
Redazione TirrenoNews
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Buon Ferragosto a coloro ai quali manca l’acqua e che non riescono a lavare i piatti.
Buon Ferragosto a coloro ai quali manca l’acqua e che non riescono a farsi una doccia.
Buon Ferragosto a coloro ai quali manca l’acqua e che non riescono a lavare i propri bimbi.
Buon Ferragosto a coloro ai quali manca l’acqua e che non riescono a lavare i propri anziani.
Buon Ferragosto a coloro ai quali manca l’acqua e che non riescono a lavare i propri ammalati.
Buon Ferragosto a coloro ai quali manca l’acqua e che non sanno perché.
Buon Ferragosto a coloro ai quali manca l’acqua ma che hanno pagato il canone.
Buon Ferragosto a coloro ai quali manca l’acqua e che hanno chiamato inutilmente il comune.
Buon Ferragosto a coloro ai quali manca l’acqua e che stanno ancora aspettando la riparazione del tubo rotto!
Buon Ferragosto a coloro ai quali manca l’acqua e che sospettano che la Sorical abbia ridotto la fornitura.
Buon Ferragosto a coloro ai quali manca l’acqua e che per farsi una doccia devono andare a mare
Buon Ferragosto a coloro ai quali manca l’acqua e che non si arrabbiano da morire
Buon Ferragosto a coloro ai quali manca l’acqua e che stanno contando da quanti anni non succedeva.
Buon Ferragosto a coloro ai quali manca l’acqua e che comunque si bevono un bicchiere di vino in più.
Buon Ferragosto a coloro ai quali manca l’acqua e che domani dovendo andare a lavorare metteranno un po’ di profumo in più.
Buon Ferragosto a coloro ai quali manca l’acqua e che hanno l’allaccio abusivo
Buon Ferragosto a coloro ai quali manca l’acqua e che hanno l’ascensore per salire il fusto di acqua per i servizi igienici.
Buon Ferragosto a coloro ai quali manca l’acqua e che domani se ne ricorderanno.
Buon Ferragosto a coloro ai quali manca l’acqua e che domani stesso faranno una apposita interrogazione che resterà senza risposta.
Buon Ferragosto a coloro che stanno a piano terra ed a cui non manca l’acqua.
Buon Ferragosto a coloro che leggeranno questo articolo e che useranno l’acqua con discrezione.
Buon Ferragosto a tutti e comunque sia.
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Giovanni il ciambellaro : il vucumprà italiano
Venerdì, 15 Agosto 2014 11:30 Pubblicato in Economia - Ambiente - EventiSono decine, centinaia, migliaia( forse decine di migliaia) i migranti che percorrono le spiagge amanteane, calabresi, italiane , offrendo le proprie mercanzie.
Oggetti e beni di ogni tipo.
Cappelli, collanine, vestiti estivi, bigotterie, salvagenti, ciabatte ed infradito: di tutto e di più.
Sono i “vucumprà” di cui ha parlato recentemente il ministro Alfano seppur soltanto per difendere il made in Italy.
Quei vucumprà neri, gialli o rossi che camminano senza consumare niente, nemmeno acqua, portandosi al seguito tutto il proprio negozio
Quelli che non si sa dove comprano e da chi comprano.
Ma ci sono anche , seppur pochissimi, i vucumprà italiani.
Per lo più dediti alla vendita di alimenti.
Ciambelle, bomboloni e simili
Amantea ne vanta alcuni tra cui il capitano, canterino dalla voce squillante.
Ma il più simpatico è sicuramente Giovanni, il ciambellaro
Un omone dal largo sorriso, dal buon cuore, la cui forza commerciale è la semplicità e la bonomia e che, armato della sua cassetta a tra collo, si lascia precedere dal suo grido “ Ciambelle, bomboloni” che sollecita le orecchie prima ancora delle narici.
Sono anni ed anni che Giovanni vende la sua mercanzia.
Sempre la stessa: Ciambelle, bomboloni.
E mai un problema : si tratta di roba buona, freschissima ( nel senso di caldissima, appena uscita dal forno).
E talvolta quelle che non vende le mangia lui.
E’ l’unico vucumprà di stazza superiore ed è incapace di dimagrire.
Eppure ne fa di km ogni giorno, sotto il sole.
Giovanni vive di quello che guadagna d’estate ; senza l’estate e senza le ciambelle non avrebbe di che vivere.
Ed in questo somiglia agli altri vucumprà; lo strano è che è italiano.
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" Sei stato tu!! ", dice il Mariuolo a Sé stesso.
