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Redazione TirrenoNews

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L'aumento dei pattugliamenti è legato alla crescita degli arrivi lungo quella rotta.

I numeri dell'attività delle questure di Trieste e Gorizia

Oltre 1000 (1.144) immigrati irregolari provenienti dalla frontiera terrestre

rintracciati dalla Polizia di frontiera al lavoro nelle province di Trieste e Gorizia.

A questo si aggiungono più di 2.600 veicoli controllati, 24 respingimenti alla frontiera, un alto numero di arresti e 125 chili di droga sequestrati tra hashish e marijuana.

Sono i numeri che rappresentano una parte dei risultati del lavoro di contrasto alle varie forme di attività illecite transfrontaliere e di lotta all'immigrazione irregolare svolto nei primi mesi dell'anno dalle questure delle due province del Friuli-Venezia Giulia.

A questa attività si aggiunge il potenziamento dei controlli ai confini con la rotta migratoria balcanica, a fronte dell'aumento di migranti rilevato dalla Polizia di frontiera della IV zona di Udine negli ultimi 3 mesi dell'anno, al quale si è accompagnato, in Slovenia, l'incremento di ingressi illegali dalla Bosnia attraverso il confine croato.

Tra i risultati dell'aumento dei pattugliamenti l'arresto di 4 passeur, la denuncia di 24 cittadini kosovari presunti fiancheggiatori di un'organizzazione impegnata a far entrare stranieri dal Kosovo, 33 denunce per altri reati e 13 espulsioni di cittadini stranieri.

Per caso si scopre dove finisce l’acqua potabile della cittadina.

Non solo piscine, non solo orti, non solo giardini, ma soprattutto perdite della rete.

E’ un fenomeno tipico delle cittadine costruite sulla sabbia .

 

 

 

Dove cioè le perdite della rete creano finte strade, ma sotto il bitume c’è il vuoto.

E così, stamattina l’autospurgo si ferma per sturare una fogna.

Ma il volenteroso autista non fa in tempo a scendere per attendere al delicato compito che la ruota posteriore sinistra sprofonda in una buca.

Così profondamente che non riesce ad uscirne da solo.

Arrivano subito i soccorsi portati al personale delle cooperative che utilizzano la ruspa comunale

Intanto l’autista dell’autospurgo scarica il mezzo dell’acqua in esso presente( vedi foto) al fine di agevolare la manovra di sollevamento.

Viene chiusa la strada e un dipendente delle cooperativa si improvvisa vigile per evitare problemi al traffico

C’è un’auto che impedisce le operazioni di soccorso

E’ un bagnante ma non si sa dove abiti.

Il comune non ha mai attivato ( e sarebbe il caso) un idoneo servizio atto a sapere in tempo reale gi ospiti della città

Anzi nemmeno quali siano le abitazioni che vengono fittate

Ed allora occorre cercare il proprietario attraverso la targa.

Alla fine tutto si mette a posto

L’autospurgo scaricato viene sollevato ed il traffico di Via Lepanto riaperto.

L’unica nota negativa è che sembra abbiamo infastidito il personale delle cooperative

Nessun problema.

Da oggi in poi ci ripromettiamo di farlo sempre, ancora più intensamente, anche “ se la mazzetta c’è”

Intelligenti pauca.

Caro Direttore. L'articolo che hai pubblicato nell'aprile dello scorso anno è di attualità.

Purtroppo sono stato accusato di aver esagerato e che non è vero che i cinghiali scorazzano per le vie del paese.

 

 

L'esistenza dei cinghiali è stato, hanno detto e scritto, una invenzione del Prof. Francesco Gagliardi.

Invenzione un corno.

I cinghiali ci sono, eccome e stanno facendo gravi danni all'agricoltura.

Forse ora qualcosa si sta muovendo.

Sono troppi e bisogna prendere severi provvedimenti.

Bisogna abbatterli e subito, domani potrebbe essere troppo tardi.

Ti prego di ripubblicare l'articolo. Con sensi di stima. Ciccio Gagliardi

Era il 04 Aprile 2017 quando postavamo la amara nota del nostro amico Francesco Gagliardi.

Ciccio scriveva che“Cinghiali indisturbati scorazzavano nelle vie di San Pietro in Amantea”

“Cinghiali grandi e piccoli da diversi anni indisturbati scorazzano per le vie e nelle piazze del centro abitato di San Pietro in Amantea.

Se il Signor Sindaco e l’Amministrazione Comunale vogliono davvero tutelare la sicurezza e l’incolumità degli abitanti del piccolo borgo dovrebbero autorizzare la caccia ai cinghiali.

So che ora la caccia è vietata, ma è preferibile avere un abitante vivo che un abitante morto.

Perché dovrete sapere, amici lettori di Tirreno News, che i cinghiali sono pericolosissimi specialmente se in compagnia dei piccoli.

In alcuni Paesi si sono verificati luttuosi episodi dove alcuni uomini intervenuti per difendere i loro giardini, i loro frutteti e i loro prodotti agricoli sono stati aggrediti e morti dopo l’aggressione del branco.

Prima che succeda qualcosa di brutto anche nel nostro paese invito il Signor Sindaco ad assumersi tutta la responsabilità.

I cinghiali scorazzano e passeggiano indisturbati, non hanno più paura di nulla, per le vie del centro e la notte circondano le case ed entrano nei giardini, negli orti, nei terreni, rovistando dappertutto facendo danni incalcolabili.

Dove passano loro la terra sembra lavorata con il trattore.

E non esagero.

Basta recarsi a Terramarina, al Vallone soprano e sottano, alle Valle, al Ponte del vallone e ognuno potrà notare lo scempio che questi animali moltiplicati a dismisura combinano.

Oltre ad essere pericolosissimi perché attaccano l’uomo sono molto dannosi all’agricoltura.

Mangiano l’uva e danneggiano le viti, distruggono le piantagioni di granturco e gli alberi da frutta specie quando sono ancora piccoli.

L’altro giorno mentre ero nel mio terreno del Vallone intento a tagliare l’erba sono stato avvicinato da un branco di cinghiali ancora in tenera età.

Ho avuto tanta paura e sono stato costretto a scappare in casa per l’incursione di un grosso cinghiale, credo che fosse la madre del branco.

Ho fatto in tempo a chiudere il cancello in ferro altrimenti sarebbe entrato nel “catoio”.

Non è dunque sufficiente segnalare il caso ai Carabinieri di Amantea, alle Guardie Provinciali e alle Guardie Forestali che ogni giorno pattugliano la zona, bisogna intervenire al più presto prima che sia troppo tardi. Finora nessuno ha fatto nulla, solo chiacchiere.

E con le sole chiacchiere non si risolvono i problemi.

Da tempo abbiamo segnalato la presenza dei cinghiali che scorazzano indisturbati nel nostro paese mettendo in serio pericolo l’incolumità dei cittadini, specialmente ora che si avvicina l’estate e il nostro antico borgo si popola con l’arrivo di tanti bambini che amano giocare all’aperto.

Per la Coldiretti, l’aumento dei danni, delle aggressioni ed anche degli incidenti mortali ad opera dei cinghiali, è il risultato della incontrollata proliferazione dei cinghiali che ha superato in Italia il milione di capi.

E non esagero e non è neppure una battuta di pessimo gusto, ora come ora, nel mio paese ci sono più cinghiali che persone.”

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