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Una goliardia…democratica di Francesco Gagliardi

Venerdì, 03 Agosto 2018 21:46 Pubblicato in Italia

Per una intera settimana i giornali hanno sbattuto in prima pagina e le televisioni l’hanno data come prima notizia la vile aggressione a colpi di uova subita a Moncalieri da una ragazza italiana di origine nigeriana di nome Daisy, discobola della Nazionale Italiana e che ora rischia di non poter partecipare ai giuochi europei.

Tutti hanno gridato allo scandalo. Tutti hanno detto e scritto che era stata una aggressione fascista, nazista, razzista.

E tutti hanno dato la colpa al Ministro degli Interni Sen. Salvini ritenendolo responsabile morale del vile attentato ad una ragazza inerme, per giunta di pelle nera, mentre la sera ritornava tranquillamente a casa.

Come, però, si sospettava, non è stata una aggressione razzista.

Il colore della pelle non c’entra, perché anche altre tre ragazze italiane di pelle chiara sono state aggredite alla stessa maniera.

Ma per le tre ragazze la stampa ha taciuto, i radical shick non hanno speso neppure una parola di condanna e i giornalisti prezzolati non hanno speso neppure una goccia d’inchiostro.

Ma per la ragazza nera hanno speso un fiume d’inchiostro e avevano già programmato per settembre una grande manifestazione di protesta.

Anche i politici di sinistra si erano mobilitati ed ora dovranno protestare contro loro stessi, perché si è saputo che uno dei tre ragazzi aggressori è figlio di un esponente e consigliere del Partito Democratico e addirittura ex candidato Sindaco di Vinovo.

Ragazzi per modo di dire.

Questi vigliacchi hanno più di 20 anni.

Quindi non più una aggressione razzista, ma una goliardia, però democratica.

E’ stata ormai considerata una semplice bravata da parte di tre giovanotti esuberanti.

Esuberanti sì, ma cretini ed imbecilli.

I tre ragazzi sono stati identificati dall’Arma dei Carabinieri ed hanno già ammesso la loro responsabilità ed hanno ammesso di aver utilizzato per le loro scorribande la macchina Fiat Doblò nera intestata al padre di uno di loro.

Ora sono stati denunciati per lesioni e omissione di soccorso.

Anche Daisy, però, si è prestata al gioco. Aveva subito affermato:- E’ razzismo.

Per me questo attacco stupido e gratuito è di matrice razzista.

L’hanno fatto apposta.

Non volevano colpire me come Daisy, volevano colpire me come ragazza di colore-.

E il padre della ragazza ha subito dichiarato:- Andiamo via dall’Italia –

La storia di Daisy è una brutta storia, però è anche stupida e ridicola. Scoperto che uno degli autori del gesto vile e vigliacco è figlio di un esponente del Partito Democratico, da “grave episodio di razzismo” è stato immediatamente derubricato di “goliardia”.

Se fosse ancora vivo il grande comico Totò avrebbe senz’altro detto:- Ma mi faccia il piacere!-

E allora è vero che i radical shick magicamente e come d’incanto sanno trasformare il razzismo in goliardia, la cattiveria in satira, gli inciuci in accordi, le menzogne in verità, i clandestini in migranti, il piombo in oro, l’acqua in latte e miele.

Voglio augurarmi che ora Renzi, Gentiloni, Letta, Grasso, Boldrini, Veltroni etc, etc. chiederanno a Malagò e agli organizzatori delle Olimpiadi di rendere il lancio dell’uovo specialità olimpica ufficiale.

I tre ragazzi torinesi vestiranno la maglia azzurra e saranno chiamati a difendere il nome dell’Italia. Vinceranno certamente una medaglia.

Al lancio dell’uovo si sono specializzati e hanno trovato i loro sponsor.

Le loro foto compariranno nelle prime pagine dei giornali e poi Mattarella, il nostro Presidente della Repubblica, li riceverà al Quirinale insignendoli di Cavalieri al Merito della Repubblica.

Nei giorni scorsi il presidente Franco Iacucci è stato ad Amantea.

Nella occasione si è interessato del problema dell’ex istituto di ragioneria che sta per ritornare nella disponibilità dei legittimi proprietari.

Non è dato sapere se ridiventerà il famoso Albergo Socievole che, ricordiamo, è stato uno dei primi di Amantea.

Certo che i legittimi proprietari hanno un forte credito verso l’ente provincia, sia per lo stabile principale, sia per il capannone antistante, nel quale sono stati allocati banchi ed altro materiale scolastico.

Un forte credito ed una forte preoccupazione.

Proprio ieri il Presidente Iacucci ha richiamato la difficile situazione economica dell’ente che vive ad oggi un’anticipazione di cassa di quasi sedici milioni di euro, sostenendo che “a malapena questo mese siamo riusciti a pagare gli stipendi dei dipendenti a causa dei mancati trasferimenti da parte di regione e stato”.

Poi ha aggiunto “E i tagli generalizzati non sono destinati a diminuire: infatti il piano dei livelli dei servizi minimi essenziali per il trasporto pubblico locale prevedono una diminuzione di 7 milioni di km per la nostra Provincia”.

Ed ancora preoccupato ha dichiarato che “ Continueremo a batterci per ottenere risorse e servizi per il nostro territorio”.

Infine ha concluso che “La situazione finanziaria della Provincia di Cosenza è molto preoccupante, con l’anticipazione di Tesoreria vicina al limite massimo già dall’inizio dell’esercizio. Le cause di questo deficit di cassa sono molteplici e tra le più rilevanti:

  • Il prelievo forzoso dell’IPT e dell’RCA da parte dell’Erario da alcuni anni per il concorso della Provincia alla finanza pubblica.
  • Il sistema di riparto dei trasferimenti statali che penalizza la nostra Provincia, nonostante l’elevato numero di Km di strade provinciali ed edifici scolastici.
  • L’emanazione del decreto milleproroghe solo da pochi giorni.
  • Il mancato riversamento della TEFA da parte dei Comuni, che incassano interamente il Tributo e non adempiono ai successivi adempimenti verso la Provincia.
  • Il mancato accollo da parte della Regione degli oneri di ammortamento dei mutui accesi per la costruzione di impianti sportivi passati di competenza regionale.
  • Il mancato rimborso da parte della Regione delle spese di funzionamento degli uffici regionali ubicati presso il Palazzo di Vaglio Lise, anticipate dalla Provincia, nonché la quota delle rate di ammortamento del mutuo per l’acquisto dello stesso Palazzo, anticipate dalla Provincia sin dal 2015.

E tutto ciò mette in pericolo la stessa sopravvivenza dell’Ente”.

Insomma se il comune è in dissesto, la provincia non sta certo meglio!

E comunque sia i crediti debbono essere pagati!

Un trentenne è morto dopo essere stato travolto da un treno in transito, non lontano dalla stazione ferroviaria di Gizzeria, centro della costa tirrenica del Catanzarese.

La vittima è B.A., nativo di Vibo Valentia.

Secondo i primi riscontri, pare che il trentenne fosse in cura in una struttura di Gizzeria.

La dinamica dell'incidente non è chiara, anche se l'ipotesi principale appare il suicidio.

Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco del distaccamento di Lamezia Terme, personale suem 118 e la polizia di stato, quindi anche il medico legale e il magistrato.

Il transito ferroviario procede su unico binario, mentre il treno è rimasto bloccato e i passeggeri proseguiranno il viaggio con un altro convoglio.

Il treno regionale procedeva direzione Lamezia e l'incidente è avvenuto a circa cento metri dalla stazione di Gizzeria Lido.

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