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Case popolari a rischio crollo: sgombrate le seguenti 4 famiglie
Sabato, 06 Settembre 2014 09:34 Pubblicato in Basso TirrenoL’ordinanza è stata emanata d’urgenza dal vice sindaco e rilevato lo stato di pericolo per la stabilità della palazzina è stato disposto l’immediato sgombero delle seguenti famiglie:
1)Rossi Chiara
2)De Lorenzo Giovanni
3)Fiera Elena
4)Chiarello Fiorina.
Ma andiamo a tutta la storia .
Era da tempo che gli abitanti della casa Aterp sita in località Foresta di Serra d’Aiello lamentavano perdite d’acqua e lesioni nello stabile.
Sia al comune che all’Aterp ex Iacp.
Ma inutilmente
Fino a quando il sig De Lorenzo non ha chiesto personalmente e direttamente l’intervento dei Vigili del Fuoco.
E questi appena giunti nel paesino dell’Ex Papa Giovanni XXIII, Accompagnati dall’ufficio tecnico comunale e dal vigile urbano del paese, hanno constatato una situazione gravissima.
In particolare sono stati rilevate lesioni sul muro perimetrale ad est, lesioni con abbassamento marcato del pavimento del piano terra e più lievi di quello al piano primo, ma comunque una situazione così grave da dover indurre l’immediato allontanamento degli abitanti dell’intero stabile.
Un allontanamento fatto eseguire con l’intervento delle Forze dell’ordine.
Tre delle famiglie hanno trovato ospitalità per stasera presso parenti
Per le prossime sere si vedrà
Un’altra famiglia ha utilizzato un locale B&B dove resterà fino a lunedì.
Anche per questa ultima famiglia poi si vedrà
Con la medesima ordinanza il vice sindaco Fabio Innocenti ha anche disposto a carico dell’ATERP ogni attività utile al recupero dell’intero fabbricato, nonché l’eventuale concessione in uso di altri alloggi liberi, disponibili ed idonei presenti sul territorio.
Un ordine strano atteso che la competenza alla assegnazione di tali alloggi soprattutto in presenza di tali ragioni ci sembra sia propria del comune e non dell’Aterp.
Ovviamente i proprietari oggi sfrattati chiedono di sapere di chi sia la responsabilità di quanto accaduto.
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Piromani danno fuoco al costone di Piano della Tirena
Venerdì, 05 Settembre 2014 17:07 Pubblicato in Lamezia TermeNocera Terinese .Dato a fuoco da piromani uno dei luoghi simbolo della archeologia calabrese.
Piano della Tirena secondo gli ultimi avanzati studi è insieme al territorio di Serra d’Aiello, al territorio di Campora San Giovanni , una delle sedi di Temesa.
Ieri sera ignoti poco prima del far della sera hanno dato fuoco al costone sud del pianoro.
Nella foto piccola scattata alla 19,39 del 4 settembre si nota infatti che il fuoco ha preso l’avvio dalla SS18 ed ha già raggiunto il primo pianoro prendendo vitalità.
La SS18, lo ricordiamo, è disutilizzata per la rottura del vecchio ponte sul fiume Savuto
Appare così logico supporre che i piromani sia venuti dalla parte di Campora SG
Che si tratti di piromani sembra logico atteso che il fuoco è stato attinto quando i canadair sono difficoltati se non impossibilitati ad intervenire dall’oscurità sopravveniente.
Specialisti del fuoco, allora?
Probabile.
Non sappiamo quanto cammino il fuoco abbia fatto e fin dove siano giunte le fiamme
Indipendentemente dai possibili danni arrecati ad un territorio archeologico ancora tutto da indagare ci sembra folle siffatto comportamento
Il problema degli incendi assume via via aspetti sempre più problematici e complessi.
Gran parte del territorio di Nocera in questi ultimi giorni è stato attinto dal fuoco e quando si tratta di luoghi che è impossibile raggiungere con autobotti il lavoro dei Vigili del Fuoco resta fortemente reso difficile
Oggi come ieri la soluzione resta la educazione al rispetto dell’ambiente
Una educazione che deve iniziare dalle prime classi delle scuole per continuare negli anni fino al raggiungimento della piena consapevolezza da parte delle comunità.
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Riceviamo e pubblichiamo:
“ Non sono un tecnico né un esperto di restauri e beni archeologici per stabilire se i Bronzi possano o meno spostarsi da Reggio Calabria per essere esposti all’Expo di Milano.
Da premettere che non siamo stati mai contrari affinché i Bronzi possano essere esposti altrove, ed anzi, abbiamo registrato con favore la richiesta avanzata, alcuni mesi fa, dal British Museum di Londra, ma ora, mi chiedo, scrive in una nota Antonio Iaconetti, responsabile regionale della Calabria di Fare Ambiente – Movimento Ecologista Europeo, perché tutto questo accanimento per portali all’Expo di Milano? “
La sfida, semmai è un’altra: perché nel prossimo futuro non pensare concretamente di far svolgere un evento internazionale di eguale importanza all’Expo per Milano, in Calabria così che i Bronzi possano diventare, a ruota, un polo di attrazione di sempre più massicci flussi di turisti, una sorta di biglietto da visita, di porta d’accesso verso un territorio, ahimè, ai più sconosciuto, e che oltre ai Bronzi, ha una straordinaria quantità e qualità di monumenti, reperti, ma anche di paesaggi e di bellezze naturali ineguagliabili.
Il tema dunque non è se trasferire o meno i Bronzi a Milano ma di programmare un evento che attragga visitatore da ogni dove così da far riscoprire i tesori presenti in Calabria.
E possa avere una ricaduta positiva sugli investimenti nelle infrastrutture, servizi, marketing e quant’altro sia necessario per rendere fruibile il patrimonio culturale e naturale di cui la nostra terra dispone e trasformarlo in una fonte di reddito e di sviluppo per tutti i calabresi».
Cosenza, 04.09.2014 Avv. Antonio Iaconetti Responsabile Fare Ambiente per la Calabria
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