
Redazione TirrenoNews
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La Rinite e l’Asma in età pediatrica: l’importante convegno ad Amantea
Lunedì, 17 Marzo 2014 09:45 Pubblicato in Economia - Ambiente - EventiGiorno 22 marzo con inizio alle ore 8.45 in Amantea presso l’ Hotel Mediterraneo si terrà il convegno pediatrico su un tema attualissimo.
Una occasione di miglioramento delle conoscenze per la pediatria calabrese
Relazioneranno tre prestigiosi pediatri Italiani;
-il prof. Alberto Ugazio, che è il direttore del Dipartimento di pediatria del Bambino Gesù di Roma e Past Presidente della Società Italiana di Pediatria (SIP) ed
-il Prof. Alberto Villani, primario del reparto di pediatria generale e di malattie infettive del Bambino Gesù ed attuale Vice Presidente Nazionale della Società Italiana di Pediatri
-il dr Giampaolo De Luca Pediatra e presidente SIP Calabria
Ecco il calendario della giornata:
Ore 8.45 Apertura dei lavori. Lettura introduttiva e razionale del Corso ( A Villani)
Ore 9.00 Laringospasmo: diagnosi e terapia( A Villani)
Ore 10.00 Il Pediatra di famiglia e la Tosse( Gianpaolo De Luca)
Ore 11.00 Broncospasmo in età prescolare:Novità e terapia( A Villani)
Ore 12.00 Lettura magistrale :microRNA e regolazione della risposta immunitaria A G Ugazio
Ore 13 Coffee Brek
Ore 14.00 Casi clinici interattivi in broncopneumologia ( A Villani, G De Luca)
Ore 15.30 Discussione
Ora 17.00 Questionario ECM e chiusura del corso
Al Congresso parteciperanno numerosi pediatri provenienti da ogni parte della Calabria.
L’evento è stato accreditato al Ministero della Salute dal Provider Collage
(cod. rif. Albo Nazionale Provider 309) rif. ECM n. 309-85484 per:
- Medico Chirurgo
[ Pediatria (pediatri di libera scelta), Otorinolaringoiatria, Medicina generale (medici di famiglia) ]
Sono stati assegnati all’evento n. 6,3 Crediti Formativi.
Per avere diritto ai crediti formativi ECM è obbligatorio:
• frequentare il 100% delle ore formative
• compilare correttamente il questionario ECM (l'attribuzione dei crediti è subordinata al superamento del 70% delle risposte corrette)
• compilare la scheda di valutazione
• appartenere ad una delle discipline per il quale è stato accreditato l'evento
• riconsegnare la documentazione debitamente compilata e firmare a fine evento presso la
Segreteria
• firmare il registro presenza all'inizio ed a termini dei lavori
Possono chiedere l’accreditamento fino alla disponibilità di posti giornalisti e genitori di bambini in età pediatrica.
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28 morti e più di 300 feriti e 1500 arresti
Da Reuters si legge che a ieri 15 marzo sarebbero 28 i morti, tra i sostenitori di entrambe le parti e membri delle forze di sicurezza, più di 300 le persone sono rimaste ferite nel peggiore dei disordini del Venezuela in un decennio, più di 1.500 le persone arrestate, di cui circa 100 sono ancora in carcere. 21 i funzionari della sicurezza accusati di usare la forza in eccesso.
Intanto in Venezuela si fa la fila per il pane mentre la casta mangia aragoste
Ne parla la stampa.it ricordando che sull’affollata scalinata del Ministero degli Interni di Caracas, Pedro Carreño, che all’epoca era titolare di questo portafogli, sorrideva nella cornice dei microfoni dicendo che «L’unica via per la giustizia è quella del socialismo, non il capitalismo, che è una forma di cannibalismo».. Poi, una giornalista lo interruppe e disse: «Ministro, non è contraddittorio criticare il capitalismo con al collo una cravatta Luis Vuitton?».
Scrive Nicola Chiappinelli su www.squer.it/ pubblicato il 10 marzo che, mentre Nicolas Maduro accusa i protestatari di tentare un colpo di Stato, le file per gli alimenti sono lunghissime come da foto
Le file sono lunghissime soprattutto davanti ai supermercati di stato, e sono causate dalla razionalizzazione dei beni della politica sociale bolivariana.
Per accedere ai supermercati di Stato sono state rilasciate tessere per il razionamento del cibo( vedi foto) per limitare i consumi. La Venezuela come Cuba!
Per comprare cibo bisogna fare coda e per regolamentare l’enorme flusso si viene timbrati ( vedi foto)
Il numero non è chiaramente un tatuaggio permanente, come fa sapere Business Insider, ma è scritto a penna.
