in due sacchi depositati presso la locale isola ecologica.
Domani i resti del cetaceo verranno ritirati da una ditta specializzata che provvederà alla loro distruzione.
Nessuno comunicato a spiegare le possibili cause del decesso del mammifero che i giochi delle correnti hanno portato ad Amantea proveniente chissà da dove.
Ringraziamo per la foto Alfonso Frangione.
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