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Redazione TirrenoNews

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Catanzaro. Nella mattinata odierna i finanzieri del nucleo di polizia tributaria della Guardia di Finanza di Catanzaro e il personale della direzione investigativa antimafia di Reggio Calabria, coordinati e diretti dalla Procura della Repubblica di Catanzaro, stanno eseguendo quattro misure cautelari nei confronti di un funzionario della Protezione civile della Regione Calabria e di tre imprenditori, indagati per truffa aggravata ai danni dello Stato.

L’ indagine ha anche portato ad un sequestro di beni per oltre 250 mila euro.

Secondo quanto si è appreso, il funzionario della Protezione civile della Regione Calabria coinvolto nell’inchiesta è stato portato in carcere, mentre i tre imprenditori sono stati posti ai domiciliari. Di nessuno degli arrestati, al momento, sono state rese note le generalità. L’inchiesta che ha portato agli arresti potrebbe essere partita, anche se al momento mancano conferme ufficiali, dalle denunce presentate nei mesi scorsi, subito dopo il suo arrivo alla guida del settore, dal responsabile della Protezione civile regionale, Carlo Tansi, che aveva riferito di avere scoperto illeciti nella gestione del comparto.

I particolari dell’operazione saranno illustrati dal procuratore della Repubblica dott. Nicola Gratteri e dal procuratore aggiunto dott. Giovanni Bombardieri alle ore 11.00 odierne presso la sede del comando provinciale della guardia di finanza di Catanzaro.

26 aprile 2017

Scommettere sulla Calabria, scommettere sul futuro

Mercoledì, 26 Aprile 2017 10:34 Pubblicato in Cronaca

Riceviamo e pubblichiamo il seguente comunicato stampa del Rotaract Club Amantea

Si è tenuto domenica 23 Aprile, presso la sala Museo dell’ affascinante Convento di San Bernardino da Siena ad Amantea, il confronto di idee a tema

 

“Scommettere sulla Calabria, scommettere sul futuro” organizzato dal Rotaract Club Amantea.

Gli indicatori economici inducono sempre più a credere che il futuro lavorativo vada ricercato fuori regione o addirittura all’estero, eppure la realtà regionale calabrese non è così depressa e dalle tinte fosche ma può vantare esempi illustri ed incoraggianti che testimoniano una inversione di rotta e lasciano concretamente sperare in un futuro migliore.

Hanno trattato l’argomento: Daniele Rossi, già responsabile delle attività produttive della “Guglielmo Caffè” nonché fondatore dell’associazione “#lacalabriacherema”;

Eugenio Carratelli, fondatore della casa editrice “Carratelli editore”;

Giuseppe Naccarato, CEO della piattaforma web “ViaggiArt”;

Marco Ferrini, fondatore dell’azienda agricola “Fangiano” e del birrificio “A’ Magara”.

Giovani imprenditori che hanno creduto nella propria idea e nella propria regione, hanno corso il rischio ed ora stanno ottenendo successi e riconoscimenti nazionali ed esteri.

Ai saluti del Presidente del Rotaract Club Amantea, Antonio Salvatore Benvenuto, e del Presidente del Rotary Club Amantea, Salvatore Basso, è seguito il dibattito moderato dalla socia rotaractiana Ortensia Barone.

Molti gli argomenti trattati durante i lavori e oggetto delle domande del pubblico intervenuto quali: la fiscalità d’impresa, il rapporto pubblico-privato, le politiche per favorire l’ingresso dei giovani nel mercato del lavoro, le strategie su cui far leva per innescare la crescita e lo sviluppo della regione e per creare nuovi campi in cui poter fare impresa.

Non sono mancati, infine, i consigli ai giovani che decidendo del proprio futuro vogliono scommettere sulla Calabria.

Consigli come quelli di credere nelle proprie idee mettendosi in gioco e rischiando, di non aver paura di un eventuale fallimento, di credere nella propria terra e nel capitale umano, di applicarsi costantemente nello studio e di conoscere e parlare lingue straniere (inglese e cinese in primis).

Continua così, con questo appuntamento, l’attività di service sul territorio del Rotaract Club Amantea.

Spes ultima dea, recita il vecchio adagio latino volendo indicare che non bisogna mai arrendersi e che occorre lottare e così sperare che le cose possano cambiare od almeno migliorare.

 

Libertà va cercando, ch'è sì cara diceva Dante nel I canto del Purgatorio della Divina Commedia( sono parole rivolte da Virgilio a Catone).

Parafrasandola oggi possiamo scrivere che “Verità vò cercando” per sapere a cosa andranno incontro domani gli amanteani.

Una verità che cerchiamo da tempo e che da ancora più tempo si rifiutano di farci conoscere perché come disse la partigiana Amelia nel saggio di Giampaolo Pansa “…non capiresti. Ci vorranno anni perchè certe scelte vangano comprese e giudicate con equità. Ma allora ti sarai dimenticato di me ed io di te”.

 

Che nessuno sappia, allora!

Ed è questa la logica che sottende alcuni( se non tanti) comportamenti della politica e della pubblica amministrazione: meglio che il popolo non sappia, non capirebbe, giudicherebbe istintivamente e senza valutare la difficoltà di governare una città, di mantenersi politicamente vivi nella parte di popolo al quale abbiamo dato un po’ di pane e companatico ad al quale faremo credere di impegnarci a farlo anche in futuro, né capiranno l’obbligo morale di mantenere gli impegni preelettorali, quali essi siano.

Ma poi l’ imprevisto.

 

Per una o mille ragioni il sistema di bugie e di compromessi crolla.

Crolla grazie allo Stato che si è interposto tra il popolo ed il governo del paese, grazie ad uomini come Giancarlo Verde della direzione centrale della Finanza locale, come Anna Aurora Colosimo e Domenico Giordano, nuovi commissari straordinari di Amantea, come Emanuela Greco ed Ugo Dattis, già commissari prefettizi del comune di Amantea.

Ed ecco la verità: Amantea è al dissesto ed oggi od al massimo venerdì sarà dichiarato.

Finirà la farsa nella quale la città di Amantea e gli amanteani abbiamo più o meno consapevolmente vissuto.

Si invertirà la visione ingannevole alla quale siamo stati abituati.

Forse finirà la pur consapevole ipocrisia sociale e culturale nella quale abbiamo vissuto

Il popolo se vorrà potrà informarsi sulla verità ( “ma si vene sa cosa- il dissesto- i contributi ni dununu?” Mi ha chiesto un giovane di Amantea)

Forse il popolo normalmente “diviso ed in lotta febbrile l’uno contro l’altro su argomenti piccoli e irrilevanti” potrà orientare la propria attenzione verso i veri e gravi problemi della nostra comunità e chiedersi ( sperando che capisca) di chi sia la responsabilità.

Sarà necessario aiutarlo continuando a dire la verità.

Dovremo farlo tutti. Quelli che cono i veri responsabili( la politica e l’amministrazione) senza differenza tra chi ha voluto e disposto o semplicemente tollerato.

 

Dovrà farlo la stampa non venduta alla politica

Dovrà farlo la cultura , soprattutto quella nobile che finge di educare gli altri senza aver educato se stessa , fautrice di una filosofia screditata che assomiglia a una religione dogmatica;

Dovrà farlo la scuola chiusa nel proprio limbo, seppur auto didatticamente, finendo di educare i giovani ad un mondo teorico, inesistente.

Ce lo chiedono i nostri figli ed i nostri nipoti che inconsapevolmente sono le vere vittime dio u sistema malato che scarica su di loro i debiti delle passate generazioni

Bene, benvenuti nel mondo della verità!

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