
Redazione TirrenoNews
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IL BENE COMUNE e la dura analisi di Gigi El Tarik ….
Venerdì, 24 Agosto 2018 13:48 Pubblicato in Comunicati - Sport - GiudiziariaScrive Gigi El Tarik:
“Un giorno, mi sono posto una domanda: “Se fossi sindaco, quali sarebbero le priorità del mio programma?
Partirei da una convinzione di fondo: il Sindaco e i suoi più stretti collaboratori dovrebbero essere anzitutto i rappresentanti, i tutori, i fautori del bene comune.
Già pensare a questo fa venire un po’ i brividi.
Il Bene Comune comporterebbe la consapevolezza che si tratta di un bene che riguarda ogni cittadino, inteso in quanto persona come soggetto di diritti; e dal fatto che naturalmente è soggetto anche di doveri deriva che il bene si fa comune perché ogni cittadino fa parte di una comunità, la quale appunto è un insieme, si spera armonico, di diritti e di doveri.
In sintesi, il bene comune dovrebbe riguardare il bene della comunità, che è composta di soggetti con diritti e doveri.
Il bene comune non riguarda solo i diritti e i doveri dei cittadini, ma anche e anzitutto il contesto ambientale.
Qui un sindaco dovrebbe avere convinzioni chiare e coraggiose.
Non dovrebbe scendere a compromessi.
Non dovrebbe assolutamente mettere il contesto ambientale al servizio di un vantaggio economico, con l’assurdo o il grottesco che con i proventi di uno scempio ambientale potrebbe costruire servizi ai cittadini: strade, scuole, fognature ecc.
Assurdo, grottesco!
Il bene comune dovrebbe essere anzitutto il rispetto dell’ambiente, perché l’ambiente è la prima casa di ogni cittadino.
Trovo paradossale che un’amministrazione comunale ponga il contesto ambientale al servizio dei diritti fasulli dei cittadini.
Forse sarebbe il caso che come Sindaco sentisse come primo dovere il bisogno o, meglio, l’urgenza di istituire scuole ecologiche, allo scopo di educare i cittadini, a partire dai più piccoli, al rispetto del contesto ambientale.
Se un Sindaco non lo capisce bisognerebbe farglielo capire con le buone o con le cattive.
Non può scendere ad alcun compromesso!
“E’ bello occuparsi del “bene comune” !
Così si esprimeva il neo eletto sindaco di Amantea, subito dopo le elezioni.-
Detto da Lui è senz’altro una boutade, una battuta di spirito, che però non fa ridere.
Perché il Bene Comune che ha in testa il sindaco di Amantea non coincide con quello dei cittadini. Si sta veramente occupando, insieme alla sua junta” del Bene Comune, da conservare ed ampliare, perché esso si traduca nel “benessere” di tutti i cittadini?
Ne dubito fortemente.
Carissimi Amministratori, il bene comune lo si deve prima amare, farlo proprio, lasciarlo palpitare dentro, farlo pulsare con i battiti del proprio cuore. Utopia?
Certo, per i mestieranti.
Ma dei mestieranti gli Amanteani dovrebbero farne a meno.
Toglierli dalle liste elettorali.
Bandirli da ogni campo educativo.
E’ ora di smetterla di dire che sono parte necessaria di una società imperfetta.
La società è imperfetta proprio perché permettiamo ai mestieranti di assumere incarichi che comportano grandi responsabilità nel campo degli ideali.
Il bene comune va gestito da mani sicure, affidato alle coscienze prima che ai titolari di uffici burocratici.
E non va assolutamente consegnato a gente che si prende gioco dei diritti dei cittadini per fare il proprio sporco interesse.
Sarebbe bene ricordare al Sindaco di Amantea che il bene comune non ha partito, e non ha religione. Si inserisce in quei valori umani e sociali che fanno parte dell’Umanità.
E l’Umanità non è soggetta a spartizioni di potere né politico né religioso.
L’Umanità è un patrimonio di tutti, accessibile a tutti, prerogativa di tutti, purché ciascuno se ne senta responsabile, fortemente responsabile.
Responsabile di essere Uomo o Donna: il sesso non conta, conta la dignità che è insita nell’essere “umano”.
Il bene comune purtroppo, sia per lui che per quelli che lo hanno preceduto, è rimasto solo una parola di convenienza in occasione di programmi elettorali.
Del bene comune ne è piena la bocca di politici mestieranti e degli imbonitori accalappia-allocchi.
Né lui né la sua junta si sentono a disagio quando parlano di bene comune, e non tremano di paura al solo pensarci.
Non capiscono che il bene comune è un bene così prezioso che non può essere “comune” nel senso peggiore del termine.