Ma anche nei supermercati privati, dove non si vedono queste scene, bisogna rispettare un limite di quantità per ogni prodotto acquistato.
La fame è talmente tanta che è nato il contrabbando di cibo.
Abbiamo fame: mandateci cibo!
E’ il senso delle richieste via telefono e via email di tanti italo venezuelani
Già! Ma come fare?
Non arriva nemmeno la posta dall’Italia al venezuela, figurarsi se può essere consegnato un pacco di alimenti spedito dall’Italia!
Ed allarmati da questa situazione molti venezuelani ed itali venezuelani cominciano a manifestare.
È successo a Milano dove centinaia di persone hanno dato luogo ad una colorita manifestazione per segnalare che da 15 anni circa sono almeno 10 mila le morti violente ogni anno in Venezuela.
Tra questi tanti italo venezuelani.
Ed intanto l’Italia dorme!
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PAOLO OROFINO, LA PROCURA CERCA UN MANDANTE E LA PREMEDITAZIONE. CONTINUANO LE SOLIDARIETA'
Domenica, 16 Marzo 2014 19:15 Pubblicato in PaolaSullo sfondo della vicenda c’è l'inchiesta sulle consulenze dell’Azienda sanitaria di Cosenza nella quale sono indagati il figlio del senatore del Nuovo Centro Destra e l’avvocato Nicola Gaetano. Proprio mentre cercava di fotografare quest’ultimo durante un’intervista che stava rilasciando a Servizio Pubblico
Paola- Amantea. Anche la solidarietà del segretario del circolo del PD di Amantea e Camppora SG Salvatore Pirillo il quale scrive: “A nome del Circolo del Partito Democratico di Amantea desidero esprimere solidarietà e vicinanza a Paolo Orofino, giornalista del "Quotidiano della Calabria”, per l’aggressione subita nella serata di venerdì 14 marzo presso la piazza centrale di Paola mentre svolgeva la propria attività di giornalista. Simili atti offendono l’intelligenza di tutti i cittadini calabresi, che meritano informazioni libere e fuori da ogni compromesso. Mi auguro che simili atteggiamenti non si ripetano in futuro. A Paolo Orofino e a tutta la redazione del quotidiano della Calabria rivolgo i migliori auguri di buon lavoro.
Ed a seguire anche quella del sindaco di Amantea Michele Vadacchino il quale scrive: “Il sindaco Michele Vadacchino e l’amministrazione comunale esprimono solidarietà e affettuosa vicinanza al giornalista de “Il Quotidiano” Paolo Orofino, vittima ieri di un grave atto intimidatorio mentre svolgeva il suo lavoro. Un ulteriore duro affronto ad un cronista libero e coraggioso e un attacco plateale ad un modo di fare giornalismo, che in Calabria diventa sempre più difficile da attuare. Quello subito dall’amico Orofino non è un piccolo episodio, come qualcuno potrebbe tentare di far passare. Lo schiaffo dato nella pubblica piazza di Paola, davanti a tanta gente – come ha giustamente annotato Guido Ruotolo - e' uno schiaffo che colpisce tutti noi”
Intanto il TG regionale partecipa la notizia che gli investigatori avrebbero accertato e denunciato non solo l’esecutore dello schiaffo, ma anche il mandante.
Gli investigatori, infatti, hanno attenzionato non solo il trentunenne P.C., già iscritto nel registro degli indagati per il reato di percosse, ma anche un soggetto, presente al momento dell'accaduto, che potrebbe aver impartito all'autore del deplorevole gesto l’ordine di colpire il nostro giornalista.
Si lavora anche sulle possibili ragioni che avrebbero potuto aver determinato questo insulso gesto.
Si è accertato che mentre l'avvocato Gaetano rilasciava le sue dichiarazioni al microfono di Ruotolo, un commerciante della zona, che lo conosce, glielo voleva impedire. Nel veloce scambio di battute l'esercente contestava i servizi di un'inchiesta datata relativa a un giro di ricette mediche false, ma successivamente lasciava libero il nostro collega di fotografare, ignaro che altro soggetto, il succitato P.C., gli si stava avventando alle spalle per tirargli lo schiaffo.
Secondo le varie testimonianze, tra cui quelle della troupe televisiva di Ruotolo, ci sarebbe stato qualcuno che non avrebbe gradito il lavoro nella cronaca giudiziaria di Orofino, forse perché non digerisce qualche verità.
E si lavora anche sulla ipotesi della premeditazione del gesto.
Ancora gli inquirenti non sarebbero riusciti a visionare le riprese della videosorveglianza della piazza centrale, dove è accaduto il fatto, sperando, sempre, che fosse in funzione.
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