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Vibo Valentia. Prima edizione premio sportivo “Salvatore La Gamba”
Venerdì, 10 Agosto 2018 22:37 Pubblicato in Vibo ValentiaRiceviamo e pubblichiamo:
“ È stata la bellissima cornice dello Sporting Club “E.Colloca” di Vibo Valentia a ospitare, la prima edizione del premio sportivo “Salvatore La Gamba”, uno sportivo d’altri tempi, che amava il calcio e lo sport in generale
ma che, allo stesso tempo, sapeva dare il meglio di sé anche fuori dal campo. All’iniziativa hanno preso parte diversi personaggi del panorama sportivo e giornalistico sportivo nazionale e regionale, come i dirigenti di Vibonese, Reggina, Cosenza e Tonno Callipo Volley Calabria; l’ex tecnico tra gli altri di Reggina, Bologna e Parma Franco Colomba; l’ex calciatore di Reggina, Juventus, Bari, Chievo, Roma e Campione del Mondo con la Nazionale italiana nel 2006 a Berlino, Simone Perrotta; il giornalista sportivo Francesco Repice; l’ex responsabile dell’ufficio marketing della Juventus, e Manager sportivo di diversi giocatori Carlo Diana e il campione di ciclismo Claudio Chiappucci.
Spazio, inoltre, anche alla solidarietà, con la presenza di Rosita Terranova, mamma di un bimbo disabile molto impegnata nel sociale che, da sempre, promuove iniziative per la tutela del mondo della disabilità.
A presentare la serata ci hanno pensato Paolo Amedeo di SportItalia e Sharon Fanello i quali, dopo aver letto un ricordo di Salvatore La Gamba scritto dal figlio Francesco, organizzatore dell’iniziativa, hanno dato il via alla schiera di premiazioni, non prima però del dibattito con due sportivi che hanno lasciato il segno della Calabria calcistica come Simone Perrotta e Franco Colomba, insieme ai tempi della Reggina.
Proprio Simone Perrotta ha ricevuto dal team manager della Reggina, Piero Praticò, il premio “Una vita per lo sport”, mentre a Franco Colomba è andato il premio “Allenatore giovani promesse”, consegnatogli da Vincenzo Insardà, presidente della delegazione provinciale di Vibo Valentia della Lega nazionale dilettanti.
Successivamente, si è passati alla consegna del “Premio solidarietà” a Rosita Terranova da parte di Elisabetta Carioti del Comitato paraolimpico italiano – Sezione di Vibo Valentia; del “Premio manager sportivo”, andato a Carlo Diana e consegnato dall’onorevole Vincenzo Pasqua; del “Premio Ciclismo”, andato a Claudio Chiappucci; del “Premio Giornalismo, una vita per lo sport” a Francesco Repice e consegnato dal prof. Domenico Mobilio, decano dei giornalisti della provincia di Vibo Valentia; del premio sezione “Miglior squadra della Serie D” alla Vibonese e consegnato da Raimondo Bellantoni, vice sindaco di Vibo Valentia; del premio “Squadra volley e sociale” alla Volley Tonno Callipo e consegnato dal presidente dello Sporting Club a Giacinto Callipo, figlio del patron Pippo Callipo e del premio “Miglior Club di Serie C” al Cosenza. Infine ha ritirato un premio Silvio Pannace presidente dell'Inter Club "G. Facchetti" di Vibo Valentia. Presente alla manifestazione anche Renzo Ulivieri, presidente dell’ Associazione italiana allenatori di Calcio.
I premi sono stati realizzati dal Maestro Antonio La Gamba
Main sponsor dell'evento è stato il noto brand Acqua degli Dei.
Inoltre l’iniziativa ha avuto anche lo scopo di far promuovere il turismo e l'enogastronomia calabrese e diverse aziende agroalimentari calabresi partner dell'evento hanno fornito un ricco buffet nella cena di gala del premio.