Venerdì, 15 Agosto 2014 08:59 Pubblicato in CronacaRiceviamo e pubblichiamo sotto il solleone agostano la seguente nota di Gigino:
Apprendiamo mestamente che il nostro benamato Campione (Semidio) ha avuto un altro dei suoi oscuri malori. L'infausto evento ha avuto luogo sulla costa tirrenica calabrese durante la presentazione di un libro :“La Nduja ”. Il segreto dei suoi malori, che tutti noi, suoi conterrtanei ,siamo riusciti a custodire gelosamente per oltre 5 anni, è ormai di dominio pubblico. È innegabile che dal momento in cui ha esordito e si è instaurato il primo episodio acuto, tutti noi avremmo dovuto mettere da parte i sentimentalismi e prontamente far intervenire degli specialisti qualificati. Adesso, quell'aiuto, non è più procrastinabile, anzi dovrebbe potersi attuare in ambiente adeguato e per tutto il tempo necessario. Con questo intendiamo dire che non dobbiamo farci prendere dalla fretta di curarlo a ogni costo, correndo il rischio di coprire i sintomi, ogni sorta di risvolto significativo per il nostro illustre Malato, sovra o sottostimando l'entità clinica dell'episodio. Ecco perché riteniamo utile disporre un luogo adatto al nostro Faro dove poterlo sottoporre ad osservazione specialistica. Questo intervallo può durare settimane, mesi e addirittura anni se necessari. Ci siamo convinti che, dopo l'ipotesi formulata dai Professori "Gli serve una guida stabile"…, inopinatamente resa pubblica dai più autorevoli quotidiani nazionali in questo ultimo periodo, bisognava cercare senza ulteriori indugi, una consulenza neuro-psichiatrica appropriata. Gli errori del passato li conosciamo bene, purtroppo. E sappiamo quanto sia costato a tutti noi tacere su questo "male oscuro" che ha sempre afflitto il nostro Timoniere. Oggi non dobbiamo né possiamo più ripetere quegli errori. Urge un monitoraggio stretto e costante, ciò anche per non disperdere il potenziale offertoci dalle nuove e rivoluzionarie terapie. L'augurio che ci facciamo tutti é che da questo momento in poi cadano quelle odiose barriere che da sempre sono state erette per dividere i sani di mente dagli altri, quelli che la mente potrebbero averla persa. Ed è questa , innanzitutto, una crescita culturale che deve nascere laddove i primi sintomi si sono mostrati. In una parola : nella nostra città. Spetta proprio a tutti noi costruire questo rinnovamento culturale che deve smontare dalle radici la paura, la ritrosia, la denominazione di questa malattia . Uno dei problemi principali, fin dall'esordio del Suo mandato, è stata la difficoltà a discriminare quello che avveniva nella realtà da quello che avveniva nella sua immaginazione, senza dimenticare l'altro suo problema nel formulare correttamente i pensieri e a concentrarsi. Ad esempio, quando non riusciva a pensare con chiarezza sia perché era convinto di qualcosa che noi ritenevamo assurdo sia perché temeva che qualcuno influenzasse i suoi pensieri o che potesse riconoscerli tramite telepatia, raggi laser ecc. Altre volte aveva la sensazione che le idee gli scappassero dalla mente come se qualcuno gliele stesse rubando: la mente gli “sembrava” vuota e non riusciva a pensare a niente, lamentava di sentirsi vuoto, senza emozioni né sentimenti. Spesso, come tutti ricordiamo, sentiva delle voci anche quando era solo: le voci impartivano ordini e avevano contenuti spiacevoli o minacciosi " Non auguro a nessuno di ascoltare e lavorare a contatto con la Commissione come ho fatto io in questi anni: se ne esce disfatti, tanto che mi sono chiesto se in questo Continente ci sia davvero democrazia". Spesso, è ancora fresco il ricordo, aveva grande difficoltà nel farsi capire; ecco perché utilizzava quel suo linguaggio strano, incomprensibile per tutti noi, mentre altre volte non aveva più voglia di parlare e non provava più piacere a farlo. Ultimamente, e questo lo abbiamo notato tutti anche i più distratti, non riusciva a manipolare le cose più come prima come se avesse perso le capacità di fare che prima pensava di possedere. Non riusciva più a concentrarsi e prendere decisioni importanti per il futuro del “suo” Meridione: " Ho sperato di cambiarlo, adesso alzo le mani in segno di resa".. E così ha iniziato a isolarsi " Tutti noi dirigenti dipendiamo dalle prossime elezioni:io un posto altrove lo troverò" evitando la compagnia dei suoi più stretti collaboratori e motivando questi suoi atteggiamenti con : "…i miei sottoposti temono per il futuro e pensano più a se stessi che al Paese ". Il disorientamento raggiunse livelli altissimi nel suo isolamento regale : " Pensavamo che i problemi potessero arrivarci dalla destra invece ci sono arrivati dalla sinistra, dal centro, da sopra e da sotto". Questa documentazione, noi soci del club "Fiorettisti Amanteani", l'abbiamo sottoposta al noto psichiatra e terapista Lacaniano J. Von Brunigen il quale ha dato un nome al 'male oscuro". Schizofrenia! Che dire!!!