Quando si parla di bene comune, lui e la sua giunta pensano: “Ecco: questo è nostro!”.
Il bene comune dovrebbe essere l’amore totale al proprio paese, così totale che lo si dovrebbe dividere tutto per ciascuno degli abitanti.
Non solo un pezzo per ciascuno, ma ogni pezzo dovrebbe far parte del tutto.
Forse tutti noi Amanteani ci siamo distratti e non abbiamo notato come siano migliorate le condizioni di vita, come si sia riaccesa la speranza, come siano diminuite la disoccupazione e la precarietà, come tanti piccoli imprenditori abbiano chiuso le loro botteghe per andare a divertirsi.- Insomma, tutto va bene Madama la Marchesa.-
Siamo abitanti di una cittadina, governata da persone di grande intelligenza politica, di grande generosità , di grande umanità, di grande saggezza e lungimiranza, di grande sobrietà ed umiltà !!.- Siamo veramente fortunati !! Evviva!
Roma 24 agosto 2018 Gigino A. Pellegrini & G el Tarik
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Torna in mare ad Amantea la caretta caretta salvata dopo aver ingerito frammenti di plastica
Venerdì, 24 Agosto 2018 13:22 Pubblicato in Primo PianoAmantea (Cosenza) - È ritornata in mare dopo le cure un esemplare adulto di tartaruga caretta-caretta trovato in fin di vita l’11 giugno scorso da un'unità navale in forza al Reparto Operativo Aeronavale della Guardia di Finanza di Vibo Valentia,
al largo di Amantea, durante un’ordinaria navigazione di polizia.
Dopo aver preso a bordo l’esemplare di specie protetta, i finanziari, hanno attivato la Rete Regionale Spiaggiamento, chiamando l’ASP “Area C” di Cosenza - Distretto Tirreno ed il Centro Recupero M.A.R.E. (Marine Animal Rescue Effort) di Montepaone.
L’esemplare debilitato ed in pericolo di vita, affetto da una grave sub-occlusione per ingestione di numerosi frammenti di plastica, dopo circa un mese e mezzo di trattamento terapeutico continuato da parte del veterinario e degli operatori del Centro di Recupero M.A.R.E. Calabria di Montepaone, è stato riportato nel suo habitat naturale.
Le dottoresse Elena Madeo e Stefania Giglio, Operatori Scientifici di Rete Regionale Spiaggiamento della Regione Calabria e operatori del Centro Recupero M.A.R.E., si sono prese cura dell’animale fino all’ultimo istante a bordo dell’unità della Guardia di Finanza, prima del suo rilascio.
Giunti in prossimità del luogo del rinvenimento, le biologhe presenti a bordo, con il supporto dei membri dell’equipaggio dell’unità navale del Corpo, hanno provveduto al rilascio della tartaruga, alla quale è stato dato il nome “ELLA”.
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Cetraro, 51enne beccato in auto con un chilogrammo di cocaina
Venerdì, 24 Agosto 2018 08:59 Pubblicato in PaolaI carabinieri della Compagnia di Paola, sotto il costante coordinamento della Procura della Repubblica, diretta dal procuratore Pierpaolo Bruni, a seguito delle direttive del comandante provinciale dei Carabinieri, Piero Sutera – hanno incrementato le attività di contrasto allo smercio al dettaglio di sostanze stupefacenti. I militari hanno arrestato un 51enne di Cetraro già noto alle forze dell’ordine
I carabinieri di Paola hanno tratto in arresto P. M., 51enne di Cetraro, con l’accusa di detenzione di sostanze stupefacenti a fini di spaccio.
I militari, impegnati in attività di controllo del territorio, nel corso della notte e nell’area del centro abitato di Cetraro – con il supporto di personale del Nucleo carabinieri cinofili di Vibo Valentia – hanno controllato un’auto di grossa cilindrata.
La vettura, condotta dal 51enne, stava procedendo a velocità sostenuta sulla strada statale 18, con direzione sud.
Dopo essere stato fermato, il 51enne avrebbe iniziato ad assumere un atteggiamento nervoso e, comunque, sospetto.
I carabinieri hanno, dunque, deciso di approfondire il controllo del veicolo.
La perquisizione, condotta con l’ausilio di Collins – pastore tedesco in forza al nucleo carabinieri cinofili di Vibo Valentia, specializzato nella ricerca di sostanze stupefacenti – ha consentito di rinvenire, nascosti nei vani di uno degli sportelli laterali, due involucri del peso complessivo di 1,120 chilogrammi, contenenti cocaina.
L’arrestato, terminate le formalità di rito, su disposizione del sostituto procuratore di turno presso la Procura della Repubblica di Paola è stato rinchiuso nel carcere di Paola, a disposizione dell’autorità giudiziaria.