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Tragedia ad Amantea. Giovane livornese si uccide
Venerdì, 10 Agosto 2018 22:15 Pubblicato in CronacaMentre ad Amantea “scoppia” l’estate e la gente si diverte ( o fa finta di divertirsi) c’è anche chi vive il dramma della solitudine .
Un dramma che si conclude con la morte.
E’ successo la notte da giovedì 9 agosto e venerdi 10 agosto.
Un giovane livornese di soli 26 anni si è ucciso sulla strada provinciale Amantea Lago Cosenza.
Ignote le ragioni di questa terribile scelta.
Si chiamava Faucci Davide ed era nato a Livorno il 1992.
Lavorava ad Amantea.
Sembra fosse sceso in Calabria dove aveva una fidanzata.
Ora giace da solo nella Casa Funeraria di Padre Pio.
Fino a stasera nessun familiare sembra abbia raggiunto la sua salma.
Nemmeno una preghiera purtroppo in questa città di più o meno finta religiosità ( fatte, ovviamente, le debite eccezioni) ad accompagnare il viaggio verso il Paradiso questo giovane
Che lui debba raggiungere il Paradiso ne siamo certi.
Non può essere diversamente per chi ha vissuto momenti drammatici al punto da scegliere di uccidersi.
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Terremoto al comune di Nocera Terinese: Si dimette il sindaco Pandolfo
Venerdì, 10 Agosto 2018 21:31 Pubblicato in Basso Tirreno Troppo stress e il sindaco eletto solo due mesi fa si dimette.
La notizia ha dell’incredibile.
A Nocera Terinese, infatti, nel giro di sette mesi si sono dimessi due sindaci.
Dopo Fernanda Gigliotti, caduta a gennaio 2018
(dopo essere stata sindaca per soli 19 mesi) per essere stata sfiduciata dalla maggioranza dei consiglieri, si è dimesso anche Massimo Pandolfo, eletto sindaco soltanto due mesi fa a capo della lista Unione Popolare Nocerese.
Pandolfo aveva avuto la meglio sugli altri due competitor: l’ex sindaca Fernanda Gigliotti e Rino Rocca, vice sindaco della Gigliotti e già sindaco.
Le ragioni delle clamorose dimissioni del sindaco, Pandolfo le ha spiegate in una lettera:
“Lasciare, a pochi mesi dalle elezioni, l’incarico di Sindaco potrebbe sembrare un “tradimento” nei confronti di chi votando mi ha investito del compito di amministrare il Comune.
Ma le dimissioni che oggi ho depositato presso l’Ufficio di protocollo non sono da intendersi come un “tradimento” nei confronti degli elettori e del gruppo politico che mi hanno sostenuto bensì come un gesto di rispetto e di gratitudine nei confronti di quanti hanno creduto in me.
A due mesi dal mio insediamento devo ammettere di aver avuto difficoltà a far ripartire “il motore” di questa complessa macchina amministrativa.
Sono state tante le criticità incontrate, ho provato in tutti i modi a dare un nuovo slancio a questo nostro Comune ma non tutti hanno inteso la mia linea politica: collaborare nel rispetto e nell’assunzione di responsabilità legate alle diverse professionalità presenti.
La delusione vissuta ed il gravoso peso di responsabilità che tale ruolo impone di assumere hanno determinato in me un forte malessere psicologico con effetti sulla sfera fisica e sulla vita privata. Come marito, padre e docente mi sento in obbligo di ridare senso alla mia vita, cercando di riacquistare quella serenità che da sempre mi ha contraddistinto.
Chiedo a voi tutti di comprendere la mia scelta: maturata nel tempo e con coscienza. Quale persona onesta, sincera, leale, non potevo fare a meno di prendere questa decisione anche se molto sofferta ma giuro fatta per il bene esclusivo di tutta COMUNITA’.
Grazie a tutti”.
Ora Pandolfo che avrà 20 giorni di tempo per ripensarci.
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