Per riconoscere questa condizione lo specialista si basa esclusivamente su quello che gli viene raccontato e sulla corretta valutazione degli eventi. Le cause non sono conosciute; l'ereditarietà, le reazioni chimiche, i traumi o particolari eventi emotivi sono fattori sicuramente implicati nell'esordio e nell'evoluzione della malattia ma nessuno è un fattore sufficiente a spiegarla del tutto.
I sintomi sono: Il delirio (convinzioni assolute ed incontestabili che riguardano spesso, ma non sempre contenuti assurdi; p.e. "i comunisti mi vogliono uccidere"…e' stata questa parte politica a cercare di tagliarmi le gambe definitivamente"; "sono circondato da microfoni e telecamere dappertutto". Allucinazioni (percezione di stimoli per lo più acustici, che in realtà non esistono; p.e. voci che offendono il paziente o che commentano ogni sua azione: "E' una Terra, la nostra, in mano ai partiti….E questo mette fine al nostro tentativo di libertà". Disturbi catatonici (p.e. completo immobilismo e mutismo, "Le uniche novità nel mondo della Nduja ci arrivano dalla Groenlandia: ci chiediamo il perché ogni giorno, la risposta non la troviamo". Come anche esplosioni incontrollate di aggressività; qualche volta anche catalessia, ossia la possibilità di posizionare le membra del paziente in qualsiasi posizione, che poi verrà mantenuta ecc. "da dieci anni, ormai, la “Calabria vivacchia. Non ha più una vera capacità creativa e produttiva Qualcuno si chiede: "Che fine ha fatto la creatura del nostro Eroe "Il capannone Creativo", che avrebbe dovuto partorire geni transgenici lontano da sguardi indiscreti tranne qualcuno del suo staff che un po' di anni fa, sugli sci metteva in mostra la bontà della sua biancheria intima.
La schizofrenia, il Prof Von Bruniggen la classifica in 2 sindromi:
paranoide-allucinatoria (con una marcata prevalenza di deliri ed allucinazioni, oltre a naturalmente i sintomi principali. Spesso assume una forma acuta e comincia durante o dopo il quinto decennio di vita. Il nostro eroe di anni ne ha un pochino di più). "Questa nostra Terra è controllata da Vigilanza, Autorità misteriose, il Garante della Privacy,dal Ministero del Tesoro, Ministero delle Comunicazioni." (La Repubblica) " Si avvicina il voto Regionale. “Non sono disposto, scusate, a spegnere i motori… .Io difenderò questa Terra e chi ci lavora fino alla morte".
Schizofrenia semplice (questo processo ha luogo lentamente ed in maniera non drammatica. Con il passare degli anni, il paziente perde l'impulso all'iniziativa, rende sempre di meno, riduce i contatti umani, ed infine sviluppa quasi solo i sintomi principali ed essenziali della schizofrenia. La prognosi è negativa. Il paziente non ha praticamente chance di tornare veramente sano): "Guadagno solo 2 milioni l'anno.”. Riconoscere uno schizofrenico prima della malattia vera e propria è abbastanza difficile." Io ho sempre difeso i calabresi. Dicevano (sempre le voci): ' sono degli scansafatiche'. E io: ' ma che dite, sono bravissimi. Anzi, lavorano in condizioni proibitive, con i vertici locali e regionali e nazionali che cambiano ogni due anni, con la politica sul collo'. E invece viene fuori che ho attaccato i miei corregionali . Roba da matti". Dieci giorni prima, qualcuno ricorda di avergli sentito dire…."…Parlo dello sport principale dei dirigenti politici regionali e locali: alleanze, riposizionamenti, moltiplicarsi di incontri carbonari. Spettacolo un po’ patetico e un po’ ridicolo, per chi non abbia la Calabria come ultimo orizzonte. Mentre molti, qui, non saprebbero dove andare o cosa fare se non fosse per la mia trentennale generosità.". Interviene qualche suo collega: “Le sue (del nostro Eroe) parole sono inaccettabili. I calabresi nel mondo intero sono sempre stati dei veri professionisti anche con il nostro aiuto ad allontanarli dalla nostra Terra". Gli schizofrenici spesso mostrano comportamenti stravaganti di breve durata. Alcuni sono molto timidi e ritirati," Anche se Berlusconi mi chiedesse di restare in politica, non sarebbe esteticamente bello restare al mio posto”. Altri decisamente vivaci e antagonisti, "Lasciare io? Nemmeno ci penso." Un inizio acuto della schizofrenia non è molto frequente, ma quando avviene è meglio, in quanto la prognosi è più favorevole.
Beaumont sur Mer Agosto 2014 Gigino Adriano Pellegrini & G el Tarik
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